"Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia."
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Perpignano: «Grande Barletta contro la Salernitana, sabato a Foggia sia festa di sport»
Due vittorie consecutive, una classifica rimpinguata e morale alto verso la partita dell'anno, il derby di Foggia. Il Barletta Calcio si avvia al match dello "Zaccheria", ultimo atto del 2014, con 19 punti all'attivo. I successi su Vigor Lamezia e Salernitana hanno rinfrancato la truppa di Sesia, con due prove vincenti e convincenti, come spiegato ai microfoni di BarlettaViva dal presidente biancorosso Giuseppe Perpignano: «Con la Salernitana è stata una grande partita e io credo davvero che si possa continuare su questa linea. Raramente il gioco era mancato, ma probabilmente sabato abbiamo offerto la migliore prestazione stagionale, intensi e compatti in campo: avevamo giocato così bene anche con il Matera, ma la Salernitana è formazione superiore al Matera, quindi per una sorta di proprietà transitiva la prestazione è di maggiore importanza. E' stata davvero una bella partita, condita da una preziosa vittoria. Mi ha fatto i complimenti anche Lotito oggi (ieri, ndr) a Firenze, mi ha detto che i suoi gli han detto che abbiamo davvero meritato di vincere».
Ad abbattere la Salernitana è stato un gol di Fall, il primo gol dell'attaccante senegalese che sembra non fermarsi più: «A fine partita mi ha detto: presidente, chiamano sempre me per fare l'antidoping adesso. E io gli ho risposto: Si vede che non ci credono al fatto che fai gol (ride, ndr). Ha giocato una grande partita e ha fatto un bellissimo gol. Ci sta mettendo in difficoltà per il mercato di gennaio (dove il Barletta cercherà una punta tra serie D e Lega Pro). Come lavoreremo in entrata? Vediamo un po', ora siamo pienamente concentrati sul Foggia». Barletta che ha portato a casa sei punti in due partite, ma in coda gli avversari non rallentano: «Purtroppo il Martina Franca ha battuto il Lecce, però perlomeno abbiamo agganciato Messina e Melfi: possiamo portare nella mischia-salvezza altre squadre».
Sabato sarà tempo di derby, contro un avversario di tutto rispetto, spiega Perpignano: «Sono una realtà e non più una sorpresa, lo dicono i risultati e i fatti: credo si possano giocare qualcosa di importante. Sarebbe importante fare punti per poi chiudere il girone di andata sfruttando il turno interno contro una diretta concorrente con l'Ischia. Di fatto c'è la possibilità di terminare la prima parte di campionato oltre i 20 punti, un dato difficilmente immaginabile prima della partita di Lamezia Terme: siamo soddisfatti di questo ma ora non bisogna fermarsi».
Il messaggio finale è per la trasferta dello "Zaccheria", con fischio d'inizio confermato sabato 20 dicembre alle 16 («Non abbiamo ricevuto comunicazioni differenti» spiega Perpignano): «Noi andremo a Foggia a giocarci la nostra partita, consapevoli della nostra forza e di quella dell'avversario di turno:speriamo che sia una grande partita e che sia una bella giornata di sport per i tifosi di Barletta e Foggia».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte: http://www.barlettaviva.it/sport/perpignano-grande-barletta-contro-la-salernitana-sabato-a-foggia-sia-festa-di-sport/
16 dicembre 2014
Due vittorie consecutive, una classifica rimpinguata e morale alto verso la partita dell'anno, il derby di Foggia. Il Barletta Calcio si avvia al match dello "Zaccheria", ultimo atto del 2014, con 19 punti all'attivo. I successi su Vigor Lamezia e Salernitana hanno rinfrancato la truppa di Sesia, con due prove vincenti e convincenti, come spiegato ai microfoni di BarlettaViva dal presidente biancorosso Giuseppe Perpignano: «Con la Salernitana è stata una grande partita e io credo davvero che si possa continuare su questa linea. Raramente il gioco era mancato, ma probabilmente sabato abbiamo offerto la migliore prestazione stagionale, intensi e compatti in campo: avevamo giocato così bene anche con il Matera, ma la Salernitana è formazione superiore al Matera, quindi per una sorta di proprietà transitiva la prestazione è di maggiore importanza. E' stata davvero una bella partita, condita da una preziosa vittoria. Mi ha fatto i complimenti anche Lotito oggi (ieri, ndr) a Firenze, mi ha detto che i suoi gli han detto che abbiamo davvero meritato di vincere».
Ad abbattere la Salernitana è stato un gol di Fall, il primo gol dell'attaccante senegalese che sembra non fermarsi più: «A fine partita mi ha detto: presidente, chiamano sempre me per fare l'antidoping adesso. E io gli ho risposto: Si vede che non ci credono al fatto che fai gol (ride, ndr). Ha giocato una grande partita e ha fatto un bellissimo gol. Ci sta mettendo in difficoltà per il mercato di gennaio (dove il Barletta cercherà una punta tra serie D e Lega Pro). Come lavoreremo in entrata? Vediamo un po', ora siamo pienamente concentrati sul Foggia». Barletta che ha portato a casa sei punti in due partite, ma in coda gli avversari non rallentano: «Purtroppo il Martina Franca ha battuto il Lecce, però perlomeno abbiamo agganciato Messina e Melfi: possiamo portare nella mischia-salvezza altre squadre».
Sabato sarà tempo di derby, contro un avversario di tutto rispetto, spiega Perpignano: «Sono una realtà e non più una sorpresa, lo dicono i risultati e i fatti: credo si possano giocare qualcosa di importante. Sarebbe importante fare punti per poi chiudere il girone di andata sfruttando il turno interno contro una diretta concorrente con l'Ischia. Di fatto c'è la possibilità di terminare la prima parte di campionato oltre i 20 punti, un dato difficilmente immaginabile prima della partita di Lamezia Terme: siamo soddisfatti di questo ma ora non bisogna fermarsi».
Il messaggio finale è per la trasferta dello "Zaccheria", con fischio d'inizio confermato sabato 20 dicembre alle 16 («Non abbiamo ricevuto comunicazioni differenti» spiega Perpignano): «Noi andremo a Foggia a giocarci la nostra partita, consapevoli della nostra forza e di quella dell'avversario di turno:speriamo che sia una grande partita e che sia una bella giornata di sport per i tifosi di Barletta e Foggia».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte: http://www.barlettaviva.it/sport/perpignano-grande-barletta-contro-la-salernitana-sabato-a-foggia-sia-festa-di-sport/
16 dicembre 2014
Barletta Calcio, un tris di fine anno per dare senso alla stagione
Innestata la marcia in un motore sin qui ingolfato, per il Barletta Calcio è tempo di accelerare e mettere gas- nell'equivalente calcistico punti e bel gioco- nelle gambe per affrontare con un piglio diverso il 2014 e lasciarsi alle spalle un 2013 che sin qui non ha mai visto i biancorossi superare il terzultimo posto nelle classifiche dei campionati a cui Di Bella e compagni hanno preso parte. Ripresa la preparazione nella giornata di ieri, i ragazzi di mister Orlandi guardano al futuro con stringente realismo e si preparano a un tris di partite contro avversari di diverso valore, ma da affrontare con la stessa grinta e la determinazione vista sul prato del "Ceravolo" di Catanzaro, dove è arrivato un 1-1 che addirittura va stretto al cospetto di una delle formazioni più attrezzate della competizione. E' tempo di capire quale dei due è il "vero" Barletta: quello distratto e poco propositivo ammirato sinora o quello rabbioso e grintoso del "Ceravolo"? Al momento la bilancia e i risultati pendono a favore della prima opzione, ma nella Lega Pro priva di retrocessioni il tempo è galantuomo e offre più occasioni del dovuto per il riscatto tecnico. Il tris di partite da affrontare in otto giorni rappresenterà l'ago della "pesata" biancorossa: due turni in casa e uno in trasferta, in un arco temporale concentrato che preoccupa le grandi squadre impegnate tra campionato e Champions League, figuriamoci una squadra di Prima Divisione che è priva da mesi di Allegretti e La Mantia e che da qualche giornata deve rinunciare a Romeo e Pippa. Contro la Nocerina mister Orlandi recupererà di certo Picci, che ha scontato il turno di squalifica maturato a Benevento domenica al "Ceravolo" e rimpolperà l'attacco: contro i molossi c'è qualche speranza di recupero anche per i due difensori. La sfida di sabato è sulla carta una partita da vincere, contro l'unico avversario che al momento "copre le spalle" al Barletta in classifica, occupando un ultimo posto che pur non valendo discese ha sempre l'amaro sapore della gogna. Mercoledì arriverà poi al "Puttilli" il Pontedera, a secco di vittorie da cinque turni, ma pur sempre squadra giovane e al tempo stesso collaudata che può tranquillamente ambire ai playoff. Infine il Grosseto, team in cerca d'autore, dell'ex Burzigotti, partita nella quale potrebbe finalmente rivedersi capitan Riccardo Allegretti, assente dal lontano 23 ottobre, quando uscì con una frattura alla clavicola dalla sfida di Coppa Italia Lega Pro contro il Lecce. Dopo la partita di Catanzaro, il bicchiere è senza dubbio mezzo vuoto, vista la mole di occasioni create e la fame di vittorie emersa. Ora è tempo di riempirlo e non di disperderne il contenuto come avvenuto in passato, ad esempio con le sconcertanti prestazioni contro Paganese e Viareggio dopo il 2-2 contro L'Aquila e il successo di Gubbio. Sfruttare al meglio la "coda" del 2013 per dare un senso sportivo alla prima metà del 2014: questo è l'input oggi in via Vittorio Veneto. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/barletta-un-tris-di-fine-anno-per-dare-senso-alla-stagione/ Motociclismo, Cosimo Diviccaro porta a casa il Trofeo Inverno
BARLETTA, 9 DICEMBRE- Settima affermazione consecutiva, albo d'oro griffato nella 25esima edizione, targa-premio da parte della FMI. Cosimo Diviccaro completa al meglio la sua annata sportiva e porta a casa il "Trofeo Inverno 2013". Il centauro barlettano, in sella alla sua Bmw S1000r Hp4, ha concluso in seconda posizione la gara, classificandosi alle spalle di Flavio Gentile (Ducati Superbike), al termine di un weekend funestato da problemi al cambio del veicolo in sede di qualifiche. Diviccaro ha concluso la competizione con 73 punti, con un vantaggio clamoroso rispetto al secondo in classifica Giuseppe Oliva, distanziato di 31 punti a quota 42. Un'affermazione netta, a fronte di quello che alla vigilia appariva una pura formalità almeno sulla carta, ma è stato un impegno da rispettare con la massima partecipazione nei fatti e sulla pista. A Diviccaro era infatti sufficiente andare "a punti", chiudendo tra i primi 10, per conquistare matematicamente la vittoria. «Mi attendevo una gara impegnativa, erano presenti diversi piloti di valore provenienti da tutta Italia e purtroppo i problemi avuti in sede di qualifiche mi hanno condizionato- questo il commento di Diviccaro - Sono davvero contento per il traguardo raggiunto. Quest'anno tenevo particolarmente a questa vittoria, in quanto la competizione è arrivata alla venticinquesima edizione e volevo entrare nell'albo d'oro delle nozze d'argento del Trofeo. La prima edizione l'ha vinta Max Biaggi e questo per me è motivo di ulteriore onore. Trionfare per sette volte consecutive nel Torneo più longevo d'Italia in questa categoria mi riempie di orgoglio». Cosimo ha concluso così al meglio un 2013 avviato con l'intervento agli avambracci e proseguito a suon di vittorie, tra tutti il Trofeo del Centauro: nel 2014 sarà "caccia aperta" al Campionato Italiano Superbike e alla Master Cup. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/motociclismo-cosimo-diviccaro-porta-a-casa-il-trofeo-inverno/ Angolo-amarcord: Ferazzoli, «Barletta nel cuore, che ricordi nei derby con Lecce e Bari»
BARLETTA, 4 DICEMBRE 2013- A Barletta tanti ricordano un centrocampista capelluto, che alla fine degli anni '80 vestiva biancorosso e dava qualità e quantità alla mediana, con due storiche salvezze in B, 56 presenze complessive e due reti tra il 1987 e il 1989. Dopo, esperienze sempre nella serie cadetta: prima a Como dal 1989 al 1991, poi al Piacenza e, con 21 presenze ed un gol, con la promozione in serie A nella stagione 1993-1994. Poi Avellino, Pescara, Pontedera, Ternana, Savoia, Giugliano, Gualdo e Castel di Sangro, ultimo team da calciatore ma anche primo da allenatore, poi le panchine di Cisco Roma, Rieti Isola Liri, Ascoli Primavera, Aversa Normanna, Neapolis, Astrea e (fino a due giorni fa) Aprilia. Parliamo di Giuseppe Ferazzoli, classe 1966: nonostante un addio alla panchina che brucia ancora, si è concesso ai nostri microfoni per una esclusiva puntata di Angolo-Amarcord. Ne è venuta fuori una bella intervista: Ferazzoli, sono passati quasi 25 anni dai saluti a Barletta. Che ricordi ha di quel biennio? «Splendidi, io ero un bimbo, arrivai 19enne dalla Lodigiani e mi trovai a giocare la serie B con il Barletta: le immagini più belle che ricordo erano i derby con Bari e Lecce, con il Puttilli gremito». Dovendo isolare un frame, cosa sceglierebbe dei due anni in biancorosso? «Sicuramente il derby contro il Lecce che vincemmo 3-2 con gol di capitan Solfrini, che purtroppo non è più tra noi. L'altra pagina bella fu il 2-0 contro il Cosenza nella stagione 1988-89, una gioia indimenticabile». Dei suoi ex compagni a Barletta, chi ha ritrovato in carriera? E con chi è ancora in contatto? «Ho fatto un percorso di carriera insieme a Fioretti (Fabrizio, ndr), con il quale mi vedo ancora oggi: lui ha un ristorante e io ho un bar, entrambi vicini a via Nomentana a Roma, e ci rivediamo e sentiamo molto spesso». In questa stagione lei ha allenato l'Aprilia, dove ci sono in organico due ex calciatori del Barletta, Mazzarani e Barbuti: che impressione le hanno fatto? Ha parlato con loro di Barletta? «Mazzarani è un calciatore affermato, molto importante in Lega Pro. Barbuti è più giovane, l'anno scorso so che a Barletta non ha fatto bene per problemi fisici, ma quest'anno ha messo a segno sei reti e sta facendo bene. Abbiamo parlato dell'esperienza di Barletta, abbiamo vissuto due epoche differenti: io ho conquistato due salvezze storiche in serie B, loro hanno affrontato due annate transitorie». Oggi a Barletta c'è Marco Carrara nei panni di allenatore in seconda: vi siete dati il cambio in biancorosso da calciatori, lei andò via nel 1989, Carrara arrivò un anno dopo. «Con Marco ci conosciamo e stimiamo, abbiamo fatto insieme anche il corso da allenatore: ci conosciamo bene e sono contento che lui oggi sia a Barletta, merita delle soddisfazioni». Il suo Aprilia ha subìto 32 reti, mettendo a segno 21 centri: peggior difesa e secondo miglior attacco. Ha pagato questo con l'esonero? Abbiamo preso troppi gol. La società non ha fatto una rosa attrezzata per un torneo così importante e complicato, ma alla fine paga per primo sempre l'allenatore. Comunque ringrazio l'Aprilia per la possibilità che mi ha dato. Gli auguro di mantenere la categoria, spero che i ragazzi ce la facciano». Che idea si è fatto di questa Lega Pro edizione 2013/2014? C'è tanta disparità. In Prima Divisione non si retrocede e molti hanno costruito rose giovani, mentre in Seconda Divisione ci sono tante grandi squadre e il torneo è altamente competitivo. La presenza di rose di gran valore ha quasi costretto le altre a mettere in piedi organici più forti dello scorso anno: c'è tanto equilibrio ed è davvero dura mantenere la categoria». Che saluto vuole lasciare ai tifosi biancorossi? «A Barletta sono stato davvero bene, e non le nascondo che mi piacerebbe allenarla: auguro ai tifosi e alla società il meglio, Barletta è nel mio cuore». Non è un addio, ma un arrivederci. Perchè Barletta, per chi veste biancorosso, resta quasi sempre nel cuore. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/angolo-amarcord-ferazzoli-barletta-nel-cuore-che-ricordi-nei-derby-con-lecce-e-bari/ Bari, Alberti: "Contro il Varese con coraggio"
8 NOVEMBRE-Si avvicina a grandi passi la sfida interna contro il Varese, in programma domani alle 15 al "San Nicola". Prezzi ridotti e tanti studenti delle scuole elementari sugli spalti per riportare il team di Alberti al successo, che manca dallo scorso 24 settembre, 2-1 al Palermo. Il Varese arriva a Bari con 17 punti in tasca ma non vince da cinque turni, in una sfida che mister Alberti ha presentato questa mattina in conferenza stampa al “San Nicola”, affiancato dal difensore Marco Chiosa. Alberti ha caricato l’ambiente:"Vogliamo dare continuità a quanto visto contro Trapani e Empoli. Troviamo una squadra temibile, che andrà affrontata con corsa, agonismo e tanta voglia di tornare alla vittoria". Anche il Varese non vince da un mese, cinque turni: "È un campionato che nasconde tante insidie e tante voglie di riscattarsi. In questo campionato non esistono partite scontate". L'allenatore di Fermo ha le idee chiare sul l'atteggiamento dei suoi:" Dobbiamo dimostrare equilibrio e maturità, questo è l'importante, non dobbiamo togliere una cosa per far bene l'altra". Capitolo-formazione: "Andremo avanti con il 4-2-3-1- spiega Alberti- in mezzo al campo devo vedere come stanno De Falco e Fossati. In difesa torna Sabelli, mentre Chiosa ha meritato la conferma accanto a Ceppitelli, con Calderoni a sinistra. Sciaudone sarà uno dei due centrocampisti. In attacco Beltrame giocherà alle spalle di Joao Silva, mentre Galano, Fedato e Defendi sono in lizza per due maglie". Nessuna chance per Romizi? "Non è detto-aggiunge Alberti- sappiamo quanto è importante il dinamismo di Marco in mezzo al campo". In attacco servono i gol di Joao: "Mi piacerebbe vedere più cross per la sua testa, e sulle fasce può servire in questo senso Defendi, che ci darebbe maggiore equilibrio e gamba in fase di copertura. A Empoli nel primo tempo abbiamo fatto bene con quello schema. Domani dovremo fare la partita, con loro pronti a colpirci in contropiede". Il Varese arriverà a Bari " con il coltello tra i denti- spiega Alberti- ma noi abbiamo bisogno di punti e di fare una grande partita contro un avversario che avrà mille motivi per toglierci qualcosa. La squadra è cosciente del momento delicato". Alla squadra serve coraggio: "È la prima cosa, alibi, scuse e sfortuna non esistono. Dobbiamo capire che possiamo far di più e dare tutto in campo". Galano tra gli uomini più in forma:" Sta facendo la differenza, segna tanto ma deve capire quanto è grande il suo potenziale. Giocando a destra crossa meno, è vero, ma può accentrarsi e segnare, come ha fatto a Empoli". Ci di attende di più da Beltrame: "A Empoli ha fatto una discreta partita -l'impressione di Alberti- ma non dimentichiamo che è giovane ed è al primo anno in B- abbiamo tante questioni da risolvere in rosa, su cui lavorare. È vero, in passato abbiamo cambiato molto, ma è stato anche dovuto a problemi vari, fisici o riferiti alle nazionali. Ma oggi conta poco, bisogna concentrarsi solo sul Varese, non possiamo permetterci rimpianti che non portano da nessuna parte". 21 sono i convocati per la sfida ai lombardi: fuori lista Vosnakidis e Statella, probabile tribuna per Marotta. PROBABILE FORMAZIONE BARI vs Varese (4-2-3-1): Guarna; Sabelli, Ceppitelli, Chiosa, Calderoni; De Falco (Fossati), Sciaudone; Galano, Beltrame, Defendi (Fedato); Joao Silva. A disp: Pena, Polenta, Samnick, Altobello, Fossati, Romizi, Lugo, Alonso, Fedato. All: Alberti-Zavettieri. Wile E. Coyote non ti avrà mai, Pietro!
La leggenda di Mennea rivive sulle cancellate del Castello Svevo, la Street Art incontra la Freccia del Sud Vi ricordate Beep-Beep, il celebre Roadrunner (molti credono che sia uno struzzo, in realtà si tratta di un uccello dei deserti americani il cui nome scientifico è Geococcyx californianus, chiamato volgarmente Roadrunner) che sfuggiva sempre a Wile E. Coyote? Beh, se fosse venuto fuori dal technicolor per correre nella realtà, il celebre cuculide avrebbe sicuramente dovuto cedere il passo alla "Freccia del Sud", Pietro Paolo Mennea, orgoglio barlettano forse veramente onorato dalla sua città solo dopo la sua scomparsa, avvenuta lo scorso 21 marzo all'età di 61 anni. Ora i due corrono insieme nella virtualità, sfrecciando a velocità supersoniche sulle cancellate dei Giardini del Castello Svevo di Barletta: una originale e innovativa idea di street-art partorita e realizzata dalla mente del barlettano Alessandro Del Re. L'opera, dal titolo "Beep beep contro Pietro Mennea", è stata realizzata nel giro di circa due ore con l'utilizzo di strisce di carta adesive sagomate in loco, dando così vita a uno stencil visibile solo in prospettiva. Pietro Paolo Mennea da Barletta voleva essere veloce. Prima ha sfidato il vento, poi gli avversari, poi solo se stesso. Così è riuscito a diventare il più grande atleta italiano di tutti i tempi. Ha corso da protagonista sulla scena mondiale per circa 20 anni in oltre 500 gare, ha battuto 2 primati mondiali, 8 primati europei, 33 record nazionali. Una corsa cominciata a 14 anni per guadagnare 500 lire, sfidando di sera le Alfa su viale Giannone, e sempre finendo davanti a loro, e passata attraverso cinque Olimpiadi, quattro lauree e 23 libri. Dal 31 ottobre, il suo ricordo, le sue gesta sportive e la sua figura di grandissimo professionista sono diventati protagonisti sempiterni del Lungomare di Ponente a Barletta: la Giunta Comunale, con la delibera riguardante la nuova toponomastica cittadina, ha infatti deciso "di accogliere la petizione popolare spontanea per l'intitolazione della Litoranea di Ponente all'atleta e campione olimpico Pietro Mennea, per cui l'area di circolazione che va da via Cristoforo Colombo a via Antonio Violante sarà denominata "Lungomare Pietro Paolo Mennea". Ora possiamo immaginare una linea virtuale che congiunge i runners- e sono tanti- barlettani alla loro zona prediletta per la disciplina: scendendo verso il "Lungomare Pietro Paolo Mennea", potranno ammirare Pietro che virtualmente sfugge anche al velocissimo cuculide dei Looney Tunes. Perchè di Pietro Mennea ne nasce uno, ma i prosecutori della sua eccellenza made in Barletta si spera aumentino sempre più. E la spinta all'eccellenza si alimenta anche perpetuandone il ricordo. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/notizie/wile-e-coyote-non-ti-avra-mai-pietro/ POLIVALENTE NEL MIRINO DEI VANDALI A JAPIGIA (BARI), DANNI ALL’ELENA DI SAVOIA
5 novembre- Distributori automatici scassinati e gli effetti di un vero e proprio raid vandalico. Questo lo spettacolo che si è presentato agli occhi degli del personale scolastico dell’Elena di Savoia alla ripresa delle lezioni dopo il ponte di Ognissanti. Il gruppo di delinquenti che si è introdotto nell’istituto tecnico sito a Japigia ha azionato la pompa antincendio e allagato il corridoio laterale. E’ la quinta volta in pochi mesi che il plesso polivalente viene preso di mira: a poco è sin qui servita la sottoscrizione di un contratto con un istituto di vigilanza notturna. “Siamo isolati, di sera questa terra è zona di nessuno” denuncia la preside dell’Euclide, Enza Maffei. di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=8498&titolo=CRONACA:%20%20POLIVALENTE%20NEL%20MIRINO%20DEI%20VANDALI%20A%20JAPIGIA,%20DANNI%20ALL%92ELENA%20DI%20SAVOIA Barletta Calcio, se non è zuppa...è gol mancato
Nove partite, due reti all'attivo. I numeri, la glaciale realtà che fa da contraltare al romantico versante di lettura del calcio, oggi dicono che "abulico" è il termine ideale per definire nel torneo di Prima Divisione Lega Pro, girone B, l'attacco del Barletta Calcio di mister Nevio Orlandi: ieri pomeriggio, contro il Perugia, i biancorossi hanno offerto la migliore prova stagionale quanto a verve e ritmo, ma la prima, attesa vittoria in campionato è sfuggita, pur dietro l'angolo. Minuto 59: l'umbro Daffara tocca con la mano, per Mangialardi è rigore. Sul dischetto va Picci, che calcia forte ma non angola e permette la respinta di Koprivec. L'attaccante barese, La Mantia, Cicerelli e Zigon: un poker di punte che ha partorito sin qui un centro in Prima Divisione (Picci al 95' contro L'Aquila) e due reti in Coppa (ancora Picci e Cicerelli, entrambi contro la Paganese). Un non-sense in un'annata che avrebbe consigliato- stante l'assenza di retrocessioni- l'adozione di un calcio maggiormente votato all'attacco, a costo di concedere molto dietro, e allo spettacolo. Mai in vantaggio- Un errore, quello dell'attaccante ex-Brescia, del quale lui stesso si è prontamente scusato su Facebook («Sono mortificato ragazzi non perché l'ho sbagliato, perché ne segnerò e ne sbaglierò altri mille ma perché oggi meritavamo la vittoria».) e nell'arena virtuale è stato successivamente "rincuorato" dai compagni di squadra Di Bella («I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli...forza Antonio!! ».) e Cascione («I veri bomber reagiscono e pensano subito alla prossima partita che verrà ma non per fare un goal, ma minimo due. Forza»). Intanto però la vittoria, nonostante i passi in avanti dimostrati dalla squadra, continua a sfuggire a questo Barletta, mai passato in vantaggio nelle tre partite stagionali (su 13 tra campionato e Coppa) in cui è andato a segno, contro Martina Franca, Paganese e Lecce: la speranza è di non replicare quanto visto nello scorso anno, quando il primo sorriso arrivò il 13 gennaio, alla seconda del girone di ritorno, caso della sorte proprio contro il Perugia. Verso Gubbio, si cambia- Detto di Picci, la cui prestazione è stata condita dalla consueta generosità dal primo all'ultimo minuto ma anche dalla lotta senza frutti con la fisica difesa perugina, vanno segnalate le due prove opposte degli uomini posizionati ai suoi fianchi, D'Errico e Cicerelli. L'ex Andria è stato una spina nel fianco per gli avversari, tenendo costantemente sotto pressione Sini e Moscati e arrivando diverse volte al cross: i segnali sono stati confortanti, ma non potranno avere seguito domenica a Gubbio, stante l'ingenuo quanto severo cartellino rosso rimediato nel finale per il fallo su Mungo. Up D'Errico, freccia verso il basso per Cicerelli, sempre più icona in cerca di copertina: al ragazzo mancano la spensieratezza e la sfrontatezza della scorsa stagione, e anche il pubblico sugli spalti lo becca con maggiore frequenza. Meglio la panchina o riproporlo allo strenuo per responsabilizzarlo e incassare qualche soldino con i contributi? Il dilemma resta, intanto Zigon- protagonista di un buon ingresso ieri-scalpita. La Mantia di nuovo all'ombra di Eraclio- Tra ipotetici "cavalli di ritorno" (Mirco Carretta, oggi di fatto fuori rosa a Benevento e visto ieri sulle tribune del "Puttilli") e rumors smentiti (vedi alla voce Simone Del Nero), una certezza c'è: negli scorsi giorni Andrea La Mantia è tornato a trovare i compagni all'ombra di Eraclio. A oltre un mese dall'intervento a Roma per la ricostruzione chirurgica del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: i tempi di recupero sono valutabili intorno ai cinque mesi per l'attaccante, 32 partite e 6 reti in 13 mesi in biancorosso. Da febbraio potremmo rivederlo in campo, confidando nel frattempo di aver aggiunto polvere da sparo al sin qui spuntato attacco a disposizione di Orlandi. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/barletta-se-non-e-zuppa-e-gol-mancato/ A Barletta, tutti di corsa sul Lungomare "Pietro Mennea"
Un solitario vero, che brillava di luce propria. Questo era Pietro Paolo Mennea, campionissimo barlettano di atletica leggera, detentore per lunghi anni di diversi record su scala mondiale: tanto spesso dimenticato in vita, quanto omaggiato post-mortem, questo è stato il suo destino. Pietro è stato sempre un'icona per Barletta, eppure è stato forse veramente onorato dalla sua città solo dopo la sua scomparsa, avvenuta lo scorso 21 marzo all'età di 61 anni. Dal 31 ottobre, il suo ricordo, le sue gesta sportive e la sua figura di grandissimo professionista sono diventati protagonisti sempiterni del Lungomare di Ponente a Barletta: la Giunta Comunale, con la delibera riguardante la nuova toponomastica cittadina, ha infatti deciso "di accogliere la petizione popolare spontanea per l'intitolazione della "Litoranea di Ponente", come oggi è genericamente denominata, all'atleta e campione olimpico Pietro Mennea, per cui l'area di circolazione che va da via Cristoforo Colombo a via Antonio Violante sarà denominata "Lungomare Pietro Paolo Mennea". Una scelta annunciata in sede di presentazione del Mennea-Day, a inizio settembre, dal sindaco Cascella, per commemorare Mennea su quel viale costeggiante il mare dove il giovane Pietro si allenava e poneva le basi per i suoi successi sportivi: la scelta soddisferà i barlettani o farà discutere? L'arena virtuale ha già partorito il suo verdetto, dividendosi tra entusiasti e scettici, in quanto Pietro non era solito allenarsi sul lungomare. Mennea era un figlio del sud, nero del sud come lui stesso si definiva; raggiunse successi e traguardi importanti, superando le difficoltà di essere figlio di questa terra. Era figlio della città di Barletta, figlio del popolo. E Pietro in tutta la sua vita ha continuato a sognare il meglio per la sua città: ha sognato che diventasse una città in cui si poteva fare sport, una Barletta diversa da quella di oggi, che più che il ditino all'insù- celebre esultanza di Mennea- invita ad avere il dito puntato Voleva essere veloce, Pietro. Prima ha sfidato il vento, poi gli avversari, poi solo se stesso. Così è riuscito a diventare il più grande atleta italiano di tutti i tempi. Ha corso da protagonista sulla scena mondiale per circa 20 anni in oltre 500 gare, ha battuto 2 primati mondiali, 8 primati europei, 33 record nazionali. Una corsa cominciata a 14 anni per guadagnare 500 lire, sfidando di sera le Alfa e le Porsche su viale Giannone, e sempre finendo davanti a loro, e passata attraverso cinque olimpiadi, quattro lauree e 23 libri. Già nel recente passato, tra aloni di ricordi e volontà di onorare al meglio la tradizione della città di Barletta, erano stati chiesti all'amministrazione lumi circa i progetti in agenda per lasciare tracce concrete della paternità barlettana della "Freccia del Sud": ora quel segnale è arrivato, magari in attesa di creare un centro federale per il Mezzogiorno d'Italia, alternativo a quelli laziali e campani, oggi i più vicini per gli atleti barlettani. Perchè di Pietro Mennea ne nasce uno, ma i prosecutori della sua eccellenza made in Barletta si spera aumentino: per ora, tutti di corsa sul Lungomare "Pietro Mennea", guardando il mare e quell'orizzonte che la "Freccia del Sud" ci ha dimostrato si possa estendere sempre più in là. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/notizie/tutti-di-corsa-sul-lungomare-pietro-mennea/ Barletta Calcio, dove il silenzio (non) è d'oro
"Non mi dimetto", "Il progetto-Barletta non si ferma", "Non sento sfiducia di ambiente e squadra", "Siamo tranquilli e lavoriamo tutti compatti". A sentire le dichiarazioni rilasciate tra giovedì e questa mattina da parte di due componenti della "trinità" biancorossa, il direttore generale Gabriele Martino prima e l'allenatore Nevio Orlandi poi, sembra quasi che quella che sta avvicinando il Barletta alla complicata sfida con il Perugia, in programma domani pomeriggio al "Cosimo Puttilli" per il decimo turno di campionato, sia una settimana come le altre: peccato che il "progetto" biancorosso abbia perso da sei giorni, sebbene con addio procrastinato a giugno 2014, il suo vertice, il presidente Roberto Tatò, fresco di dimissioni e praticamente in silenzio da domenica scorsa, dove le sue parole erano arrivate solo a mezzo comunicato ufficiale. "Alla luce dei risultati sin qui ottenuti, nell' ammettere errori di cui mi assumo tutte le responsabilità, ritengo che la mia esperienza calcistica sia giunta al termine. Sento inoltre di dover chiedere scusa a tutti i tifosi per non essere stato in grado di dare loro le soddisfazioni che meritano. Comunico comunque che garantirò la regolare conclusione del campionato al 30 giugno 2014". Gli errori, appunto: i principali imputati di questo avvio di stagione, a volte ammessi tardivamente, altre volte mai ammessi. Martino e Orlandi, chiamati indirettamente (ma nemmeno tanto, i tasselli dell'organigramma sono talmente pochi che basta poco a individuare i "responsabili") in causa dalle dimissioni di Tatò, si sono "discolpati", riavviando il balbettante motore biancorosso. Sullo sfondo resta però una grande incognita: perché Tatò avrebbe deciso di dire "basta" a partire dalla prossima estate? Le spiegazioni del numero uno di via Vittorio Veneto sono oggi le grandi assenti sulle pagine biancorosse: è vero, si rischia di essere ridondanti, ma il silenzio è a volte aureo quanto altre volte valido ed efficace come una moneta bucata. Eppure i 1.012 abbonati meriterebbero di capire cosa hanno pagato e perché sono cambiati i piani, la stampa potrebbe smettere di arrovellarsi in congetture e ricevere risposte ai tanti interrogativi posti in tempi recenti, compreso quello riguardante un eventuale post-Tatò, domanda che fa tremare tanti tifosi visti i bui momenti che l'economia locale e tricolore vive, e lo stesso Tatò avrebbe diritto di approfondire le motivazioni che ne hanno fondato la scelta. Di certo c'è solo che con ogni probabilità il patron del Barletta Calcio non sarà allo stadio neppure domani: a rappresentare la società il solo dg Martino. Plenipotenziario negli onori, plenipotenziario negli oneri. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/barletta-dove-il-silenzio-non-e-d-oro/ Barletta vola agli Assoluti su Strada con la Inglese e RicattiUn successo indimenticabile per Barletta, un orgoglio per la cittadinanza, appassionata di sport e non. Torna a casa con un primo posto e una medaglia d'argento la classe atletica barlettana dai Campionati Italiani Assoluti della 10km di corsa su strada, tenutisi ieri sera in quel di Molfetta. Veronica Inglese ha preceduto altre 82 colleghe nel Femminile, mentre a seguire nel Maschile Domenico Ricatti è arrivato appena dopo Mohamed Laqouahi (Reggio Event's), in una gara caratterizzata dal ritiro di Ahmed El Mazoury, il finanziere che a giugno con il suo bronzo individuale aveva trascinato gli azzurri alla vittoria della Coppa Europa dei 10.000 metri, nel Maschile.
Veronica Inglese, tesserata con il Gruppo Sportivo dell'Esercito, si è imposta con una buona gestione della gara e il crono di 33:13. La ventiduenne barlettana, allenata da Tonino Ferro, da Junior già medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Novi Sad sui 5000 metri, è tornata in gara agli Assoluti di Milano dopo alcuni problemi fisici. Non era al via invece, per motivi precauzionali, la vice-campionessa del mondo di maratona Valeria Straneo. Domenico Ricatti, tesserato per il G.S. Aeronautica Militare è stato invece protagonista di una gara avvincente, giocata centimetro su centimetro con Laqouahi, il quale ha avuto la meglio con il crono di 29:19. Il maratoneta barlettano (tempo di 29:25) ha perso così il titolo di detentore della distanza, guadagnato nel 2012, ma sullo sfondo vi è comunque l'enorme soddisfazione per il secondo posto. Resta negli annali un risultato indimenticabile: Barletta è in cima alle classifiche tricolori di corsa su strada. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/sport/atletica-leggera-barletta-vola-agli-assoluti-su-strada-con-la-inglese-e-ricatti/ Angolo-Amarcord: il guardiano della porta del Barletta, Francesco Monaco23 FEBBRAIO- Con la maglia del Barletta il suo score in quanto a promozioni, ottenute tra campo e aule di tribunali, è del 75%: 3 su 4, dalla Promozione alla C2, l'attuale Seconda Divisione. Parliamo di Francesco Monaco, estremo difensore classe 1974, fresco di ritiro dal rettangolo verde, che ha vestito la maglia biancorossa in due differenti epoche, dal 2004 al 2006 e dal 2007 al 2009. Personaggio positivo, sempre sorridente e pronto a fare da "chioccia" ai compagni più giovani, Monaco in carriera ha vestito anche le divise di Melfi, Nardò, Taranto, Igea Virtus, Rutigliano tra serie D e C1, fino alle esperienze a Trani, San Paolo Bari e Bisceglie come portiere e allenatore dei portieri. Ancora innamorato di Barletta, oggi avvocato praticante, ci ha raccontato i suoi ricordi degli anni in biancorosso in un'esclusiva intervista:
Partiamo dal presente. Cosa fa oggi Francesco Monaco? « Lavoro come avvocato a Bari, in uno studio legale con mia moglie e mio suocero. Ho deciso di lasciare il calcio giocato quest'estate dopo l'esperienza di Bisceglie, non ho accettato le tante offerte dai campionati minori, ho preferito smettere». Lei è stato a Barletta in due differenti bienni. Qual è il ricordo più bello che porta con sé dei 4 anni a Barletta? « Ho solo ricordi belli, e non lo dico per piaggeria, non ho affatto ricordi brutti. Ho avuto la fortuna di vestire la maglia del Barletta, senza presunzione, da vincente: sono arrivato in Promozione e abbiamo vinto due campionati. Sono poi tornato nell'anno della Serie D e siamo stati ripescati in C2, poi ci siamo salvati in C2 nel 2009. Ho avuto tanti bei periodi a Barletta, e li ricordo tutti volentieri. Sono stati anni davvero meravigliosi». La più bella prestazione con la maglia del Barletta. « Direi quella contro il Foggia nell'agosto 2009, lo 0-2 dello "Zaccheria" in Tim Cup, una vittoria epica che ci ha anche dato la possibilità di giocare contro il Sassuolo a Barletta, un ricordo davvero bello. Contro il Foggia giocammo una partita quasi perfetta». Ha avuto tanti compagni di reparto giovani: ce n'è qualcuno dal quale si sarebbe atteso un prosieguo di carriera più luminoso? «Io sono fiero di aver potuto lavorare sempre con colleghi molto intelligenti, che mi hanno sempre seguito, sia quando giocavo che quando facevo da preparatore dei portieri: in pochi mi hanno impressionato, ho sempre avuto compagni di reparto che dopo non hanno avuto grosse fortune calcistiche, buoni portieri all'altezza della situazione dei quali pochi mi hanno stupito». C'è qualche compagno dei tempi di Barletta con il quale si tiene ancora in contatto? « Mi vedo spesso con Massimiliano Tangorra: anche lui è a Bari, inoltre coltiviamo entrambi la passione per il calcio attraverso le partite con la squadra dell'Ordine degli Avvocati di Bari. Lui fa da giocatore-allenatore, quindi ho la fortuna di continuare a frequentare Massimiliano, che è un ragazzo d'oro». Sta seguendo le sorti del Barletta in questa stagione? « Io seguo sempre con affetto le mie vecchie squadre, ma devo dire che per il Barletta ho un occhio di riguardo: è senza dubbio la piazza che mi è rimasta nel cuore più di ogni altra. Mi tengo in contatto anche con Dario (Dimastromatteo, dell'Ufficio Stampa della Società, ndr) e mi dispiace sinceramente vederlo così in basso. Spero che riesca a risalire la china quanto prima». Cosa l'ha colpita maggiormente di Barletta come piazza calcistica? « Senza dubbio il pubblico, eccezionale. Giocare in Promozione o in Eccellenza con un numero di spettatori da Lega Pro è una cosa che colpisce un atleta. Il calore, l'organizzazione, il modo di affrontare le trasferte e raffrontarsi con squadra e società dei tifosi biancorossi mi ha stupito: era impensabile trovare tanta gente così appassionata al seguito in un campionato dilettantistico». Lei oggi si occupa di altro, ma giochiamo con i sogni: se per caso in futuro arrivasse una chiamata da Barletta per lavorare nel club biancorosso come preparatore dei portieri, Francesco Monaco indosserebbe volentieri nuovamente guanti e scarpini da gioco? « Verrei a Barletta a piedi. Sicuramente direi di sì con enorme entusiasmo: conosco anche il presidente Roberto Tatò, e ne apprezzo la serietà e l'abilità nel modo di fare calcio. Il club biancorosso è composto da persone preparate, di cui ci si può fidare. Se in futuro mi venisse offerta l'opportunità, tornerei volentieri, senza dubbio. Intanto saluto con affetto tutti i tifosi del Barletta e mi auguro con loro che la salvezza arrivi quanto prima quest'anno». A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/angolo-amarcord-il-guardiano-della-porta-biancorossa-francesco-monaco/ Bari: inchiesta Dec, chiesti gli arresti domiciliari per i fratelli Degennaro
22 FEBBRAIO- Arresti domiciliari per i tre fratelli Degennaro, Daniele, Gerardo e Vito, ex amministratori della Dec. Questa la richiesta dei pm baresi Renato Nitti e Francesca Pirrelli: secondo gli inquirenti, nell’ambito delle indagini sui presunti appalti truccati vinti dalla Dec, è emersa la presenza di un vero e proprio "sistema Degennaro", finalizzato a truccare appalti pubblici con la collaborazione di tecnici compiacenti e l’adozione di atti pubblici “addomesticati”. L’accusa nei confronti dei Degennaro è di associazione per delinquere. già nel marzo 2012 Daniele e Gerardo Degennaro, con altre cinque persone tra collaboratori della Dec e tecnici comunali, finirono ai domiciliari con l’accusa di falso e frode in pubbliche forniture. Allora fu però negato dal gip Michele Parisi il reato associativo. La procura ha inoltre chiesto il sequestro di beni per 100 milioni di euro a carico dei fratelli Degennaro e altri sette indagati, somma dei profitti derivati dalle presunte corruzioni e dalle truffe contestate.
Di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6837&titolo=GIUDIZIARIA:%20INCHIESTA%20DEC,%20CHIESTI%20GLI%20ARRESTI%20DOMICILIARI%20PER%20I%20FRATELLI%20DEGENNARO Abidal può tornare a giocare: il Barcellona sorride22 FEBBRAIO- Dopo la sconfitta contro il Milan nell’andata degli Ottavi di Finale di Champions League, in casa-Barcellona i blaugrana accolgono una bella notizia: Eric Abidal, ha infatti ricevuto l’ok dai medici ed è a disposizione dello staff tecnico rossoblù per l’ultima parte della stagione. Il terzino sinistro francese era tornato ad allenarsi con i compagni dopo i noti problemi legati all’operazione al fegato a cui è stato sottoposto nei mesi scorsi: sottoposto nell’aprile 2012 al trapianto di fegato conseguente alle complicazioni generate dal tumore che gli era stato diagnosticato a marzo 2011.
“Il fatto che Eric Abidal può tornare in campo per giocare le partite è la notizia più bella dell’anno, va oltre il calcio, i risultati e le competizioni”. Così il vice-capitano blaugrana Xavi, in conferenza stampa, ha commentato ritorno del compagno di squadra all’attività agonistica. A ottobre Abidal era tornato a svolgere lavoro differenziato, mentre il 19 dicembre era rientrato in gruppo: il difensore transalpino, 33 anni, non vede il campo dal 26 febbraio 2012, quando al “Vicente Calderon” affrontò con i catalani l’Atletico Madrid. Una lieta novella per l’ambiente del Barcellona, che ora spera di riabbracciare presto anche il suo allenatore Tito Vilanova. L’ombra grigia del tremendo male si era rifatta viva su Vilanova lo scorso 19 dicembre. A poco più di un anno dall’operazione subita per un cancro alla ghiandola parotide, risalente al 22 novembre 2011, l’allenatore dei blaugrana, durante una visita di routine, si era accorto di aver subito una ricaduta e aveva così dovuto lasciare il suo ruolo per combattere una lotta ben più preziosa: il tecnico era stato poi operato d’urgenza presso l’ospedale Vall d’Hebron il 20 dicembre. Una notizia davvero brutta, che – casualità del destino – era arrivata a 24 ore dal permesso concesso al terzino francese Eric Abidal per tornare a giocare dopo il trapianto al fegato. Ora presto i due potrebbero rivedersi in campo. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/51808/prima-pagina/abidal-puo-tornare-a-giocare-il-barcellona-sorride.html Barletta, il Bar "Toscanino" riapre i battenti contro il racket22 FEBBRAIO- Tutto ha avuto inizio con un atto coraggioso, quello della denuncia, ed è stato finalizzato nella riapertura di un'attività commerciale. E' la storia dai contorni grigi ma con happy ending vissuta da Carmine Loffredo (nella foto), commerciante barlettano vittima di estorsione, che dopo aver vissuto l'incubo dei suoi aguzzini e soprattutto dopo aver visto andare letteralmente in fumo in un attentato esplosivo 10 anni fa, nell'ottobre del 2003 la propria attività, il "Bar Toscanino", frutto di impegno e sacrifici di una vita di duro lavoro, ieri ha finalmente potuto riaprire la sua serranda. Ieri, in via dei Pini 44/A, alla presenza dei rappresentanti dell'Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta, delle autorità civili e militari, tra cui anche il dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Santa Mennea, e di decine di cittadini felicitanti per l'iniziativa, ha avuto il via "una nuova vita, professionale e personale", come Loffredo ai nostri microfoni ha testimoniato. L'Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta ha ascoltato il grido di aiuto di Loffredo, accompagnandolo alla denuncia, sostenendolo nel delicato percorso che infine gli ha permesso di aver accesso al fondo a favore delle vittime di usura e estorsione (Legge 44/99).
Uno schiaffo alla mafia che fa dell'usura e del racket i suoi "punti di forza". Anni di sofferenza, impegno e sacrifici hanno finalmente trovato la "luce in fondo al tunnel". Per Carmine Loffredo tanta soddisfazione per il risultato ottenuto nella vicenda, un risultato che sancisce un lieto fine realmente possibile solo nel caso in cui le vittime decidano di denunciare i propria aguzzini mettendo la parola fine ad un incubo. "Il mio ringraziamento va a chi mi è stato vicino e ai rappresentanti dello Stato e dell'Associazione Provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta -ha sottolineato Loffredo- avevo un bar dal valore di un miliardo, ho sofferto tanto, troppo, ma ora so che rinascere è possibile". Il coraggioso atto di Loffredo è stato sottolineato dalle parole del responsabile regionale della FAI, Renato de Scisciolo, che ha rivolto al commerciante barlettano un sincero augurio per la riapertura, "un risultato che fa capire che lo Stato c'è e aiuta chi ha subito danni per usura: ora finalmente al Bar "Toscanino" si potrà prendere un caffè tutti insieme, "capendo che solo denunciando -conclude De Scisciolo- si può davvero venire fuori da questo tunnel". A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/il-bar-toscanino-riapre-i-battenti/ Calcio, il Barletta torna al lavoro tra campo e lealtàSi torna in campo, Latina non aspetta
Dimenticare quanto prima il ko contro l'Avellino, pena una sonora lezione nella tana della capolista Latina. Con questo spirito il Barletta Calcio si prepara a chiudere il suo tour de force dopo i pesanti manrovesci, seppur con dinamiche differenti, visti a Nocera Inferiore prima e contro i "lupi" irpini sei giorni dopo. Ora più che mai servirà essere forti psicologicamente e reagire, intanto è arrivato il sorpasso del Sorrento e la classifica recita penultima posizione. E' fissata per oggi pomeriggio, presso l'impianto sportivo barlettano, la ripresa degli allenamenti in vista della trasferta in casa della capolista. Al "Francioni" mister Raffaele Novelli ritroverà Piccinni e Pippa, entrambi reduci da un turno di squalifica, ma sarà costretto a fare a meno di Burzigotti e Allegretti, che saranno fermati dal Giudice Sportivo, due assenze non sottovalutabili in vista di un impegno, quello contro i laziali dell'ex Schetter, nel quale serviranno calma e sangue freddo. Un ceco per l'attacco Alla ripresa dei lavori in campo ci sarà un volto nuovo. Per un attacco sin qui deficitario, che ha collezionato appena 15 reti in 20 partite di campionato, il Barletta Calcio, dopo aver fallito nel portare a termine le trattative imbastite durante la sessione di mercato invernale, punta sul mercato degli svincolati: il nuovo volto dovrebbe arrivare in prova dalla seconda serie olandese (Eerste Divisie), in particolare dall'AGOVV Apeldoorn, società dichiarata fallita in data 11 Gennaio 2013 con conseguente svincolo per calciatori e staff. Parliamo di Vojtěch Schulmeister, attaccante di nazionalità ceca, 30 anni da compiere, che in stagione ha disputato 14 partite mettendo a segno 8 reti. Nato a Olomouc il 9 settembre 1983, 182 cm per 78 kg, Schulmeister in carriera ha militato tra Repubblica Ceca e Olanda, tra squadre di prima e seconda serie, mettendo a segno in carriera 31 reti in 143 partite. Professione centravanti, ma numeri non certo di primo piano: il calciatore è già nella città della Disfida e sarà aggregato sin da oggi al gruppo di mister Novelli per un breve periodo di prova, probabilmente fino a venerdì, al fine di essere valutato ed eventualmente tesserato. Certo non un nome che scalda i cuori del "Puttilli", di fronte ad altre piste che si erano aperte (da Noselli a Kutuzov). Pochi giorni e capiremo se sarà lui il nuovo numero "9" del Barletta Calcio. Tempo di dichiarazioni e confronti? Alla fine della surreale partita contro l'Avellino, in tribuna e in curva si era levata una leggera contestazione nei confronti della dirigenza, nelle persone del presidente Roberto Tatò e del ds Gabriele Martino: il tifo biancorosso sembra ormai spaccato, diviso tra il sostegno a mister Novelli, anche lui scontentato dal mercato di gennaio, e il disaccordo nei confronti della società. Una cortina di silenzio, quella sollevata in via Veneto, che avrebbe atteso una rottura, un segnale di forza magari sin da sabato, nel convulso post-partita. Parole che potrebbero arrivare nelle prossime ore e potrebbero avere come protagonista il direttore sportivo calabrese, "reo" di non aver completato a dovere la campagna di rafforzamento, "ciccando" i ruoli chiave. Le dichiarazioni, se arriveranno, faranno anche da calmiere nei confronti del tifo organizzato biancorosso, che tra oggi e domani potrebbe chiedere un confronto con la dirigenza, in un momento nel quale è fondamentale che l'ambiente sia unito per il bene della squadra? Solo le prossime ore ce lo diranno. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calcio-il-barletta-torna-al-lavoro-tra-campo-e-lealta/ Bari, paura in via Pavoncelli: donna rapita e aggredita in auto11 FEBBRAIO- Prosegue l’escalation di violenza a Bari. L’ultimo episodio risale alla serata di sabato in via Pavoncelli, quartiere San Pasquale: erano da poco trascorse le 19 quando una donna di 40 anni è stata aggredita all’interno della propria auto da un bandito, che l’ha derubata della borsa contenente 120 euro, documenti, carte di credito ed effetti personali. Stando al racconto della vittima, l’uomo ha fatto irruzione nell’abitacolo appena la donna aveva accostato la vettura, immobilizzandola con l’aiuto di un coltello. L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti che hanno prestato i primi soccorsi alla malcapitata. Un avvenimento che ha suscitato la rabbia del sindaco Emiliano: “Trovo incredibile che il Governo non comunichi ogni giorno a sindaco luogo, tipologia e danni derivanti dai reati, e trovo incredibile che più di 500 uomini della Polizia Municipale non possano essere comandati dal sindaco per la repressione dei reati”.
di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6733&titolo=CRONACA:%20PAURA%20IN%20VIA%20PAVONCELLI,%20DONNA%20AGGREDITA%20E%20RAPINATA%20IN%20AUTO Tiro con l'arco, la barlettana Lionetti quinta ai Mondiali Indoor di Las Vegas11 FEBBRAIO- Continua a portare alto il vessillo tricolore Pia Lionetti, l'arciera barlettana che nell'estate 2012 ha incantato l'Italia raggiungendo i Quarti di Finale, dove era stata superata dalla messicana Roman, in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012. La rappresentante della nostra città si è infatti fregiata della quinta posizione finale alla "World Cup" indoor di Las Vegas, Nevada, Usa. La gara si è disputata nel weekend e si è chiusa la scorsa notte, ora italiana.
La griglia finale ha messo subito davanti alla Lionetti la coreana Jong Min Kim. L'azzurra dell'Aeronautica Militare si è dovuta arrendere 6-2 contro l'atleta che poi si è messa al collo l'argento finale, sconfitta solamente in finale dalla connazionale Eun Jeon Sung. Un quinto posto comunque apprezzabile, ottenuto nonostante condizioni fisiche non ottimali (l'influenza l'ha messa ko alla vigilia della kermesse iridata) e di fronte ad avversarie di altissimo livello. Stessa sorte della Lionetti è toccata al suo collega e compagno nella vita, Sergio Pagni. L'arciere toscano in forza al Città di Pescia ha infatti raggiunto i quarti di finale dopo la vittoria 6-4 contro l'australiano Pat Coghlan, subendo poi l'eliminazione dal torneo per effetto del 6-2 di Reo Wilde. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/tiro-con-l-arco-la-lionetti-quinta-ai-mondiali-indoor-di-las-vegas/ Calcio, oggi test in famiglia per il Barletta, in attesa del mercato...
BARLETTA, 17 GENNAIO- Il Pisa nel mirino, le idee per sostituire gli squalificati Molina e Meucci sul taccuino e il calciomercato in mente. Su queste tre direttive è proceduta ieri la giornata di lavori del Barletta Calcio, atteso dalla sfida in programma domenica 20 gennaio alle 14.30 sul terreno di gioco del "Cosimo Puttilli" per il turno numero 18 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Nella giornata di ieri il gruppo biancorosso si è allenato al mattino: una lunga seduta con attenzione al lavoro tecnico-tattico e alla fase atletica ha caratterizzato la giornata. Mister Novelli ha avuto a disposizione tutto il gruppo, compresi i calciatori in odore di partenza, eccezion fatta per l'infortunato Menegaz. Lavoro a parte per Di Bella e Dall'Oglio: il primo potrebbe anche farcela per la sfida ai toscani. Gli allenamenti proseguiranno oggi pomeriggio con un test in famiglia nel quale l'allenatore salernitano testerà le tattiche da opporre al Pisa.
Senza Molina, chi va a sinistra? Domenica prossima, oltre agli infortunati e al "sestetto" composto da Vacca, Castellani, Petterini, Angeletti e Ferreira, già lasciati a casa in occasione della trasferta di Perugia e probabilmente fuori dai giochi contro il Pisa, mister Novelli sarà privo anche di Molina e Meucci. Rispetto alla sfida del "Curi", torneranno Mazzarani e Dezi. Saranno titolari? Solo le prove del campo nei prossimi giorni lo diranno. Di certo c'è che il numero degli assenti si aggirerà nuovamente intorno alla decina, tanti, troppi. In attesa di innesti dal mercato, si prosegue in tempi di "vacche magre". Le novità rispetto alla sfida agli umbri potrebbero chiamarsi allora Pippa e Cicerelli. I due potrebbero rinnovare la corsia di sinistra nel 4-2-3-1 al quale l'allenatore di Salerno è passato negli ultimi due incontri: il terzino salernitano potrebbe rilevare la maglia di Romeo a sinistra, considerate le sue già discrete condizioni, mentre l'esterno della "Berretti" potrebbe dare filo da torcere a Jacopo Dezi per una maglia a sinistra. In mezzo al campo conferma a pieni voti per il trio Piccinni-Allegretti-Meduri, con il solo Albanese come alternativa. Per quanto riguarda Barbuti, anche stando alle parole di Novelli in conferenza, appare difficile che possa trovar posto nel terzetto alle spalle della punta, che sarà ancora La Mantia. Il mercato: chi sale... Proprio in avanti, reparto dove sembra urgere un leader, è' in crescita l'interesse per Domenico Germinale, in uscita da Benevento, mentre continuano i sondaggi per Francesco Zizzari, svincolato dopo aver rescisso in ottobre con la Reggina. In difesa ritorno di fiamma per De Franco (Nocerina) in alternativa a Migliaccio, mentre per i pali biancorossi l'opzione numero uno resta il portiere spagnolo Nicolas Bremec: classe 1977, ex-Taranto e Foggia (2008-09 alle dipendenze di Novelli, che lo stima) attualmente in forza al Grosseto dove ha collezionato 10 presenze. Nella Maremma ha un contratto di 150mila euro annui, e sul piatto per venire a Barletta ci sarebbero proprio pretese economiche da limare. In mediana cresce l'interesse per Francesco La Rosa, classe 1982, barlettano di nascita ma nato e cresciuto calcisticamente ad Andria, di ruolo mediano arretrato, in stagione ha collezionato 14 presenze e 2 reti nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Anche a La Rosa è stata chiesta la riduzione dello stipendio, il che potrebbe allontanarlo da Andria e avvicinarlo a Eraclio. A centrocampo si guarda anche a Mirko Velardi, classe 1988, oggi a Como ma con trascorsi a Foggia alle dipendenze di Novelli: in riva al lago lariano per lui sin qui 10 presenze, è in uscita. ...E chi scende Da Andria si allontana, almeno sulla carta, Vincenzo Migliaccio, obiettivo numero uno per la difesa biancorossa. Il difensore campano 32enne non tornerà a Barletta a meno di offerte da 50-100mila euro, come annunciato dal presidente andriese Depasquale, che ha bloccato anche le porte per il trasferimento del biancoazzurro Davide Giorgino, mezzala classe 1985. Sui due avrebbe posto il veto l'allenatore andriese Cosco. In uscita, in aggiunta ai vari Petterini, Angeletti, Vacca, Castellani, Ferreira e Pane (piace al Benevento), vi sono due nomi di veterani che potrebbero salutare Barletta nei prossimi giorni. Parliamo di Daniele Simoncelli e Francesco Mazzarani: la carriera dei due potrebbe proseguire insieme precisamente a L'Aquila. La conferma della trattativa in corso è arrivata direttamente dalla città abruzzese, con le dichiarazioni rilasciate ai nostri microfoni dal ds de L'Aquila Ercole Di Nicola: "Simoncelli ci è stato offerto dal Barletta, stiamo valutando come potrebbe inserirsi nel nostro disegno tattico, dobbiamo capire alcune cose e conoscere meglio il giocatore. Per Mazzarani, ci è stato proposto dal suo procuratore (lo segue il gruppo Pagliari, ndr), ma anche per lui stiamo valutando. Comunque ogni decisione sarà presa non prima di lunedì". La disponibilità a farli partire in via Veneto c'è, ora bisognerà registrare il volere dei calciatori e del club aquilano, oggi sesto nel girone B di Seconda Divisione con 28 punti. Resta la sensazione che la strategia del club di via Veneto- già enunciata da Martino in precedenza- sia quella di procedere con calma nelle agitate acque del calciomercato invernale. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calcio-oggi-test-in-famiglia-per-il-barletta/ Pep Guardiola sarà l’allenatore del Bayern MonacoMONACO DI BAVIERA, 16 GENNAIO- “Perfekt! PEP GUARDIOLA (41) ab Juli bis 2016 neuer Trainer des FC Bayern! / Heynckes beendet zum Saisonende seine Karriere.” Un tweet tedesco per un allenatore catalano. L’annuncio del “sì” di Pep Guardiola alBayern Monaco è arrivato con un “cinguettio” sul profilo ufficiale Twitter del club bavarese, che ha poi replicato l’annuncio anche sul proprio sito web. Niente Inghilterra, dove lo cercavano con insistenza Chelsea e Manchester City, porte chiuse a Milan e Inter, ipotesi affascinanti per la prossima stagione. Guardiola ha scelto la Bundesliga. Lo spagnolo ex Barcellona prenderà la guida della squadra bavarese a partire da luglio 2013 e sostituirà Jupp Heynckes che, in accordo con la società, terminerà la propria carriera.
Per Guardiola, fermo per un anno sabbatico dopo 14 titoli vinti col Barcellona, un contratto con i bavaresi fino al 2016. La trattativa si era infiammata da circa una settimana, ma l’accelerazione decisiva è arrivata nelle ultime 24 ore, con il viaggio di emissari tedeschi a New York, dove Guardiola sta trascorrendo un lungo periodo di vacanza dopo aver detto addio al Barcellona nello scorso giugno. Non si conoscono ancora tutti i dettagli dell’operazione ma sembra sia stato decisivo l’intervento dello sponsor tecnico del Bayern, differente da quello dell’allenatore nato nel 1971 a Santpedor. E pensare che Markus Horwick, portavoce del Bayern Monaco, appena ieri aveva definito come “sciocchezze” le voci che volevano l’affare fatto. Ribery, Robben, Gomez, Kroos: tanti assi per un asso in panchina. A Monaco di Baviera, dalla prossima stagione, si parlerà anche spagnolo. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/45796/prima-pagina/ufficiale-pep-guardiola-sara-lallenatore-del-bayern-monaco.html Calciomercato, il Barletta pensa a rinforzi da AndriaBARLETTA, 15 GENNAIO- Al "Renato Curi" di Perugia, nella partita forse più complicata che il calendario potesse offrire, il Barletta ha dato una prova di forza, superando nonostante 11 assenze il Perugia e portando a casa tre punti che mancavano da due mesi, dal 2-1 di Sorrento. Ha deciso il primo centro stagionale di Fabio Fabio Meduri a 10' dalla fine, ma a vincere è stato il carattere. La seconda vittoria stagionale in trasferta, la prima della gestione Novelli, ha rappresentato un premio per la caparbietà della tifoseria e della società. L'ultimo posto, dopo tante giornate vissute guardando tutti dal basso verso l'alto, è ora della Carrarese. Domenica prossima si torna in campo al "Cosimo Puttilli", dove arriverà il Pisa, quarto in classifica con 27 punti: in vista della sfida ai toscani i biancorossi riprenderanno a lavorare sul campo oggi pomeriggio. Mister Novelli ritroverà Mazzarani e Dezi dopo lo stop per squalifica. Saranno invece fermati dal Gudice Sportivo Molina e Meucci che, diffidati, hanno rimediato l'ammonizione nella trasferta di Perugia. Da verificare le condizioni degli infortunati Menegaz e Dall'Oglio, e di Di Bella, che ha dato forfait in extremis al "Curi".
Tanto lavoro sul campo, ma anche fuori per il sodalizio di via Veneto: il successo di Perugia non ha scalfito il bisogno di rinforzi, e la coppia Martino-Tatò guarda anche alla vicina Andria per nuovi innesti in rosa. A 8 chilometri da Barletta è tempo di "spending review", e dopo gli addi di Comini e Arini, vi sono altri elementi sul piede di partenza. «La situazione debitoria della società mi ha costretto ad effettuare alcuni tagli- aveva annunciato il presidente biancoazzurro Depasquale qualche giorno fa ad Andriaviva.it- In particolare ho voluto essere chiaro con i giocatori che guadagnano di più, i quali si sono resi molto disponibili ad un adeguamento del proprio ingaggio». Migliaccio, ritorno di fiamma? E intanto uno tra Larosa e Giorgino... Tra i calciatori che guadagnano di più su sponda andriese, ve ne sono alcuni che potrebbero percorrere i "fatidici" otto chilometri che separano Barletta e Andria. L'obiettivo numero uno per la difesa biancorossa, imbattuta a Perugia ma colpita già 26 volte in 17 partite, è Vincenzo Migliaccio (nella foto durante il derby del 4 novembre al "Puttilli"). Il roccioso difensore classe 1980, fratello del più famoso Giulio in forza al Palermo, che ha salutato Barletta dopo una sola stagione, veste da agosto la maglia azzurra dei "cugini" andriesi: nella sua carriera vanta oltre 300 presenze tra i professionisti, a Barletta ha collezionato 31 presenze nella scorsa stagione, affiancando Mengoni in difesa. Un'annata condizionata sul piano delle prestazioni anche dal recupero dall'intervento al crociato al quale si era sottoposto nell'inverno precedente ai tempi di Taranto, ma il suo pieno recupero è arrivato ad Andria, con 15 presenze e una media-voto su livelli pienamente sufficienti. Una leggera riduzione del proprio ingaggio, su sponda biancoazzurra, è arrivata anche per due centrocampisti,Francesco La Rosa e Davide Giorgino. Il primo, classe 1982, barlettano di nascita ma nato e cresciuto calcisticamente ad Andria, è un mediano arretrato e in stagione ha collezionato 14 presenze e 2 reti nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Il secondo, nato a Brindisi nel 1985, con trascorsi a Lecce e Taranto (106 partite e 2 reti in rossoblù) è un centrocampista che abbina corsa e qualità: meno forte fisicamente di La Rosa, ma più tecnico del compagno di centrocampo, si inserirebbe come mezzala nel 4-3-3 di Novelli. Entrambi sono entrati nel mirino biancorosso da qualche giorno, anche se a centrocampo il Barletta guarda a un solo rinforzo. Sliding doors: si punta tutto su Bremec Al "Curi" Luca Liverani è stato uno dei migliori in campo su sponda biancorossa, ma la necessità di certezze e la possibile partenza di Pasquale Pane in direzione-Benevento impongono un intervento nel settore "portieri". Il Barletta sembra aver individuato definitivamente l'obiettivo numero 1. Parliamo del portiere spagnolo Nicolas Bremec: classe 1977, ex-Taranto e Foggia (2008-09 alle dipendenze di Novelli) è attualmente in forza al Grosseto, e potrebbe salutare la truppa maremmana dopo aver collezionato 10 presenze in B. La conferma dell'interesse biancorosso per il 35enne originario di Barcellona sono arrivate microfoni di Barlettalife.it dal ds maremmano Pietro Tomei: «Il Barletta è interessato al calciatore. Con Martino abbiamo parlato prima 15 giorni fa, poi qualche giorno fa: il Barletta abbiamo fatto una panoramica sui nostri calciatori in uscita, e Bremec interessa anche perchè è conosciuto dai tecnici del Barletta. Nella trattativa sarà determinante il gradimento del calciatore, le società conteranno fino a un certo punto. Il giocatore ha espresso il desiderio di venir via da Grosseto, e secondo me ha anche l'umiltà per tornare in Lega Pro. Il suo futuro, secondo me, lo decideranno lui e il Barletta, anche se a dire la verità c'è anche qualche altra società di B che mi ha chiesto informazioni». Probabilmente per il portiere iberico i dubbi di carattere tecnico da parte dello stesso si sommano alle elevate pretese economiche, in quanto Bremec a Grosseto percepisce circa 150mila euro annui e vorrebbe monetizzare il contratto barlettano; Le altre trattative Non è stato ufficializzato il numero dei rinforzi a cui si ambisce, mutabile tra i 4 e i 7 in base anche alle uscite che saranno realizzate. Pippa è arrivato, i vari Vacca, Simoncelli, Petterini, Angeletti, Castellani e Ferreira sono in partenza. Bisogna capire chi abbia le caratteristiche adatte tra i nomi che da tempo si fanno per la causa biancorossa: in picchiata le quotazioni dei senza contratto Colombo, Ficagna e Rullo per la difesa, stazionari invece De Franco (Nocerina), richiesto ai molossi, e Lanzolla (Pisa) che potrebbe entrare nell'affare Petterini; De Risio, centrocampista centrale classe 1991 del Benevento in mezzo; in avanti nonostante il gol messo a segno a Viareggio, Domenico Germinale resta in uscita da Benevento. Il Barletta si è rifatto sotto per il centravanti sannita: meno percorribile la pista che porta a Fischnaller (Reggina), con il giocatore che sembra destinato a restare in serie B. Continuano i sondaggi per Fofana (Virtus Lanciano) e Tozzi Borsoi (Perugia) per l'attacco, mentre appare in risalitaFrancesco Zizzari: ad ottobre ha rescisso il proprio contratto con la Reggina e ora è in attesa di una chiamata. Riecheggiando lo slogan estivo, la passione per i colori biancorossi è aumentato dopo il successo a Perugia, ora la società punta al rispetto dei piani di rafforzamento. Imprevisti di mercato permettendo. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calciomercato-il-barletta-pensa-a-rinforzi-da-andria/ Saldi, vale ancora la pena parlarne? Intervista a Raffaele Mario Landriscina, direttore di Confesercenti BatBARLETTA, 15 GENNAIO- Tra i tanti motivi per attendere con ansia l'avvio del nuovo anno, storicamente ve n'è uno meno "romantico" ma più utilitaristico degli altri: l'avvio dei saldi, quest'anno caratterizzato da una novità sul panorama nazionale. Quest'inverno i saldi invernali hanno avuto inizio il 5 gennaio 2013. Hanno fatto eccezione la Campania, Basilicata e Sicilia. che hanno deciso di anticipare i tempi, facendo partire le promozioni, gli sconti e i saldi nei negozi commerciali già a partire dal 2 gennaio. Anche in Valle d'Aosta è stata anticipata la stagione, in quanto il periodo dei saldi è stato stabilito al 3 gennaio. In Puglia e a Barletta sono trascorsi i primi nove giorni di saldi all'insegna della "caccia all'affare". Gli sconti oscillano fra il 30 e il 50 per cento, con punte del 70 nei negozi a basso costo e negli outlet, in particolare nel settore degli accessori. Una crepa, già denunciata da AdiConsum, si è insinuata però in questo avvio di 2012. Vendite promozionali, saldi interni, riconoscenza per i clienti più affezionati: quanti acquirenti, già nei giorni a ridosso del Natale, avranno usufruito a Barletta e in Italia di questa formula di vendita al confine tra legalità e "astuzia"? Quanti furbetti avranno cercato di anticipare i saldi convenzionali con quelli "ad personam"? Di questo e altro abbiamo parlato con Raffaele Mario Landriscina, direttore di Confesercenti Bat:
I saldi hanno avuto il via da diversi giorni. Che riscontri avete avuto sul piano economico a Barletta? Con la crisi incombente , il via dei saldi è un momento sempre più topico nell'anno commerciale? «Sicuramente il periodo dei saldi è visto come un periodo nel quale recuperare quanto non si è fatto durante l'anno. Il nostro referente a Barletta, Tommaso Ruta, ci ha riferito che anche in città si segue il trend nazionale, ossia un calo di vendite del 10%. Siamo da 10 anni dell'idea che questa normativa sui saldi, a prescindere da quanto le altre organizzazioni sostengono, va comunque cambiata. Non ci sono più garanzie: quest'anno, tra mail, sms e vendite promozionali, quasi tutti li hanno anticipati. A Bari mi è addirittura capitato di vedere una vetrina di un negozio, di cui non voglio fare il nome, con la scritta a caratteri cubitali "Noi li abbiamo già iniziati". Vogliamo sicuramente che tutti abbiano le stesse opportunità, ma vediamo comunque che le stesse opportunità non sono garantite». Quale sarebbe la proposta di Confesercenti per migliorare la normativa? «Vogliamo sederci intorno a un tavolo e cercare di capire come si possa agire: perché non pensare che ognuno possa attuare i saldi quando lo ritiene più opportuno? Il sistema oggi è incontrollabile, e ne risulta che quasi più nessuno controlla e sanziona. Si potrebbe pensare di fidelizzare la propria clientela nel periodo in cui si preferisce, attuando pratiche di promozione commerciale a favore di sé stesso e del cliente. Se poi le grandi catene di distribuzione o di franchising vogliono in maniera ferrea rispettare l'abitudine dei saldi, che lo facciano pure, ma tanto si è capito che è una presa in giro. Ormai è evidente che durante il periodo dei saldi, nonostante la legge vieti l'immissione sul mercato di nuova merce, molti negozi creano linee, stock ad hoc per i saldi». Quindi, volendo lanciare una provocazione, sbaglia chi continua con la pratica delle vendite promozionali fuori stagione o chi non si "ribella" a questa formula dei saldi? «Non ci sono colpe, né del singolo imprenditore tantomeno solo del consumatore: sono responsabilità da condividere, senza andare alla ricerca di pieghe entro le quali fare polemica. Purtroppo, con questi quarti di luna sul piano economico, bisogna anche adeguarsi. La normativa è legata a calzature e abbigliamento: consideriamo che fiscalmente le rimanenze dell'anno precedente sono tassate al proprietario dell'esercizio fiscale, e continua a costare quello che si è pagata, senza tener conto che in un anno la merce subisce un deprezzamento». L'AdiConsum aveva previsto un consumo medio di 220 euro per famiglia durante i saldi. Nella Bat sono state sin qui rispettate le previsioni? «Sono dei dati buoni per la statistica, che non mi appassionano. Purtroppo non abbiamo un osservatorio provinciale per studiare i campioni, quindi sono dati che lasciano il tempo che trovano. Poi c'è sicuramente chi spende 600 euro e chi ne spende 100, ma non sono affezionato a questi dati di media». Il fatto di partire in maniera uniforme in tutta Italia tranne che per Basilicata, Campania, Valle d'Aosta e Sicilia può risultare deleterio per le altre regioni? «La cosa più ridicola di quest'anno è stata quello di leggere un'intervista al presidente di Confesercenti Basilicata, che diceva che le attività della sua regione sarebbero potute essere avvantaggiate dalle persone provenienti dalla Puglia per approfittare dei saldi anticipati. Questo non può esistere, l'Italia è una. A questo punto, vale la pena di lasciare decidere ai singoli. Non si fa questa guerra tra poveri, che può solo portare a una corsa al ribasso. Cambiare qualcosa appare necessario». A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/saldi-vale-ancora-la-pena-parlarne-intervista-a-raffaele-mario-landriscina/ POLITICA: CORSA AL PARLAMENTO, TANTI I SINDACI PUGLIESI IN BILICO
BARI, 14 GENNAIO- Più vinti che vincitori. Questo il rischio che emerge dalla corsa al Parlamento dei sindaci pugliesi in vista delle Politiche 2013. Le acque sono molto agitate, in particolare nel Pdl, dove il primo a muoversi è stato Antonio Azzollini, primo cittadino di Molfetta che ha presentato le dimissioni a fine ottobre. Potrebbe essere escluso, essendo già a quota 3 legislature da parlamentare. Esclusione che potrebbe toccare anche il sindaco di Corato Luigi Perrone, reduce da due legislature. Per entrambi scarse chance di chiamata da Roma. Nella lista dei 10 socialisti candidati a Camera e Senato non è apparso il nome di Domenico Tanzarella, sindaco di Ostuni, mentre è a rischio nel Pd Cosimo Durante, primo cittadino di Leverano. L’unico sicuro di farcela, con il 5to posto nella lista Pd per il Senato, è il sindaco di Adelfia Vito Antonacci. Intanto ieri a Bari c’è stato un incontro per definire la squadra pugliese della Lista Monti, “Scelta Civica per l’Italia. In Puglia il capolista per la Camera, stando a quanto trapelato, dovrebbe essere Salvatore Matarrese, costruttore, presidente di Ance Puglia e fra i primi sostenitori di Italia Futura.
A cura di Luca Guerra FONTE: www.controweb.it Un occhio al Barletta e uno alla Lega Pro: intervista a Nicola BindaBARLETTA, 11 GENNAIO- Nicola Binda, piemontese classe 1965, caposervizio nonché responsabile Serie B, Lega Pro e Dilettanti per "La Gazzetta dello Sport", è una delle voci più autorevoli del calcio scritto italiano. Nel suo curriculum anche il curioso ruolo di presidente onorario dell'ASD Omegna Calcio 1906, società militante nella Promozione piemontese - valdostana. Lo contattiamo un giovedì pomeriggio, mentre è in viaggio, per parlare della Lega Pro, con attenzione maggiore riservata al girone B di Prima Divisione e al Barletta Calcio. Lui, con la consueta educazione e il garbo che lo contraddistingue, risponde con la solita competente parlantina alle nostre domande. Ne vien fuori una bellaintervista, un saggio punto di vista sulla situazione biancorossa e del calcio italiano di terza serie:
Nicola Binda, un girone B di Prima Divisione contraddistinto dall'equilibrio e dal passaggio a 16 squadre. Che valutazione dà al torneo sin qui? "Ha inciso sulla qualità soprattutto il fatto che il torneo non sia più una commistione tra squadre del Nord e del Sud, ma sia tornato alla suddivisione geografica. Al settentrione spesso c'è un calcio più tecnico, meno animoso e con più giovani, mentre al Sud vediamo stadi più caldi e più pubblico sugli spalti. Quindi il girone B già di per sè si preannunciava più intenso. Ci sono meno squadre, il che riduce al minimo le possibilità di errore, e ci sono anche più soste, che un pò spezzettano i ritmi, il che è insolito e può danneggiare o aiutare. Sicuramente, la larga presenza di giovani influisce: da un lato portano corsa e freschezza, dall'altro il campionato perde qualità". Alla fine di gennaio mancheranno 12 partite alla fine della regular season. Proprio in considerazione del ridotto numero di partite, non sarebbe stato preferibile anticipare la sessione di mercato? "Non è possibile, perchè le date sono stabilite dall'Uefa. Magari si sarebbe potuto osservare una sosta più lunga a inizio anno: è un torneo insolito, così come lo sarà il prossimo, in attesa di arrivare alla riforma del campionato, in cui vi sarà chiarezza. Comunque non è detto che si debba operare sul mercato per forza l'ultimo giorno". Appunto, la riforma della Lega Pro. L'anno prossimo vedremo una Prima Divisione divisa in due tronconi, tra chi investe per salire e chi invece vivacchia in attesa del 2014/2015, e una Seconda Divisione con società disposte a spese pazze per mantenere il professionismo? "Credo che sicuramente la Lega Pro sa del problema e metterà degli incentivi economici per chi meglio si posiziona in Prima Divisione. Inoltre i playoff saranno allargati fino al nono posto, quindi ci saranno 7-8 squadre per girone fuori dai playoff: queste possono fregarsene della competitività e costruire squadre risparmiando fino all'ultimo centesimo, oppure dare credito al torneo lottando fino alla fine e cercando di conquistare i contributi che la Lega potrebbe mettere in palio. Ma sono certo che su 33 squadre, tutte e 33 metteranno in campo la consueta professionalità. Francamente, capisco che le società debbano pensare ai conti, ma in cuor mio continuo a credere che questo è uno sport e che tutti vanno in campo per vincere le partite e vincere i campionati, sempre rispettando gli organizzatori dei campionati e la propria tifoseria". Del girone B, quali squadre l'hanno maggiormente stupita sin qui? "Parlare di sorprese non è facile: dico il Latina, perché tra le squadre di blasone date come favorite alla vigilia, dal Perugia all'Avellino alla Nocerina, e pur avendo fatto un'ottima squadra, non credevo potesse competere per il primo posto, laddove si trova. Un'altra squadra che mi ha colpito tanto è il Pisa, che ha anche il merito di schierare tanti giovani. I toscani di Pane giocano un ottimo calcio: è vero che hanno collezionato 2 punti nelle ultime 5 partite, ma sono comunque lì su. In assoluto, la squadra che non credevo potesse fare il campionato che sta facendo è il Viareggio: una squadra giovanissima, che non spreca un centesimo, gioca molto bene e ha un progetto sano". Qual è stata invece la delusione del torneo sin qui? "Mi vien da dire il Benevento, che per l'ennesima volta ha speso tanto e si trova lontano dai playoff. Devo però ammettere che anche il Barletta ha deluso: l'anno scorso il club biancorosso ha fatto troppo, quest'anno ha fatto troppo poco. Non condivido la strategia societaria del presidente Tatò, che conosco, stimo e rispetto: sarebbe potuto essere più morigerato l'anno scorso e meno oculato quest'anno". Il Barletta quest'anno si era affidato come ds a Peppino Pavone, personaggio storico del calcio italiano. Quanto è stato sorpreso dalle dimissioni rassegnate a dicembre dal direttore sportivo biancorosso? "Pavone è sì passato alla storia per Zemanlandia, ma ha fatto tante altre belle cose in carriera. Penso alla scoperta di Sau e Insigne, due talenti fantastici che oggi sono in A grazie agli anni vissuti con lui a Foggia, dove li ha scoperti. Nessuno è però profeta in patria: mi spiace che abbia fatto male nella sua città, e il fatto che si sia dimesso gli dà dignità, perché è un gesto che oggi nel calcio nessuno più fa. Ha pagato il cambio di rotta della società, che ha pensato che Pavone fosse il "mago di Oz" che potesse fare buone cose spendendo niente o quasi. Io rispetto i problemi economici e le scelte di ognuno: sta di fatto però che il Barletta l'anno scorso era una gallina dalle uova d'oro e quest'anno ha ristretto in maniera radicale i cordoni della borsa. I tifosi barlettani si erano forse illusi un anno e mezzo fa di tornare in B, e ora si trovano a lottare per mantenere la categoria". Ora è arrivato Gabriele Martino. Come dovrà affrontare la Lega Pro, lui che ha sempre lavorato in A e B? Dovrà mutare approccio? " Sicuramente. Martino è un manager simpatico, una persona per bene: credo nelle sue capacità e nella sua competenza. Confido anche nella sua voglia di riscatto, perché è rimasto fuori dai giochi per lungo tempo. Gli auguro di poterlo fare con il Barletta perché lo merita. Se la sua voglia di rimettersi in gioco darà anche risultati, il Barletta potrà solo guadagnarne". A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/un-occhio-al-barletta-e-uno-alla-lega-pro-intervista-a-nicola-binda/ Target di spesa, Puglia migliore regione italiana per l'UEBARI, 11 GENNAIO- 1876 miloni di euro spesi pre il Fesr, 433 milioni per il Fse. Queste sono le positive cifre riguardanti la nostra regione nell'anno appena trascorso per quanto riguarda le uscite inerenti i fondi comunitari europei. Un dato che vale per la Puglia il traguardo di migliore regione italiana nell'ambito del target di spesa, prefissato secondo i parametri dei fondi comunitari europei. In particolare, nel Fesr è stato superato di oltre 5 punti il target del 36,1% con una spesa del 41,8% . Meno positivi i risultati per il Fse, la Puglia infatti supera di poco il target prefissato arrivando al 33,9%
In un lasso di tempo relativamente breve, dunque,le regioni della Penisola hanno raggiunto gli obiettivi di spesa dei fondi europei evitando il rischio di un disimpegno delle risorse, che Bruxelles applica solo ad uno dei programmi in atto: quello sugli attrattori culturali, naturali e turistici. «E' un'inversione di tendenza che da ottobre ha portato ottimi risultati - spiega Fabrizio Barca, Ministro per la Coesione territoriale - un metodo di confronto che merita di diventare strutturale». Un intervento determinato da una situazione di difficoltà, come sottolineato dal Ministro: «Tuttavia - ha aggiunto Barca con rammarico - quest'ultimo è stato un intervento di rimedio, situazioni analoghe non devono ripetersi pertanto, nonostante gli ottimi risultati, la prossima riprogrammazione dei fondi UE dovrà essere condotta con la massima puntualità». A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/target-di-spesa-puglia-migliore-regione-italiana-per-l-ue/ Dopo Juventus-Milan: vinti e vincitori solo sul campo
TORINO, 10 DICEMBRE- Come 11 mesi fa, Mirko Vucinic colpisce il Milan nel primo tempo supplementare, realizza il 2-1 e ferma il cammino dei rossoneri in Tim Cup: va avanti la Juventus, che ora troverà la Lazio in semifinale. L’anno scorso fu 2-2 e i bianconeri approdarono in finale, dove furono poi sconfitti dal Napoli, ma l’amarezza nelle file rossonere resta la stessa, se non maggiore: è infatti sfumato un obiettivo quest’anno più importante del solito per via Turati, con l’approdo in finale o la vittoria del trofeo che avrebbero garantito la qualificazione in Europa League, un traguardo non trascurabile per un club oggi settimo nel campionato di serie A. Vinti e vincitori allo “Juventus Stadium” – il day-after- ci sono stati solo nel tabellone finale, ma il match è stato contraddistinto da un complessivo equilibrio, denotando la condizione fisica precaria della Juventus e un Milan ben organizzato in avanti ma oltremodo ballerino in difesa.
JUVENTUS: MATRI & ISLA IRRICONOSCIBILI, DIFESA OK- Nell’ordine numerico del club bianconero, con le maglie numero 32 e 33, si “inseguono”, e li accomuna anche la condizione fisica in evidente calo. Parliamo di Alessandro Matri e Mauricio Isla: i due sono rimasti in campo per 120’ e nemmeno il cambio di modulo (da 3-5-2 a 4-3-3) deciso da Conte nei tempi supplementari li hanno aiutati ad arrivare a una valutazione sufficiente. Il centravanti desiderato proprio dai rossoneri è “durato” un tempo, salvo poi permettere a Mexes e Acerbi di spadroneggiare nella seconda parte di gara; il cileno, partito a sinistra per poi cambiare fascia e infine adattarsi come mezzala nel 4-3-3, non è ancora quello ammirato ad Udine, e sul suo rendimento pesa anche l’errore davanti ad Amelia per il potenziale 3-1 nei tempi supplementari. I due non sono ancora il valore aggiunto che potrebbero rappresentare: Matri in particolare si muove tanto, ma sembra quasi intristito, come il recupero subito con annesso tunnel da Niang nei supplementari testimonia. Conte può consolarsi con la solidità del reparto difensivo: Barzagli non sbaglia una partita, Bonucci è ormai un leader, e i rischi corsi nel finale sono stati perlopiù frutto di gambe che non mulinavano più a dovere da parte del resto della squadra. Infine, i “soldatini”, come in passato con serietà e facezie sono stati definiti: Marrone, Giaccherini, Storari, Caceres. Tutti ancora una volta pronti e al di sopra della sufficienza quando chiamati in causa. MILAN: ALLEGRI RESPIRA, MEXES NO- Forse il meno arrabbiato per il ko dello “Juventus Stadium” tra le file rossonere è proprio Massimiliano Allegri: l’allenatore toscano, perennemente in discussione da un anno a questa parte (vedi anche ultime sortite del presidente rossonero Berlusconi), ha messo in campo una formazione autoritaria, la migliore possibile stanti le assenze devi vari De Jong, Yepes e del partente Robinho, capace di detenere a lungo il possesso palla del match. Inutile spendere altre parole su El Shaarawy, anche ieri chirurgico sotto rete, vale la pena di dilungarsi invece su Montolivo e De Sciglio: i due sono sulla via giusta per diventare leader tecnici della rosa milanista. Uomo-ovunque il primo, abile anche a sinistra, certo non la corsia di sua preferenza, il secondo. Il futuro rossonero è di questo trio: il presente non è invece certo di Philippe Mexes, emblema di una retroguardia sempre battuta fuori casa sin qui. Incerto nelle chiusure palla a terra, come successo sul 2-1 di Vucinic, lento quando si tratta di uscire su Giovinco e Giaccherini, non guida il reparto arretrato. Prosegue l’involuzione di Boateng, mentre segnali confortanti dalla “meglio gioventù” sono arrivati anche da Niang e Bojan. Il giorno dopo Juventus-Milan 2-1, dunque, Conte e Allegri guardano al futuro delle rispettive squadre con maggiore fiducia: da un lato la formazione bianconera, capace di vincere da grande, soffrendo e senza una condizione fisica ottimale, dall’altro la crescita rossonera. Domenica si torna in campo per la serie A, con la Juventus ospite del Parma sin qui imbattuto in casa, e il Milan che va a Genova, sponda blucerchiata, contro l’uomo del momento (dopo la doppietta che ha affossato i bianconeri), Mauricio Icardi. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/44649/prima-pagina/dopo-juventus-milan-vinti-e-vincitori-solo-sul-campo.html Calciomercato, il Barletta attende segnali da BeneventoBARLETTA, 8 GENNAIO- Mentre in casa biancorossa ci si prepara a "raccogliere i cocci" per la ripresa dei lavori sul campo dopo lo 0-1 contro il Catanzaro, sono i movimenti fuori dal terreno di gioco, quelli di mercato, a suscitare il maggiore interesse. Sin qui tanti sono stati i nomi fatti per rimpolpare una rosa carente in termini di esperienza e personalità, e il ds Gabriele Martino procede alla ricerca di "calciatori che si gettino nel fuoco", per dirla con un'espressione cara a mister Novelli, che possano tornare utili sin dalla trattativa di Perugia. La giornata di ieri è stata interlocutoria, tra i controlli per Dall'Oglio e Di Bella e i sondaggi portati avanti dal direttore calabrese presso calciatori che possano fare al caso del Barletta. Mentre si procede a vista alla ricerca di calciatori pronti fisicamente, disposti ad affrontare una situazione sicura economicamente ma quanto meno incerta tecnicamente, si ravviva l'asse Barletta-Benevento .Una linea, quella che congiunge il Sannio al Mar Adriatico, molto "trafficata" nell'ultimo anno, in particolare nella scorsa estate, anche in virtù dei buoni rapporti che intercorrono tra l'ex ds biancorosso Pavone e il dg campano Antonio Lo Schiavo.
Sliding doors in mezzo?- Oggi sono quattro i nomi in ballo tra le due squadre. La posizione al momento più decisa appare quella di Antonio Junior Vacca, 22enne cresciuto nel vivaio del Benevento, dove in quattro stagioni ha collezionato 59 presenze e 6 centri. Quattro campionati di terza serie alle spalle, il centrocampista nato a Secondigliano 22 anni fa aveva già preso possesso delle "chiavi" del centrocampo a 3 biancorosso in pre-campionato, proponendosi come regista basso. Nella regular season non ha però reso secondo le aspettative: tre partite da titolare, alcune tribune per scelta tecnica e per infortunio, un ruolino di marcia ancora lontano da quanto ci si attendeva da un talento cristallino come il suo e un "foglio di via" pronto a gennaio. Dovrebbe tornare nel Sannio per poi essere girato alla Salernitana (Seconda Divisione). Nell'ottica di un rientro di Vacca alla "base" sta maturando l'idea dell'arrivo a Barletta di un'altra alternativa per la mediana: parliamo di Carlo De Risio,centrocampista centrale classe 1991, sin qui impiegato solo in Coppa dai giallorossi e in uscita dal club, come ammesso dal dg sannita Antonio Loschiavo ai nostri microfoni. Due obiettivi importanti- Con 13 reti all'attivo, il reparto avanzato del Barletta Calcio, sin qui il penultimo del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B con la Carrarese (peggio ha fatto solo il Sorrento), non ha certo rappresentato il fiore all'occhiello di un gioco che in estate aveva promesso entusiasmo e manovre spumeggianti e invece sin qui, tra numerose traversie societarie e tecniche, ha "fruttato" solo l'ultimo posto: per rinforzarlo il Barletta guarda sempre a Domenico Germinale, centravanti classe 1987 di proprietà del Benevento, ma sul calciatore ci sono anche il Latina, che avrebbe un accordo di massima con Germinale, e il Frosinone, che ha proposto uno scambio di cartellini con Bottone. Resta difficile convincere Germinale, che pure con Novelli a Foggia ha vissuto la sua migliore annata, ad accettare il trasferimento. Quarto nome coinvolto sull'asse B&B è Pasquale Pane: domenica vice di Liverani, un domani possibile secondo portiere del club sannita. Trattative che al momento appaiono ferme. Il perchè si rinviene nelle parole rilasciate a Barlettalife.it dal dg campano Loschiavo: "Sono nomi che si sono fatti, ma al momento siamo in stand-by in sede di calciomercato, stiamo definendo altre situazioni poi riprenderemo le trattative". Movimenti al di là del Sannio Il calciomercato del Barletta continua il suo "fermento" anche- ovviamente- entro altri orizzonti. Il nome dell'ultim'ora per il reparto avanzato è quello di Luis Maria Alfageme, attaccante argentino in forza alla Ternana (19 presenze e 2 reti nel club umbro), dove spesso in stagione è partito dalla panchina. Assistito da Franco Zavaglia, con il quale il Barletta ha già imbastito l'affare-Allegretti, l'attaccante classe 1984 potrebbe arrivare in prestito, ma c'è da combattere la concorrenza di club di prima fascia di Lega Pro. 191 cm per 84 kg, nel 4-3-3 di Novelli Alfageme potrebbe giostrare come centravanti o "finto" esterno. La sua miglior stagione resta quella di Grosseto nel 2011/2012, con 9 centri in 33 partite. Proprio a Grosseto si guarda per la porta: Nicolas Bremec,35enne in forza ai maremmani, resta l'obiettivo numero 1. In alternativa resta lo svincolato Castelli; In difesa si guarda ai senza contratto Colombo, Ficagna e Rullo per la difesa, oltre che a Lanzolla (Pisa) che potrebbe entrare nell'affare Petterini; si sonda Bombagi (Reggina) in mezzo; in avanti si allontana Ripa (Nocerina), ora più vicino a L'Aquila, restano i sondaggi per lo svincolato Zizzari e Tozzi Borsoi (Perugia) per l'attacco. In uscita, oltre a Petterini, Pane e Vacca, vi sono anche Angeletti (Carrarese?), Simoncelli (Feralpisalò e L'Aquila lo vorrebbero) e Castellani, prossimo al rientro ad Empoli E' entrata nel vivo dunque la settimana del Barletta: ora o mai più, farebbe pensare la classifica. il calendario pone davanti agli occhi biancorossi il Perugia, ostico impegno in programma domenica 13 gennaio al "Curi" contro una formazione in ripresa e attrezzata per i piani alti, ma nel mezzo c'è Milano, o meglio l'Ata Hotel Executive (nella foto), sede delle trattative. A cura di Luca Guerra FONTE: chrome://newtabhttp//www.barlettalife.it/magazine/sport/calciomercato-il-barletta-attende-segnali-da-benevento/ BARI, QUARTIERE LIBERTA’, PRECIPITA ASCENSORE CONDOMINIALE
BARI, 7 GENNAIO- Attimi di paura ieri intorno alle 14 in una palazzina via Brigata Regina, nel quartiere “Libertà” di Bari. L'ascensore condominiale è precipitato nel suo vano mentre era in fase di salita dal piano terra al sesto piano con tre persone a bordo. Gli occupanti, due uomini e una donna di mezza età, hanno subito un “colpo di frusta”, vivendo attimi di panico. La donna è stata anche colpita da un malore, rendendo necessario l’intervento dei soccorsi del 118. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco: l’ascensore, stando agli esiti degli ultimi controlli effettuati, era a norma. Gli addetti ai lavori sono all’opera per ripristinare la funzionalità dell’impianto.
di Luca Guerra Pro Patria-Milan: anche l’assessore leghista Grittini tra i sei indagatiBUSTO ARSIZIO, 7 GENNAIO - Un assessore leghista, responsabile dello Sport e delle Politiche Giovanili, fra i denunciati per gli insulti a Kevin Prince Boateng, risalenti all’amichevole Pro Patria-Milan,giocata allo stadio “Speroni” di Busto Arsizio lo scorso 3 gennaio e sospesa dopo 27’ del primo tempo per la singolare protesta del calciatore ghanese di origini tedesche. Il Boa aveva deciso di abbandonare la contesa dopo essere stato subissato fino a quel momento – alla pari dei compagni di squadra Niang, Emanuelson e Muntari – dai fischi e dagli ululati razzisti di alcuni idioti presenti sugli spalti. Oggi la penosa novella, che arricchisce di un triste tassello la vicenda.
L’ASSESSORE-ULTRAS - Tra i sei indagati per i cori razzisti c’è infatti anche Riccardo Grittini, l’assessore allo Sport e alle politiche giovanili del Comune di Corbetta, vicino a Busto Arsizio. Il 21enne leghista, nominato assessore nello scorso autunno,è stato identificato dalla Digos e dalla Questura di Varese. L’uomo è stato rintracciato confrontando i dati raccolti durante l’identificazione preventiva compiuta dagli agenti, dopo la sospensione della gara, nel settore dal quale provenivano i cori e i filmati delle telecamere dello stadio. In difesa di Grittini, portiere della squadra di calcio locale e studente in Scienze Motorie alla Cattolica, è poi intervenuto il sindaco di Corbetta Antonio Balzarotti che al Corriere della Sera ha dichiarato: “E’ un bravo ragazzo, una persona perbene. L’ho sentito domenica mattina per capire che cosa fosse successo. Era affranto, distrutto. Mi ha chiesto di risentirci dopo, per avere tempo per riflettere. Mi ha parlato di una goliardata, di un episodio simile a quelli che accadono tutte le domeniche negli stadi. Probabilmente il fatto che una squadra prestigiosa come il Milan si sia ritirata dal campo ha esacerbato gli animi. Certo, se si rivelasse non una ragazzata ma un episodio di razzismo vero e proprio non potrei fare altro che dissociarmi totalmente”. Difficile accettare ragazzate da chi per ruolo sarebbe preposto a educarli, i cittadini e ragazzi. A cura di Luca Guerra FONTE: chrome://newtabhttp//www.sportcafe24.com/44218/prima-pagina/pro-patria-milan-anche-lassessore-leghista-grittini-tra-i-sei-indagati.html Barletta Calcio, per la corsa a ds c'è solo MartinoBARLETTA, 29 DICEMBRE-
Una sola pista per la poltrona che fu di Pavone Il dado sembra ormai tratto, è solo questione di indossare gli anelli e suggellare l'atteso matrimonio. A meno di clamorose sorprese, Gabriele Martino sarà il nuovo direttore sportivo del Barletta Calcio, andando così a riempire una delle caselle oggi sguarnite nell'organigramma biancorosso, orfana di proprietario dopo le dimissioni di Peppino Pavone, risalenti al 16 dicembre dopo il rovinoso 0-3 rimediato a Viareggio. Esperienza ventennale tra A e B (13 anni da ds con la Reggina, uno con la Lazio, due con il Catanzaro e uno con il Perugia), la trattativa per l'arrivo del 61enne calabrese all'ombra di Eraclio è ormai giunta al rush finale: superate così le piste, più vociferate che percorse, che conducevano Danilo Pagni, oggi osservatore per il Chievo Verona, Gianluca Torma, oggi diesse dell'Andria, e Giuseppe Dibari. L'incontro con Tatò La prima traccia di Martino a Barletta si era avuta il 22 dicembre, con il ds presente in tribuna al "Puttilli" nel 2-2 contro il Benevento. I colloqui tra Tatò e Martino si sono ripetuti durante la settimana, tanto di persona quanto per via telefonica, sempre senza intermediari. Durante i colloqui sono state discusse in toto le situazioni riguardanti il sodalizio biancorosso, dal mercato alla programmazione della stagione in corso, fino ai dettagli economici. Il prossimo incontro sarà quello decisivo tra le parti: al momento il panorama appare chiaro. Il Barletta e Gabriele Martino sono molto vicini, ma serve ancora il definitivo "sì" del direttore sportivo. Tra i dubbi da sciogliere, facenti capo alla situazione attuale di classifica del Barletta, oggi ultimo nel girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, con soli 8 punti dopo 15 partite. Persone vicine a Martino assicurano però che il ds ha trovato in Tatò una persona entusiasta e disponibile, con qualità "importanti". Il feeling immediato con il presidente biancorosso potrebbe risultare il fattore decisivo nello svolgimento della trattativa. La "discesa" in Lega Pro: no problem Dopo la ventennale esperienza tra Reggina, Lazio, Perugia, Catanzaro e ancora Reggina, Martino non vivrebbe il passaggio in Lega Pro come una "retrocessione" professionale: il ds calabrese avrebbe voglia di rimettersi in gioco dopo tre anni ai box, e avere tentennamenti nel momento di crisi generalizzata potrebbe significare restare fuori dal "giro" che conta ancora per diverso tempo. Il blasone della piazza barlettana e la possibilità di programmare a 360 gradi il futuro, risvegliando il "sopito" amore di Roberto Tatò per il Barletta, potrebbero rappresentare gli ingredienti determinanti per la trattativa. Gli sviluppi societari Avanti con Martino, avanti con Tatò. Sarebbe così "congelata" almeno fino a maggio la trattativa con Pasquale Di Cosola per la cessione delle quote societarie. Le due parti hanno attuato negli ultimi tempi la strategia del "dico-non dico", che se da un lato garantisce riservatezza all'affare, dall'altro non da punti di riferimento alla tifoseria, che in questo momento non sa cosa attendersi dall'immediato futuro. I tempi cominciano a stringere, e la voglia di riscatto del presidente, l'avvicinarsi della virtuale "dead-line" della trattativa (fine anno, con la richiesta di versamento della fidejussione da parte dei Di Cosola) e l'incombere prossima finestra di calciomercato ormai incombente dovrebbero di fatto condurre alla permanenza della famiglia Tatò al timone del Barletta; I tempi per la fumata bianca La decisione arriverà a breve termine, questo è certo. Il 2 gennaio è fissato l'avvio ufficiale del calciomercato invernale, in una sessione in cui il Barletta, come hanno assicurato a più riprese Tatò e mister Novelli, avrà bisogno di almeno un rinforzo per reparto. Sul fronte-entrate ci sono nomi nuovi, come quello di Emanuele Belardi, svincolatosi dal Cesena, fino alle piste risapute che conducono a Ficagna, Rullo, Cardinale, Fofana, Ripa, Zizzari e Bonvissuto. Vietato sbagliare, obbligatorio soppesare gli uomini da porre a disposizione della causa biancorossa. La risposta di Martino al Barletta arriverà entro il via alle trattative, questo è certo: le parti si riaggiorneranno in merito nelle prossime ore. Non è certo, ma è altamente probabile, che la risposta sia positiva. di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-calcio-per-la-corsa-a-ds-c-e-solo-martino/ Ibrahimovic, dalle copertine dei giornali alle copertine dei dizionari con “Zlatanare”PARIGI, 28 DICEMBRE- Fino a qualche giorno fa era “solo” uno dei fuoriclasse del calcio mondiale, uno dei campioni maggiormente in grado di suscitare amore e odio nelle masse di tifosi, il calciatore che aveva vinto più scudetti con squadre diverse, ma nessuna Champions League. Ora Zlatan Ibrahimovic è anche un verbo, e significa “dominare, fare qualcosa con forza”. Un verbo che ora in svedese suona come “zlatanare”. Uno scherzo? No, tutto merito dello Sprakradet, l’ente custode della lingua svedese, che ha pubblicato la lista dei 40 nuovi vocaboli entrati nell’uso comune. Tra questi spicca appunto il nuovo verbo “zlatanare”, in svedese“zlatanera”, il cui significato si avvicina a ‘dominare’ o ‘fare qualcosa con forza’. Un neologismo diffusosi ben presto in Francia, poi radicato anche in Svezia: quando Ibrahimovic ha conquistato per la settima volta il riconoscimento destinato al miglior calciatore del paese scandinavo, la più importante agenzia di stampa svedese ha titolato “Ibra ha zlatanato all’annuale cerimonia di premiazione”.
DESCRIZIONE AD HOC- Il lemma definisce al meglio il carattere autoritario e accentratore del 31enne di Malmö, passato per Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e ora in Francia, nel Psg milionario di Carlo Ancelotti, dove sin qui ha segnato finora 16 gol in 18 partite, trascinando la squadra in vetta alla Ligue 1 e agli ottavi di finale di Champions League. Un 2012 ricco di soddisfazioni per Zlatan, autore anche di uno dei gol più belli dell’anno nell’amichevole vinta per 4-2 contro l’Inghilterra novembre con la casacca della Nazionale. Perché a lui non basta vincere, Ibrahimovic vuole “zlatanare”. Dalle prime pagine dei giornali alle prime pagine dei dizionari, la copertina resta sempre la sua. di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/43389/prima-pagina/ibrahimovic-dalle-copertine-dei-giornali-alle-copertine-dei-dizionari-con-zlatanare.html POLITICA: Vendola presenta una Puglia in crescita nella Conferenza di fine anno
BARI, 28 DICEMBRE- "Nel 2012 abbiamo amministrato la Regione Puglia in un'ottica euromediterranea". Così il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, accompagnato da tutti i suoi assessori, ha inaugurato la tradizionale conferenza di fine anno, tenutasi ieri mattina a Villa Romanazzi Carducci. Un 2012 che ha visto la nostra regione in crescita, nell'ottica dell’utilizzo dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale, il cui ammontare è salito negli ultimi tre anni da 300 milioni a 1,8 miliardi di euro. Un anno, inoltre, che ha portato alla crescita dell’occupazione e del PIL, per il quale si è registrato un +0,5% e dal quale la regione esce pronta ad adottare il progetto "Smart Puglia 2014/2020". Miglioramenti registrati anche nel settore Trasporti e Innovazione, mentre le note dolenti restano l'ambiente, la sanità e la lotta al caporalato. Vendola ha chiuso la conferenza con una provocazione: "Se i nostri dati 2012 riguardassero un'altra regione saremmo su tutte le prime pagine, purtroppo siamo solo la Puglia" ha spiegato amareggiato il Premier pugliese.
di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6427&titolo=POLITICA:%20VENDOLA%20PRESENTA%20UNA%20PUGLIA%20IN%20CRESCITA%20NELLA%20CONFERENZA%20DI%20FINE%20ANNO GIUDIZIARIA: Quarta (Legale Tarantini), “E’ stato condannato un collaboratore”
BARI, 27 DICEMBRE- “E’ stato condannato un collaboratore”. Così il legale difensore di Gianpaolo Tarantini, l’avvocato Antonio Quarta, ha commentato la condanna inflitta alla vigilia di Natale al suo assistito dal gup di Bari nell’ambito del processo celebrato con rito abbreviato in merito agli scambi di soldi e favori per dirottare l’esito di alcune gare d’appalto nel settore sanitario. “E' inusuale che non vengano riconosciute le attenuanti generiche a chi ha rilasciato spontaneamente dichiarazioni” ha aggiunto inoltre Quarta. Nell’ambito del processo per l’imprenditore barese era arrivata una condanna pari a tre anni e quattro mesi, mentre l’ex vicepresidente della Regione Puglia era stato condannato a due anni e otto mesi. La differenza si basa sul riconoscimento delle attenuanti generiche: concesse a Frisullo ma non a Tarantini.
di Luca Guerra "Barlettani in Italia", edizione 2012/2013: puntata numero 17BARI, 27 DICEMBRE- Tutti in vacanza, anzi no. Con appuntamento al giovedì, Barlettalife torna a proporre "Barlettani in Italia", la nostra esclusiva rubrica che presta un occhio di riguardo a tutti i calciatori o arbitri barlettani all'opera nel calcio "pro" italiano, dalla serie A alla Seconda Divisione Lega Pro. Il nostro portale seguirà e valuterà settimanalmente, con delle speciali pagelle, le prestazioni offerte dai nostri concittadini all'opera sui campi del calcio professionistico, eleggendo e premiando chi porta alto il vessillo del calcio della Città della Disfida nei confini del Belpaese. Nellapuntata numero 17 del nostro contenitore, sono 11 i nostri concittadini impegnati nel calcio "pro" italiano: il difensore della Juve Stabia Lorenzo Dicuonzo si aggiunge agli assistenti di Can Pro Francesco Di Salvo, Salvatore Stasi e Luigi Lanotte, agli arbitri Antonio Damato e Vincenzo Soricaro, e ai calciatori Gennaro Delvecchio, Francesco Di Tacchio, Francesco Larosa e Antonio Crescente, oltre all'arbitro andriese, ma "barlettano di adozione", Francesco Fiore. Andiamo a vedere come si sono comportati nel weekend appena trascorso nelle rispettive categorie:
SERIE A: Antonio Damato (arbitro) 5-: Prestazione rivedibile in Cagliari-Juventus 1-3, anticipo della 18^ giornata di serie A. Sullo 0-1 nega due rigori alla Juventus (Astori su Quagliarella e Nainggolan su Asamoah), il secondo dei quali abbastanza evidente; sempre sullo 0-1 non espelle Murru che, già ammonito, strattona ripetutamente Vidal, lascia dubbi anche sul rigore concesso ai sardi e sul centro del 2-1 di Matri. L'impressione è che preferisca affidarsi alla chioccia-Orsato piuttosto che prendere decisioni da sè. Rimandato al 2013; SERIE B: Gennaro Delvecchio (centrocampista, Grosseto) 5: In evidente calo nelle fila dei maremmani, sempre più ultimi. Titolare come trequartista nel 4-3-1-2 di partenza visto sabato scorso contro la Reggina, nella sfida vinta di misura dai calabresi, delude e viene sostituito da Lupoli dopo un'ora. Ieri, al "San Nicola" di Bari, nell'1-0 per i galletti maturato negli ultimi secondi, non è stato della contesa all'esordio di Menichini sulla panchina grossetana; Stefano Dicuonzo (Juve Stabia) 6.5: In costante crescita sulla corsia gialloblù di sinistra. Ieri, nel 3-1 interno dei suoi sul Crotone, ha annullato Ciano che si è visto solo sui calci piazzati. Ha sofferto un po' De Giorgio, per poi prendergli le misure. Prestazione da "7", al contrario della sufficienza stiracchiata rimediata domenica scorsa al "Bentegodi", nello 0-1 contro il Verona; LEGA PRO: Francesco Larosa (centrocampista, Andria BAT) s.v.: Out per squalifica nell'ultima sfida biancazzurra dell'anno solare, il 2-0 interno inflitto al Prato. Ci sarà alla ripresa delle ostilità, il 6 gennaio in Andria-Nocerina; Francesco Di Tacchio (centrocampista, Perugia) s.v.: Assente nel secco 3-0 imposto dai suoi sabato alla Paganese nel turno numero 15 di campionato. Sta approfittando della pausa invernale per recuperare da una fastidiosa sciatalgia. Da quantificare i tempi di recupero; Francesco Fiore (arbitro) 6.5: Dopo tre settimane di riposo, sabato 22 dicembre è tornato protagonista dell'ultimo turno del girone di andata: si giocava la diciassettesima giornata per il Girone A, dove ha diretto Cuneo-Feralpisalò 2-0. Partita priva di eccessive complicazioni, con tre ammoniti e pochi episodi dubbi, in cui Fiore raggiunge la sufficienza piena; Vincenzo Soricaro (arbitro) s.v.: Il suo campionato è finito il 9 dicembre in Sicilia, in Trapani-Albinoleffe. Ha riposato sabato scorso, appuntamento al 2013 per lui; Francesco Di Salvo (assistente) s.v.: Giornata di riposo per l'assistente barlettano che nella scorsa settimana si era ben disimpegnato nell'elettrizzante sfida tra Sorrento e Frosinone terminata 2-2 con un rigore assegnato ai ciociari al 96'; Salvatore Stasi (assistente) s.v.: Ancora un turno di stop per Stasi, reduce dalla prestazione di due settimane fa nella quale aveva ben assistito l'arbitro Ripa di Nocera Inferiore nel match del girone B di Prima Divisione tra Latina e Gubbio terminato 2-0 per i pontini; Luigi Lanotte (assistente) 6.5: Il giovane assistente barlettano conferma il buono stato di forma con una prestazione attenta nel match del girone B di seconda divisione tra Arzanese e Chieti terminato 3-0 per i padroni di casa. Sollecitato sopratutto nel primo tempo dagli attacchi dei campani, mantiene la concentrazione sventolando correttamente ben 8 off-sides; Antonio Crescente (difensore, Martina Franca) s.v.: Nell'ultima del 2012, i tarantini cadono per 2-0 nella tana del Borgo a Buggiano: i toscani passano su autorete di D'Addato al 32' della prima frazione e nella ripresa dopo che i pugliesi restano in 10 per l'espulsione di Gambuzza, chiudono i conti con l'attaccante D'Antoni. Per Crescente ultima dell'anno in tribuna; A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barlettani-in-italia-edizione-2012-2013-puntata-numero-17/ CRONACA: ATTENTATO INCENDIARIO PRESSO STUDIO LEGALE IN VIA PUTIGNANI
BARI, 24 DICEMBRE- Un boato ha scosso nella serata di sabato 22 dicembre via Putignani, nel pieno centro di Bari, tra i quartieri Libertà e Murat. Poco prima delle 20, quattro batterie di bengala, avvolte in un involucro di camere d’aria e sistemate nell’androne dell’edificio al civico 208, sono scoppiate violentemente accanto allo studio dell’avvocato barese Mario Russo Frattasi, posto al piano terra del palazzo. Lo scoppio è avvenuto quando nel locale c’erano, oltre al Russo Frattasi, anche suo figlio Carlo, e altri legali che collaborano con lo studio legale. Ignoti al momento i motivi dell’attentato incendiario. Stando alle testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine, l’ordigno sarebbe stato lanciato all’interno del portone da un uomo a bordo di un motorino, pista tutta da verificare: sono aperte le indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari. Accanto alle batterie di razzi i militari hanno trovato anche una tanica contenente del liquido infiammabile, probabilmente benzina utilizzata per provocare l’esplosione.
di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6405&titolo=CRONACA:%20ATTENTATO%20INCENDIARIO%20PRESSO%20STUDIO%20LEGALE%20IN%20VIA%20PUTIGNANI Calciomercato, il Barletta guarda a Zizzari per l'attaccoBARLETTA, 24 DICEMBRE- Avevamo anticipato già 24 ore fa come Gabriele Martino potesse essere la più "calda" tra le possibilità emerse per "coprire" una delle caselle oggi sguarnite nell'organigramma del Barletta Calcio, facente capo al ruolo di direttore sportivo, orfana di proprietario dopo le dimissioni di Peppino Pavone, risalenti a una settimana fa dopo il rovinoso 0-3 rimediato a Viareggio. La presenza di Giuseppe Geria, ex direttore sportivo del "Barletta dei miracoli" edizione 2009/2010, tanto sugli spalti della Tribuna Centrale del "Cosimo Puttilli" quanto nel post-partita nell'area degli spogliatoi dell'impianto sportivo barlettano sabato in occasione del 2-2 contro il Benevento, aveva rappresentato il "trait d'union" tra l'ex ds della Reggina tra il 1992 e il 2004 e il club di via Veneto.
L'arrivo di Martino (61 anni, nel suo curriculum anche Lazio, Catanzaro e Perugia) confermerebbe la volontà del patron Roberto Tatò, già espressa in settimana, di restare alla guida del club a meno di clamorosi colpi di scena e di avviare un piano di rafforzamento della rosa, già stabilito nei giorni scorsi dopo serrati dialoghi con mister Novelli. Radiomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Rivaldo, Germinale e Bonvissuto. Il volto nuovo delle ultime ore è però quello di Francesco Zizzari: il presidente biancorosso Roberto Tatò avrebbe infatti messo nel mirino l'ex attaccante della Reggina, fresco di rescissione nell'ottobre 2012 con il club calabrese, per rinforzare un reparto che sin qui ha fruttato 13 reti in 15 partite. Nato a Foggia il 31 maggio del 1982, alto 1,83 m per 74 kg, Zizzari è un attaccante che ha nel suo curriculum anche esperienze con Baracca Lugo, Brindisi, Pordenone, Pavia, Pistoiese, Spezia, Lucchese, Grosseto, Ravenna e Pescara: 56 reti complessive in carriera e la migliore annata registrata nel 2008/09 a Ravenna (15 centri). Prima o seconda punta di movimento, è dotato di un buon colpo di testa. Acquistato dal club amaranto tre anni fa dal "delfino", dove aveva realizzato 3 reti in 21 partite, già nella sua prima stagione sul terreno del "Granillo" Zizzari aveva fortemente deluso, segnando solamente 1 gol in 20 partite. Lo scorso anno, quindi, l'esperienza a Siracusa. Ma anche in Sicilia Zizzari ha deluso: 2 reti in 25 partite e tante incomprensioni con il tecnico Sottil. In estate il ritorno a Reggio Calabria, senza però rientrare nei piani di mister Dionigi, e quindi l'addio allo Stretto due mesi fa. La trattativa per l'arrivo all'ombra di Eraclio è in fase embrionale e lo scoglio principale potrebbe essere l'ingaggio del calciatore, che a Reggio percepiva circa 160mila euro annui, ma la necessità di rimettersi in gioco dell'attaccante e i piani di rafforzamento del Barletta potrebbero condurre al "matrimonio" prima dell'Epifania. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calciomercato-il-barletta-guarda-a-zizzari-per-l-attacco/ Calcio, per il ruolo di ds biancorosso si attiva la Barletta-Reggio CalabriaBARLETTA, 23 DICEMBRE- Ai più attenti non sarà sfuggita ieri pomeriggio la presenza di Giuseppe Geria (nella foto con Lello Sciannimanico e Francesco Sfrecola nel 2010), ex direttore sportivo del "Barletta dei miracoli" edizione 2009/2010, tanto sugli spalti della Tribuna Centrale del "Cosimo Puttilli" quanto nel post-partita nell'area degli spogliatoi dell'impianto sportivo barlettano. Oltre ai semplici convenevoli, dati dalla voglia di salutare vecchi amici alla vigilia delle festività natalizie, la figura del dirigente calabrese, oggi responsabile del Settore Giovanile del Bari, rappresenta un nesso tra il sodalizio di via Vittorio Veneto e una delle possibilità emerse per "coprire" una delle caselle oggi sguarnite nell'organigramma biancorosso, facente capo al ruolo di direttore sportivo, orfana di proprietario dopo le dimissioni di Peppino Pavone, risalenti a una settimana fa dopo il rovinoso 0-3 rimediato a Viareggio.
Geria, sempre vicino alla famiglia Tatò durante l'esperienza barlettana e dopo, come "consigliere" del presidente biancorosso in sede di mercato nello scorso inverno, potrebbe rappresentare il collante ideale tra il Barletta Calcio e quello che oggi è il nome numero uno per la poltrona di ds, e che in passato ha lavorato con Geria a Reggio Calabria: parliamo di Gabriele Martino, ex direttore sportivo della Reggina dal 1992 al 2004, passato poi per Lazio, Catanzaro e Perugia. Stando a rumors raccolti da Barlettalife.it, i dialoghi tra il club biancorosso e Martino sarebbero già avviati e concreti, al contrario di altre voci che facevano capo a nomi come quelli di Danilo Pagni, oggi osservatore per il Chievo Verona, e di Gianluca Torma, oggi diesse dell'Andria. Gabriele Martino è nato a Reggio Calabria il 18 agosto del 1951. La sua carriera inizia da calciatore delle giovanili della A.S. Reggina per continuare poi in altre squadre dilettantistiche. Una parentesi da allenatore, fino a quando fa ritorno nella Reggina Calcio come Responsabile del Settore Giovanile. Nel '92 arriva la nomina di Direttore Sportivo: seguono 13 anni da Direttore Sportivo di cui 12 con la Reggina e uno con la Lazio. Ha iniziato con la Reggina contribuendo a portarla dalla serie C1 alla serie A. 3 anni in C1, 5 in B e 5 in A. Nel 2004 ha lavorato con la Lazio dopo 12 anni di militanza nella squadra dello Stretto. Al termine dell'annata laziale caratterizzata da una crisi finanziaria rassegna le dimissioni lasciando il posto a Carlo Osti. Nell'estate del 2005 il dirigente calabrese fa ritorno nella sua terra d'origine, stavolta in veste di direttore generale del Catanzaro, esperienza che terminerà pochi mesi con la risoluzione del contratto pluriennale che lo legava al club giallorosso. Due anni più tardi viene chiamato dal Perugia, reduce dal fallimento societario e ripartente dalla Serie C1: anche in questa occasione l'avventura finisce dopo dodici mesi. Nel dicembre del 2008 Martino torna nella società dove è cresciuto, ovvero la Reggina del patron Foti, il quale dopo un anno decide per il suo licenziamento. Ora l'ipotesi-Barletta: il suo arrivo confermerebbe la volontà del patron Tatò, già espressa in settimana, di restare alla guida del club a meno di clamorosi colpi di scena e di avviare un piano di rafforzamento della rosa, già stabilito nei giorni scorsi dopo serrati dialoghi con mister Novelli. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calcio-per-il-ruolo-di-ds-biancorosso-si-attiva-la-barletta-reggio-calabria/ Barletta-Benevento: i biancorossi cercano un sorriso prima di NataleBARLETTA, 22 DICEMBRE- Barletta per il primo sorriso in casa, Benevento alla ricerca del bis
Un Natale meno amaro passa da un successo oggi, sebbene lo scoglio da superare non sia affatto agevole. Il Barletta Calcio lo sa: oggi pomeriggio contro il Benevento nell'ultima sfida del 2012 e al giro di boa del girone di andata nel girone B del campionato di Prima Divisione, si gioca l'ultima chance di conquistare il primo successo interno in stagione, in quel "Cosimo Puttilli" dove sin qui sono arrivati 2 pareggi e 4 sconfitte. Di fronte i sanniti, reduci dal prezioso successo sul Pisa e oggi equidistanti da zona-playoff e zona-playout. La zona-salvezza per i biancorossi oggi appare drammaticamente distante, ma una vittoria oggi potrebbe cambiare le prospettive in vista del 2013 e del calciomercato che incombe. Tabù da sfatare, al "Puttilli" la bilancia pende verso Eraclio Sono ben 12 i precedenti al "Puttilli" tra Barletta e Benevento tra Lega Pro e "antica" serie C: il bilancio racconta di 5 vittorie biancorosse, 4 pareggi e 3 colpi esterni dei sanniti, con 13 reti messe a segno dal Barletta e 4 realizzate dal Benevento. Dopo cinque anni di scontri ininterrotti a cavallo degli anni 70', gli incroci hanno vissuto una pausa lunga 25 anni fra la stagione 1988/87 e quella 2010/2011. L'ultima vittoria in campionato del Barletta sul Benevento è oramai lontana 27 anni, era la stagione 1985/86 quando i pugliesi si imposero con un netto 3-0. Nell'ultimo precedente al "Puttilli" di due anni fa la gara terminò invece in parità, col punteggio di 1-1: era il 7 novembre 2010. Per trovare una sconfitta del Barletta fra le mura amiche a favore dei giallorossi bisogna invece tornare al 1986/87, 1-2 per i campani. Settimana tribolata Cancellare con un colpo di spugna gli ultimi 7 giorni. E' quello che vorrebbero fare le dirigenze di Barletta e Benevento: "Un campionato non viene deciso solo dalle prestazioni, dal valore dei calciatori, dall'impegno e dalle tattiche, ma anche dagli episodi. Bisogna riconoscere, valutando con calma e razionalità oltre che obiettività che in queste quattordici partite quelli a nostro favore non ci sono stati o meglio sono unici…" Si era espresso così il direttore generale del Benevento Antonio Loschiavo lunedì a Firenze all'assemblea delle società per il rinnovo dei vertici della Lega Pro su delega del presidente Oreste Vigorito. "Tra arbitraggi ostili o meglio errori dei fischietti, contrasti sempre persi, pali, deviazioni, rimpalli o altro, diciamo che non ci è andato bene mai niente. "Tra arbitraggi ostili o meglio errori dei fischietti, contrasti sempre persi, pali, deviazioni, rimpalli o altro, diciamo che non ci è andato bene mai niente". Un disegno del recente passato giallorosso, fatto di continui colpi di scena. A Barletta cambi su cambi si sono susseguiti, e la trattativa Tatò-Di Cosola apre nuovi potenziali venti di cambiamento per il futuro. "Nessuno è profeta in patria". Con questa frase Giuseppe Pavone, detto Peppino dai concittadini barlettani e non solo, si presentò a Barletta all'alba di quello che si presentava come uno scintillante (sulla carta) "progetto-giovani" votato a una tranquilla salvezza, con queste parole ha di fatto salutato la piazza. Domenica scorsa, dopo lo 0-3 di Viareggio, Ieri l'addio definitivo con Barletta, la "sua" Barletta: sognava un altro battesimo nella sua città, il Direttore, voleva strafare- come da lui stesso ammesso- invece in eredità lascia un settore giovanile in formazione e una Prima Squadra che ad oggi a stento riuscirebbe a raggiungere i playout. L'addio di Pavone ha portato con sè anche l'esonero di Paolo Stringara: l'allenatore di Orbetello ha pagato il rendimento deficitario (4 punti in 6 partite a Barletta) e in parte anche il fatto di essere un uomo della "scuderia" del ds biancorosso, con il quale aveva già lavorato a Foggia e Cava dei Tirreni, concludendo sempre con un esonero. Tatò ha richiamato Novelli, chiamato ora a una "mission impossibile": salvare il Barletta. Rispetto reciproco alla vigilia Nei giorni che hanno preceduto il match, le "schermaglie" dialettiche tra le due parti sono state all'insegna del fair-play. Novelli: "Dobbiamo porre la massima attenzione sulla partita contro il Benevento. Capisco lo sconforto dell'ambiente: pensare però ora a tutti gli errori non ci porta a risolvere i problemi. Dobbiamo essere bravi a non ripetere gli stessi errori. Sabato sarà una partita difficile e importantissima". Ugolotti: "Innanzitutto dico occhio al Barletta. Sulla carta sembra facile ma la gara sarà complicatissima e dalle mille difficoltà. La squadra ha cambiato guida tecnica e con Novelli gioca con un 4-3-3, non ci snatureremo per affrontarli ma abbiamo grande rispetto, non deve ingannarci la loro classifica". Roba da "ex" e incroci di mercato "Amarcord" è per tutti il celebre titolo di una storica pellicola diretta da Federico Fellini. Chissà quante volte lo penseranno alcuni calciatori di Barletta e Benevento, in campo domani alle 14.30 al "Cosimo Puttilli" per il turno numero 15 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, si tratterà di una stringente realtà, visto il "ritorno al passato" con poca voglia di scherzare- imposta dalla situazione di classifica- che i vari Mengoni, Rajcic, Vacca e Carretta affronteranno nel pomeriggio di domani incrociando sul terreno di gioco per la prima volta in campionato (Vacca e Carretta hanno già vissuto l'esperienza il 3 ottobre in Coppa Italia Lega Pro al "Vigorito") da avversari formazioni le cui casacche hanno indossato in tempi recenti. Mengoni e Vacca, stanti problemi fisici, non saranno del match. Una linea, quella che congiunge il Sannio al Mar Adriatico, molto "trafficata" nell'ultimo anno, in particolare nella scorsa estate, anche in virtù dei buoni rapporti che intercorrevano tra l'ex ds biancorosso Pavone (anche lui avvicinato al Benevento nello scorso giugno) e il dg campano Lo Schiavo. Una tratta che potrebbe essere molto trafficata in gennaio, quando i biancorossi di proprietà del Benevento potrebbaro far ritorno in Campania, e il percorso inverso potrebbe farlo Germinale. Il precedente in Coppa In stagione le squadre si sono già affrontate, ma in terra sannita e per la Coppa Italia Lega Pro 2012/2013: in una sfida imbottita di "seconde linee", nei tempi regolamentari, il Barletta aveva fatto la voce grossa grazie al goal di Castellani al 28', sfiorando il raddoppio in più occasioni, e alla fine aveva paga la scarsa incisività al momento di concludere con il pareggio giallorosso, timbrato da Germinale a 3' dalla fine dei tempi regolamentari. Si andava quindi ai supplementari, nei quali i sanniti trovavano il due a uno firmato da Marchi al 110', che di testa correggeva in rete un ottimo cross di Pedrelli. Correva il 3 ottobre 2012, sembra passata una vita sportiva. L'arbitro La sfida sarà arbitrata da una terna tutta siciliana, diretta da Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo. Nato il 5 febbraio 1985 nella città di Santa Rosalia, per lui si tratterà dell'ottava direzione stagionale in Prima Divisione. Saia a poco più di sedici anni, nel marzo del 2001, aveva vissuto il debutto ufficiale nella categoria giovanissimi provinciali con un vistoso 5-1 nella gara Cral-Zisa. Passa un anno e mezzo e nell'ottobre 2002 registriamo il debutto nel campionato di Promozione; trascorrono appena altri due mesi e nel dicembre 2002 avviene anche il debutto in Eccellenza nel quasi tennistico 5-2 tra Sancataldese e Salemi. Nel 2007 è promosso alla Can D mentre nel 2009 è il momento del salto nella Can Pro. Con il Barletta in campo Saia ha tre precedenti, uno quest'anno e due risalenti alla scorsa stagione: prima il pareggio interno per 1-1 contro il Latina sul prato del "Puttilli", match valido per il quinto turno nel quale diresse con valutazione sufficiente, poi l'1-0 alla Cremonese del "Puttili", risalente al 4 dicembre 2011. Quest'anno ha diretto Gubbio-Barletta 0-0 dello scorso 14 ottobre. Curiosità: già nella stagione 2010/2011 il fischietto siciliano era già stato designato per Barletta-Benevento del 7 novembre 2010, salvo poi essere sostituito da Gavillucci di Latina a 48 ore dal match. La partita terminò 1-1 con i centri di Infantino e Evacuo. Le ultimissime dal campo Novelli avrà a disposizione 20 elementi: assenti lo squalificato Calapai e gli infortunati Dall'Oglio, Castellani, Vacca e Di Bella, quest'ultimo vittima di problemi muscolari accusati nell'allenamento di venerdì. L'unica certezza riguardo l'undici da opporre ai sanniti riguarda ad oggi il modulo: si tornerà al 4-3-3, abbandonando così la difesa a 3 vista con Stringara. Tra i pali conferma per Pane; sulle corsie laterali del reparto arretrato si contendono due maglie Menegaz, Mazzarani, Angeletti, Molina e Petterini, con i primi due favoriti. Al centro si va verso la coppia De Leidi-Romeo, con Burzigotti in panchina. Bagarre a centrocampo: sicura la presenza di Riccardo Allegretti, probabile quella di Piccinni, si giocano la terza maglia Meucci, Dezi e Meduri, in rigoroso ordine di gradimento. Nel tridente avanzato potrebbe esserci la chance per il rilancio di Ferreira, escluso dall'elenco dei convocati contro il Viareggio, con Molina (se non gioca in difesa) sulla corsia opposta. Si giocano la maglia numero "9" La Mantia e Barbuti, con il secondo favorito. Sono 19 gli elementi a disposizione del Benevento, privo degli squalificati Cipriani e Mancinelli, dell'ex biancorosso Andrea Mengoni e dei centrocampisti Pedrelli e Montiel, tutti infortunati. I dubbi di formazione riguardano Altinier, Cristiani e Marchi. Ugolotti recupera però Siniscalchi e De Risio che hanno scontato il turno di squalifica. Vedremo i sanniti con un 4-4-2 con Bonaiuto e Mancosu sugli esterni. In mediana Davì e Rajcic, mentre in attacco l'unico dubbio resta Altinier accanto al solido (e solito) Ettore Marchi. Linea difensiva composta da D'Anna , Rinaldi, Signorini e Bolzan. Rischio-tribuna per uno tra Damo e Cristiani. BARLETTA (4-3-3): Pane; Menegaz (Mazzarani), De Leidi, Romeo, Mazzarani (Angeletti); Piccinni, Allegretti, Meucci (Meduri); Ferreira, Barbuti (La Mantia), Molina. A disp: Liverani, Burzigotti, Angeletti (Petterini), Meduri, Dezi, Simoncelli, La Mantia. All: Novelli. BENEVENTO (4-4-2): Gori; D'Anna, Rinaldi, Signorini, Bolzan; Bonaiuto, Davì, Rajcic, Mancosu; Marchi, Altinier (Montini). A disp: Errico A., Anaclerio, Siniscalchi, Cristiani (Damo), Carotti, Germinale, Montini. All. Ugolotti. ARBITRO: Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo; ASSISTENTE 1: Alessandro Allegra della sezione di Messina; ASSISTENTE 2: Vittorio Emanuele Saia della sezione di Palermo. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-benevento-i-biancorossi-cercano-un-sorriso-prima-di-natale/ Calciomercato Inter: bye bye Sneijder, Yolanthe dà la confermaMILANO, 21 DICEMBRE - Per un pugno di dollari? No, per un pugno di tweet e dichiarazioni rilasciate qui e lì ai media (rigorosamente stranieri). Si combatte sulla rete e nel mondo dei media, al passo con i tempi, il “braccio di ferro” virtuale tra Wesley Snejider e l’Inter: al centro della contesa, il “niet” opposto dal fantasista di Utrecht alla richiesta di riduzione dell’ingaggio con allungamento del contratto da parte del club di via Durini. La storia tra il 28enne centrocampista e il club nerazzurro sta per finire. E, come in tutte le storie d’amore che si rispettino, anche questa volta al centro delle cronache c’è anche una figura femminile. A rivelare la fine imminente del rapporto tra le parti è stata Yolanthe Cabau, moglie del centrocampista nerazzurro, che ai microfoni della stampa olandese si è lasciata scappare un annuncio che sa di addio: “Siamo in procinto di lasciare Milano – ha confessato Yolanthe -. Tutto potrebbe chiudersi nei primi giorni di gennaio”. Un colpo di spugna inequivocabile.
GALEOTTO FU TWITTER- Nei giorni prima, era stata la stessa Yolanthe a cinguettare su Twitter parole dure nei confronti della dirigenza nerazzurra. Dal “Basta prendersela con mio marito. Che gli direte quando tornerà a farvi vincere?” al “Solo lui non può scrivere. L’unico” a “Io sono triste perchè lui da sempre il massimo per la squadra con tutto il cuore” fino a smentire infortuni della sua dolce metà, giustificazioni spesso fornite dalla società per spiegare la mancata presenza dell’ex stella di Ajax e Real Madrid. Non si starà forse cercando un pretesto per escludere legittimamente uno dei reduci più scomodi del post Triplete? Se l’erano chiesti in molti tifosi nerazzurri, prima tra tutti…la bellissima Yolanthe. Nel mezzo, le parole di Branca, che a Sky Sport spiegava la scelta di tenere fuori rosa Sneijder per problemi di contratto, le smentite di Moratti, le accuse di mobbing, i confronti con l’entourage del giocatore e le pretese di autonomia di scelta di mister Stramaccioni. Sneijder intanto è partito in anticipo per le vacanze natalizie con il benestare della società. La sua ultima presenza in campionato risale al 26 settembre in casa del Chievo. IL FUTURO DI WES - Non sarà all’ombra del Duomo, questo è assodato. Top secret la nuova destinazione: Yolanthe si è limitata dire che sarà un “un luogo ideale per la famiglia”. Come non definire tale Parigi, dove il Psg di Leonardo e Ancelotti sta per “defenestrare” Javier Pastore (che potrebbe passare al Milan) e cerca nuova linfa sulla trequarti; oppure ancora Londra, dove il Chelsea guarda a Wes per completare una batteria di fantasisti da urlo. Meta sicuramente da non scartare è Manchester, meno attraente ma sicuramente ricca di club pronti a mettere sul piatto i 15 milioni che oggi concluderebbero l’affare. Ferguson lo vorrebbe regista “basso” nel suo United, Mancini pensa a lui per destare un attacco che potrebbe fare a meno molto presto di Mario Balotelli. UN TESORETTO DA REINVESTIRE - “Sneijder rientrerà il 2 gennaio. Ma il mercato vale per tutti” ha detto Andrea Stramaccioni nel pre-partita di Inter-Genoa, sfida che domani concluderà il 2012 nerazzurro. Una bugia a fin di bene: anche il giovane e bravo allenatore dell’Inter sa che Wes sarà solo di passaggio. E in via Durini già ci si chiede come reinvestirne il “tesoretto”: un centrocampista di qualità e un difensore sono le risposte adatte. Nella retroguardia, dove Silvestre non ha convinto e potrebbe partire in prestito (Atalanta? Sampdoria), serve un puntello, che la dirigenza nerazzurra ha individuato nel capoverdiano, naturalizzato portoghese Rolando: il 27enne del Porto stenta a trovare spazio con i “Dragoes” e il suo cartellino è valutato oggi 10 milioni di euro, ma i buoni rapporti con i lusitani (vedi arrivo di A. Pereira in estate) e l’inserimento diJonathan nella trattativa potrebbero ridurre sensibilmente il costo del suo cartellino. In mediana, svanito per il momento Paulinho ( il brasiliano del Corinthias ha dichiarato di non volere lasciare il suo attuale club, almeno fino al termine del 2013) si guarda al mercato russo: l’obiettivo numero uno è il 25enne finlandese Roman Eremenko del Rubin Kazan. Il giocatore, vecchia conoscenza del nostro campionato visto che vi ha militato dal 2005 al 2008 con Udinese e Siena, avrebbe personalmente ammesso l’interesse del club del presidente Massimo Moratti per lui. La trattativa è in stato avanzato e, guarda caso, la conferma è arrivata proprio attraverso un “cinguettio” del calciatore. Chi di Twitter perisce, di Twitter colpisce. E’ il calciomercato del terzo millennio, baby. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/42864/prima-pagina/calciomercato-inter-bye-bye-sneijder-yolanthe-da-la-conferma.html UNIVERSITA': TAGLI PER 9,5 MILIONI DI EURO ALL'ATENEO DI BARI
BARI, 21 DICEMBRE- Un ulteriore taglio di 9.5 milioni di euro: è questa la mannaia che si sta per abbattere sull'Università di Bari secondo la denuncia del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli. A rischio - spiega il Rettore - "sono la programmazione triennale, i bilanci; le assunzioni del personale, aggiunge Petrocelli, le faccia lo Stato e vediamo come sono capaci di governare bilanci siffatti". Un taglio che rischia di bloccare in maniera definitiva il processo di risanamento che l'Università aveva intrapreso in questi ultimi anni. "Perché la somma che viene messa a disposizione delle Università - continua Petrocelli - non garantisce nemmeno la copertura delle spese fisse: ciò è intollerabile". Il taglio milionario fa la somma con i 34 milioni di euro già cancellati tra il 2008 e il 2011, ma l'ateneo barese- conclude Petrocelli- "terrà su i servizi agli studenti pur non essendo quella di Bari un'Università che ha aumentato le tasse proprio perché al Sud le famiglie hanno grandissime difficoltà".
di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6393&titolo=UNIVERSITA':%20TAGLI%20PER%209,5%20MILIONI%20DI%20EURO%20ALL'ATENEO%20DI%20BARI Il Natale arriva con un concerto al Liceo "Casardi". Con il Coro polifonico dell'istituto e la corale "Mauro Giuliani"
BARLETTA, 21 DICEMBRE- "Musica est imago animae". Questo il significativo titolo del coinvolgente evento a cura del Liceo classico- Scienze Umane-Musicale, tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 19 dicembre presso il Liceo Classico "Alfredo Casardi" di Barletta. Un concerto a tre "voci", tra nenie natalizie e grandi classici del repertorio musicale, da "Jingle Bells" a "Imagine", passando per "Oh happy day" , "Notte di Natale", "Glorious Kingdom" fino ad "Amazing grace" e "Oh Christmas tree". Buona la cornice di pubblico, che ha festeggiato così in anticipo le festività natalizie, in una serata all'insegna della musica e dell'intrattenimento.
L'esibizione è stata curata dal coro polifonico "Alfredo Casardi", diretto dal Maestro Pietro Catucci e formato dagli alunni della I A L.M., e dalla corale polifonica "Mauro Giuliani". diretta dal Maestro Pino Cava, accompagnata al piano da Natale Rizzi. Durante la serata c'è stato anche l'intervento musicale dei docenti del Liceo, nel dettaglio Vincenzo Fanelli (flauto), Vincenzo Manzionna (pianoforte). Hanno concluso la serata gli auguri di buone feste del Dirigente Scolastico, il prof. Giuseppe Lagrasta. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/notizie/il-natale-arriva-con-un-concerto-al-liceo-casardi/ Verso Barletta-Benevento: a volte ritornano, quattro ex in campoBARLETTA, 21 DICEMBRE- "Amarcord" è per tutti il celebre titolo di una storica pellicola diretta da Federico Fellini. Chissà quante volte lo penseranno alcuni calciatori di Barletta e Benevento, in campo domani alle 14.30 al "Cosimo Puttilli" per il turno numero 15 del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, si tratterà di una stringente realtà, visto il "ritorno al passato" con poca voglia di scherzare- imposta dalla situazione di classifica- che i vari Mengoni, Rajcic, Vacca e Carretta affronteranno nel pomeriggio di domani incrociando sul terreno di gioco per la prima volta in campionato (Vacca e Carretta hanno già vissuto l'esperienza il 3 ottobre in Coppa Italia Lega Pro al "Vigorito") da avversari formazioni le cui casacche hanno indossato in tempi recenti. Una linea, quella che congiunge il Sannio al Mar Adriatico, molto "trafficata" nell'ultimo anno, in particolare nella scorsa estate, anche in virtù dei buoni rapporti che intercorrono tra l'ex ds biancorosso Pavone (anche lui avvicinato al Benevento nello scorso giugno) e il dg campano Lo Schiavo.
Il trasferimento più recente ha visto come protagonista Andrea Mengoni, "vittima" della "spending review" attuata quest'anno in casa-Barletta Calcio. Il difensore romano, classe 1983, a fine agosto ha lasciato Barletta dopo una sola stagione, nella quale aveva vestito per 29 volte (tra campionato e Tim Cup) la divisa biancorossa, e firma un contratto biennale con l'ambizioso club sannita, Il centrale ex-Pescara sembrava poter essere uno dei nuovi mattoni su cui poggiare le basi del Barletta Calcio 2012/2013, con un entusiasmo ritrovato da parte dello stesso calciatore ("via da Barletta solo per la B" aveva detto ai nostri microfoni durante il ritiro di Rio di Pusteria), ma la mancanza di un accordo sulla "revisione" del contratto che lo legava al club di via Veneto in termini economici era stata vincolante per il suo addio. Con lui oggi nella spina dorsale del 4-4-2 di mister Ugolotti c'è Ivan Rajcic: il centrocampista croato è stato uno dei pilastri del Barletta nella stagione 2010/2011, ed è uno dei tanti nomi di spicco del Benevento edizione 2012/2013. Il giocatore classe 1981 ha collezionato 26 presenze e ha messo a segno una rete con la maglia dei biancorossi del "Puttilli" due anni fa, prima di passare in estate ai campani. Per Rajcic, che in Puglia ha ancora tanti amici e affetti, sono sin qui 42 le presenze con i sanniti in un anno e cinque mesi con la maglia giallorossa cucita addosso: faro della mediana campana, gli manca ancora il gol a Benevento, e la speranza è che questo digiuno non venga interrotto proprio domani contro il Barletta. Per due pilastri esperti e quotati che ritroveranno tanti volti noti in biancorosso su sponda-Benevento, due giovani rampanti di casa Barletta, che ben conoscono il Sannio: Antonio Junior Vacca e Mirco Carretta. Il primo, cresciuto nel vivaio giallorosso, è stato "svezzato" a Benevento, dove in quattro stagioni ha collezionato 59 presenze e 6 centri. Quattro campionati di terza serie alle spalle, il centrocampista nato a Secondigliano 22 anni fa aveva già preso possesso delle "chiavi" del centrocampo a 3 biancorosso in pre-campionato, proponendosi come regista basso. Nella regular season non ha però reso secondo le aspettative: tre partite da titolare, alcune tribune per scelta tecnica e per infortunio, un ruolino di marcia ancora lontano da quanto ci si attendeva da un talento cristallino come il suo e un "foglio di via" pronto a gennaio. Suo coetaneo è Carretta, un classe 1990 che nel Sannio ha sommato solo 11 presenze nell'ultima stagione, dopo l'annata fruttuosa vissuta in quel di Andria, dove si era contraddistinto con 24 presenze e 3 reti. Esterno abile su entrambe le fasce in un 4-3-3 o un 4-2-3-1, piede mancino, si era presentato come una validissima alternativa negli schemi "zemaniani" di mister Novelli in pre-campionato, ma nelle occasione in cui è stato sin qui impiegato raramente ha conseguito la sufficienza piena. Il loro arrivo all'ombra di Eraclio era stato una tiritera, o meglio una "taranta" o "tarantella", visto che l'affare si è giocato sull'asse appulo-campano, durata circa un mese e mezzo, ma secondo i rumors di radiomercato entrambi potrebbero tornare al mittente in gennaio. Nota a margine: dei 4 citati nessuno ha il posto assicurato domani, stanti le condizioni fisiche precarie di Vacca e Mengoni, i dubbi sull'impiego di Rajcic e la difficile "titolarità" di Carretta tra le mura amiche nella gestione-Novelli. Che da "amarcord" possa diventare un "ricordo amaro"? A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/verso-barletta-benevento-a-volte-ritornano/ Barletta Calcio, il Novelli-bis tra "no comment" e voglia di riscattoBARLETTA, 20 DICEMBRE- Voglia di riscatto e nessuna esitazione
"Non ho avuto nessuna esitazione, sono sempre stato convinto di accettare. Ero dispiaciuto per l'esonero, non tanto per il contratto quanto perchè sapevo che l'accordo che era stato pattuito prima della mia firma stava vivendo delle difficoltà, che non avevo mai voluto esternare per non avere degli alibi. Ma non abbiamo tempo da perdere: sono carico e convinto di poter arrivare alla salvezza" Questo in sintesi il Novelli-pensiero al "secondo esordio" in biancorosso, a un mese e mezzo di distanza dall'esonero, giustificato allora dal rendimento della squadra in termini di classifica. Domenica scorsa l'allenatore salernitano è stato richiamato in auge alla panchina del Barletta Calcio per rimpiazzare chi ne aveva preso il posto un mese e mezzo prima, quel Paolo Stringara che in biancorosso ha ottenuto sì più punti dell'allenatore salernitano (4 in 6 partite, mentre con Novelli erano stati 3 su 8 gare), ma contro avversari sulla carta maggiormente abbordabili e senza presentare mai sul terreno di gioco un Barletta con un'idea compiuta di squadra. Punto evidenziato tra le righe da Novelli, apparso voglioso di riscattarsi ed evitare un fallimento che sentirebbe- come d'altronde la storia recente testimonia- anche "suo" quale la discesa negli inferi della Seconda Divisione, oggi tanto vicina alle condizioni di classifica dei biancorossi, sarebbe; Punto fermo: il modulo "Torneremo al 4-3-3: non c'è tempo nemmeno per cambiare". Una certezza, e non poteva essere altrimenti, per ripartire c'è: il modulo. Sarà "zemaniano" come in avvio di stagione o più coperto come nelle ultime apparizioni pre-esonero? Questo lo diranno gli ultimi allenamenti prima e il campo del "Puttilli"- dove arriva il Benevento sabato- poi. Di certo c'è che in via Vittorio Veneto da 48 ore si è tornato così a parlare di palla a terra, verticalizzazioni rapide, giocate a due tocchi e ricerca della profondità e del tentativo di imporre sempre il proprio gioco, quest'ultima caratteristica che spesso ricorreva sul "banco degli imputati" nella gestione-Stringara. A detta dell'allenatore, mente e gambe dei calciatori alla ripresa sotto la sua guida non hanno denunciato stress o ruggine, mostrandosi motivati al 100%. Nuovo "vecchio" allenatore, nuove occasioni di mettersi in mostra; Una chance per tutti. Dalle convocazioni si vedrà... Ma le chances saranno per tutti? Ce lo chiediamo dopo le ultime esclusioni eccellenti per scelta tecnica della gestione-Stringara (vedi Vacca, Ferreira e Angeletti), se lo chiedono anche i tesserati in rosa. Novelli ha glissato ogni dubbio, spiegando che "oggi si allenano tutti con me e tutti sono disponibili". Se dovessimo attenerci ai trascorsi, con l'allenatore salernitano in passato erano stati fuori dai giochi anche Castellani, Petterini e Angeletti, mentre in bilico vi potrebbero le posizioni dei vari Dezi, Simoncelli, Vacca e Carretta. Borsino in salita per alcuni giovani "pupilli" del tecnico salernitano, Meucci e Barbuti su tutti, mentre cercano riscatto i vari Meduri, Menegaz e Burzigotti, sin qui onesti comprimari nel cammino biancorosso. "Rianimare" Ferreira, che il tecnico avrà trovato con la tanica del morale vuota al suo arrivo, sarà un obiettivo di Novelli, che sul brasiliano- sin qui ancora a secco di reti e dato per partente verso la "casa-madre" Varese- ha sempre riposto grande fiducia. Una prima scrematura sulle trame del mercato invernale si avrà già dalla lista dei convocati che il Barletta opporrà al Benevento sabato 22 dicembre al "Puttilli" nell'ultima gara dell'anno solare; Niente spazio per le repliche "Io non so i motivi dell'allontanamento di Pavone, ma le cose precedenti alla mia gestione non mi interessano. Ora si stanno allenando tutti e si riparte da zero con tutti. Quando una persona è fuori da tutto, devi farti da parte. Non ho sentito Pavone, e ora non ho voglia di farlo. Sulla questione andrà fatta chiarezza. Non ho ancora replicato, ma lo farò a fine campionato. Sono state dette e scritte delle inesattezze, ma al momento replicare non è un'urgenza". Alle diverse e insistenti domande della stampa sulla querelle Novelli-Pavone, l'allenatore biancorosso ha prima glissato, poi incalzato ha spiegato di voler rinviare le spiegazioni a fine campionato, sebbene la celebre "lettera aperta" post-esonero necessitasse quanto prima di approfondimenti dal vivo: una presa di posizione è quanto meno arrivata. La ferita, però sembra ancora aperta e traboccante di sangue amaro...; Del Core? No è problema mio, direbbe JM "Io vado d'accordo con tutti, ma tutto dipende dalle scelte tecniche e dalla concorrenza in attacco. Con Del Core non ci sono stati problemi, anzi ho saputo che lui era qui solo lunedì". Con un atteggiamento quasi "mourinhano" (ricordate il "no è problema mio, ndr) Novelli si è esposto sulla vicenda-Del Core: l'ex-attaccante del Martina Franca, dopo aver rescisso il legame contrattuale con i tarantini a novembre, era stato bloccato per la firma a gennaio, ma il cambio tecnico gli ha "consigliato" l'addio ai colori biancorossi. Una decisione maturata prima dell'arrivo di Novelli e arrivata da parte del giocatore, e non della dirigenza biancorossa come era invece parso in un primo momento; Patti chiari sul mercato "Sono convinto che questa squadra dopo il match con il Benevento avrà dei cambiamenti, come già chiarito con il presidente. La chiarezza tra me e il presidente su quanto bisogna fare è già stata fatta. La nostra testa deve essere rivolta solo alla partita di Benevento. Dobbiamo andare oltre determinate situazioni, sapendo già cosa è ben chiaro fare. L'avevamo chiaro già in estate e ora lo sappiamo ancora". Tirando il sasso e nascondendo- ma non più di tanto la mano, l'allenatore salernitano ha fatto chiarezza sulla questione-calciomercato: il Barletta ha chiaramente bisogno di innesti, in un numero che non è stato quantificato ma che sicuramente non sarà inferiore a 4, toccando ogni reparto. Radiomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto. Solo illazioni sin qui, ieri nomi (e cognomi) precisi in conferenza non sono venuti fuori, ma perlomeno se ne è ricavata una certezza: questa volta, a differenza dell'estate, i patti tra società (oggi rappresentata solo dal presidente e non dal ds) e staff tecnico appaiono chiari. Necessario quanto doveroso, perchè il famoso "lo salviamo il Barletta, lo salviamo" non diventi un "lo salviamo il Barletta?" con punti interrogativi sospesi per aria. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-calcio-il-novelli-bis-tra-no-comment-e-voglia-di-riscatto/ Juventus, tegola-Chiellini: ko al polpaccio, rischia tre mesi di stopPerde pezzi la difesa della Juventus. Dopo l’addio del brasiliano Lucio, che ha esaurito ieri la sua breve avventura in bianconero (4 presenze per l’ex interista) ed è tornato in patria, firmando per il San Paolo, sulla retroguardia meno battuta della Serie A sin qui, come già nella scorsa stagione si abbatte un’autentica tegola: Giorgio Chiellini rischia uno stop tra i 2 e i 3 mesi.
Nell’ultimo allenamento della squadra bianconera Chiellini si è infortunato al polpaccio: la prima diagnosi parla di lesione. Nelle prossime 48 ore il difensore verrà sottoposto a esami strumentali, che daranno un responso più preciso sull’infortunio. Chiellini non solo salterà la gara contro il Cagliari ma rischia un lungo stop. “Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni, ma si può già escludere la sua convocazione per la partita di venerdì contro il Cagliari” si legge sul sito ufficiale del club bianconero. In attesa degli esami del caso, resta la sensazione che il difensore rischierebbe di non tornare a disposizione nemmeno per l’andata gli ottavi di Champions League, in programma nella seconda settimana di febbraio 2013, di cui domani è previsto il sorteggio. BIANCONERI SUL MERCATO - Nell’immediato futuro, rappresentato dalla sfida di venerdì al “Tardini” contro il Cagliari, Conte rimpiazzerà il “Chiello” con Caceres, già testato sul centro-sinistra della difesa a 3. Innegabile come i bianconeri si trovano costretti a intervenire sul mercato, situazione già preventivata dopo l’addio di Lucio. Gli arrivi ora potrebbero essere due e non più uno solo: da Neto (Siena) a Bocchetti (Rubin Kazan), Peluso (Atalanta) e Danilo (Udinese), i nomi “caldi” restano sempre gli stessi al momento. Considerando anche l’assenza diAsamoah nel primo mese dell’anno per rispondere alla convocazione del Ghana in Coppa d’Africa, a Torino- sponda bianconera- da oggi in poi dormono sonni un po’ meno tranquilli pensando al lato sinistro della difesa… A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/42504/prima-pagina/juventus-tegola-chiellini-ko-al-polpaccio-rischia-due-mesi-di-stop.html Barcellona, dramma Vilanova: abbandona la panchina, dovrà rioperarsi
BARCELLONA, 19 DICEMBRE- Ci sono partite con la vita, mille volte più importanti di quelle sul campo, che a volte è davvero dura vincere. Non è una bella notizia quella che arriva da Barcellona, frutto di un’indiscrezione raccolta da El Mundo Deportivo e presto rimbalzata sulle prime pagine, trovando tristi conferme. A poco più di un anno dall’operazione subita per un cancro alla ghiandola parotide, risalente al 22 novembre 2011, l’allenatore dei blaugrana, Tito Vilanova, ha subìto una ricaduta e dovrà lasciare così il suo ruolo per combattere una lotta ben più preziosa: il tecnico dovrebbe essere operato d’urgenza presso l’ospedale Vall d’Hebron. Una notizia davvero brutta, che-casualità del destino- arriva a 24 ore dal permesso concesso al terzino francese Eric Abidal per tornare a giocare dopo il trapianto al fegato.
CANCELLATI GLI AUGURI PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE- Si attendono a minuti comunicazioni ufficiali da parte del Barcellona. Intanto, la società catalana, appresa la notizia, ha cancellato tutti gli eventi in programma oggi per le festività natalizie. Era in programma questa mattina una conferenza stampa per i tradizionali auguri natalizi, alla quale avrebbe presenziato anche il presidente Sandro Rosell: è stato lo stesso Rosell ad annullare l’evento mediatico. I PAPABILI SOSTITUTI- Il tecnico lascerà il club immediatamente e sarà il suo secondo Jordi Roura a prendere le redini della squadra per la prossima partita nella Liga, contro il Valladolid. Al momento appaiono due le vie principali per sostituire Vilanova nel ruolo di guida tecnica dei blaugrana, rilevato sin qui egregiamente da Tito in estate. La prima ipotesi porterebbe al ritorno diPep Guardiola, una possibilità paventata più dal legame di amicizia che intercorre tra l’ex allenatore del Barcellona e Tito Vilanova. La seconda via riguarda invece una vecchia conoscenza del club catalano, Luis Enrique, oggi libero dopo la negativa parentesi a Roma. In attesa delle decisioni del club, non resta che fare i migliori auguri di pronta guarigione all’allenatore blaugrana: animo, Tito! A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/42438/prima-pagina/barcellona-dramma-vilanova-abbandona-la-panchina-dovra-rioperarsi.html Barletta Calcio, come si cambia nel Novelli-bisBARLETTA, 19 DICEMBRE
A volte ritornano Il Novelli-bis ha avuto ufficialmente il via, dopo la breve seduta di lunedì nella quale l'allenatore salernitano si era ripresentato alla truppa, nella giornata di ieri. Doppia seduta di lavoro per i biancorossi sotto una pioggia intensa: all'ombra di Eraclio ha ritrovato Elio Di Toro, vice dell'allenatore salernitano, e con lui il preparatore Angelo Fabbiano e il preparatore dei portieri Nicola Di Leo. Le immagini del campo raccontano di un Novelli tornato alla base ancora più carico dopo 51 giorni di "epurazione", ansioso di mostrare che questa squadra, la creatura da lui- in parte- allestita in estate, con i "celebri" 4 rinforzi già chiesti in estate e in procinto di arrivare a gennaio, può mantenere la categoria: un'impresa che ai più appare disperata oggi, con un Barletta col morale sotto i tacchi e ai piedi di tutti in classifica, dove i punti raccolti sono appena 7 in 14 giornate. Alle 17.30, questo pomeriggio, in Sala Stampa, dove si terrà la conferenza di (ri)presentazione, l'ex allenatore del Genoa Primavera ritroverà le vecchie facce, i soliti taccuini e tanti punti interrogativi. Pronto per la nuova avventura? Se il buongiorno si vede dal mattino, sì; Dalla difesa a 3 al modulo "zemaniano" Rivoltato come un calzino da Stringara, ora atteso a una nuova "stiratura e lavatura" con il ritorno di Raffaele Novelli. Parliamo del modulo tattico del Barletta Calcio: dopo i vari esperimenti visti durante il regime dell'allenatore di Orbetello, passato in rassegna dal 3-5-2 al 3-4-3 fino al 4-5-1, al 4-2-3-1 e al 3-4-1-2, una certezza con Novelli c'è. Il 4-3-3 di ispirazione zemaniana, "croce e delizia" (per i risultati la prima, per il campo la seconda, stando a quanto visto nel primo interregno novelliano): in via Veneto da 48 ore si è tornato così a parlare di palla a terra, verticalizzazioni rapide, giocate a due tocchi e ricerca della profondità e del tentativo di imporre sempre il proprio gioco, quest'ultima caratteristica che spesso ricorreva sul "banco degli imputati" nella gestione-Stringara; L'altalena biancorossa: chi sale e chi scende Cambio di modulo, uguale cambio di (alcuni) uomini. Il sillogismo funziona nel caso del Barletta di Novelli, edizione numero 2: tanti sono gli uomini in cerca di riscatto, mentre altri potrebbero già pensare a un futuro lontano da qui. E' il caso di Daniele Simoncelli. I più ricorderanno gli attriti tra l'esterno offensivo romagnolo e l'allenatore campano dopo la sfida di Frosinone, quella che decretò l'esonero di Novelli: un ingresso-lampo quello di Simoncelli, entrato in campo nell'intervallo e rimpiazzato a metà ripresa, gesto che sancì la rottura del rapporto tra le parti. Il tempo avrà lenito le ferite? Con Novelli sembrano fuori dai giochi anche Castellani, Petterini e Angeletti, scarsamente utilizzati nelle prime 8 giornate, mentre in bilico vi sono le posizioni dei vari Dezi, Vacca e Carretta. Borsino in salita per alcuni giovani "pupilli" del tecnico salernitano, Meucci e Barbuti su tutti, mentre cercano riscatto i vari Meduri, Menegaz e Burzigotti, sin qui onesti comprimari nel cammino biancorosso. Già domani in occasione del test in famiglia, anticipato di un giorno per la "settimana corta" che anima il torneo di Prima Divisione, le prime indicazioni; Non convocato, sì party.... Il compito di Novelli sarà bifronte: da un lato la necessità di restituire anima e identità tattica al team biancorosso, apparso svuotato, privo di personalità, impaurito nelle ultime apparizioni, nelle quali il Barletta aveva lasciato in dote una perenne sensazione di confusione tattica, a tratti di improvvisazione affidata più all'estemporaneità che all'organizzazione di squadra. Dall'altra parte il bisogno stringente di lavorare sulla componente psicologica, cercando di spronare i calciatori in rosa e dando la carica giusta per restituire convinzione all'ambienteUna prima scrematura sulle trame del mercato invernale si avrà già dalla lista dei convocati che il Barletta opporrà al Benevento sabato 22 dicembre al "Puttilli" nell'ultima gara dell'anno solare: se verranno confermate le esclusioni "eccellenti", non motivate da una scarsa tenuta fisica, già viste in occasione della trasferta di Viareggio, dove i vari Vacca, Ferreira e Angeletti erano rimasti a casa, i primi nomi sull'uscita dalla porta di via Vittorio Veneto saranno già pronti per l'affissione. E in un calciomercato che si preannuncia caratterizzato da un profondo restyling della rosa, potrebbero non essere i soli; Mercato incerto, Del Core a casa Ultimo ma non ultimo tassello da completare, quello di discernere i calciatori che- tecnicamente e umanamente- possono far parte dei 16 incontri di campionato che restano, nei quali solo chi "se la sente" potrà continuare a scendere in campo. Il punto fermo per ora è dato dai saluti di Umberto Del Core: l'ex-attaccante del Martina Franca, dopo aver rescisso il legame contrattuale con i tarantini a novembre, era stato bloccato per la firma a gennaio: l'addio di Pavone e il ritorno di Novelli, che con il calciatore non aveva avuto buoni trascorsi a Foggia, hanno cambiato i piani in corsa, e da ieri l'attaccante barese non risulta più in prova con il gruppo. Il calciomercato porta in dote tanti altri nomi in entrata, da Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto. Tanti intenti, che solo l'incontro in programma giovedì tra l'allenatore e il presidente Roberto Tatò (in attesa di trovare un nuovo ds) chiariranno in quanto a programmi societari per il presente e il futuro. A cura di Luca Guerra Fonte: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-calcio-come-si-cambia-nel-novelli-bis/ POLITICA:PRIMARIE PARLAMENTARI PD, TRA 72 ORE UFFICIALI I NOMI DEI CONCORRENTI
BARI, 18 DICEMBRE- Cresce l’attesa per conoscere l’esito delle riunioni delle segreterie provinciali del 22 e 23 dicembre, durante le quali sarà stabilito il regolamento e saranno resi noti i nomi dei concorrenti per le Primarie parlamentari del Pd, fissate per il 29 e 30 dicembre. Qualche certezza già c’è: i collegi saranno provinciali e ciascun elettore potrà esprimere due preferenze distinte, una per genere. Continua però a far discutere la scelta dell’elettorato: il 40% dei voti spetterà alle segreterie regionali e nazionali, mentre il restante 60% sarà definito dalle primarie, con riduzione delle velleità degli outsiders. Tra i candidati, il capogruppo del PD in consiglio comunale, Antonio Decaro e diversi assessori della lista-Emiliano, da Elio Sannicandro a Gianni Giannini, passando per Ludovico Abbaticchio e Maria Maugeri. Confermata la candidatura di Dario Ginefra, mentre il segretario regionale del Pd Sergio Blasi ha manifestato l’intenzione di chiedere una deroga alla direzione nazionale riguardo la candidabilità di sindaci, assessori e consiglieri regionali del Pd.
di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=6358&titolo=POLITICA:PRIMARIE%20PARLAMENTARI%20PD,%20TRA%2072%20ORE%20UFFICIALI%20I%20NOMI%20DEI%20CONCORRENTI Football Americano, per i Mad Bulls BT un "girone di ferro" con Patriots Bari, Salento Dragons ed Eagles SalernoBARLETTA, 18 DICEMBRE- Dopo l'esordio stagionale in amichevole, tenutosi domenica 16 dicembre al "Lello Simeone" con il successo per 35-23 sui Goblins Lanciano, è tempo di conoscere i prossimi avversari nel Campionato di Football Americano a 9, dove saranno impegnati a partire da febbraio 2013, per i Mad Bulls BT, il team di football americano con sede a Barletta. I "tori matti" saranno impegnati nel girone B della South Division con Patriots Bari, Salento Dragons ed Eagles Salerno: un autentico "girone di ferro" contro avversari storici del sodalizio barlettano, composto al momento da quasi 70 elementi provenienti dalla provincia Barletta-Andria-Trani e dal barese, e con tanti nuovi innesti nel roster di partenza.
"Nonostante il duro girone, dopo la bellissima vittoria in rimonta di domenica scorsa contro i Goblins Lanciano per 35 a 23, l'ambiente è ben carico pronto a disputare queste dure battaglie, cercando di correggere alcune lacune individuate nel test-match di domenica. Nel gruppo ritroveremo i vecchi avversari di Salerno: ora si chiamano Eagles, ma molti di loro militavano nei Seagulls anni fa. Avversari di sempre in campo, ma legati da una fraterna amicizia ventennale. Mi ritornano in mente le vecchie sfide al cardiopalma disputate al "Vestuti" di Salerno.Tantissime sono le casualità che si stanno susseguendo in questi mesi, casualità collegate a 20 anni fa.". Questo il commento di Manuel Marzocca, presidente del team barlettano, in merito alla composizione dei gironi. I "tori matti", che riprendono il nome della gloriosa squadra che si sciolse 20 anni fa, nel 1992, saranno quindi impegnati da febbraio 2013 nel Campionato di Football Americano a 9. In panchina per i Mad Bulls vi sarà l'ex arbitro Alessandro Grieco a ricoprire l'oneroso compito di head coach, assistito da Cosimo Antonacci e Lorenzo Diliso. Nello staff anche la collaborazione del mitico Spencer Banks, uno dei grandi della storia recente del football americano. Nato negli Usa ma trapiantato ormai da anni a Bisceglie, Banks ha giocato anche nella massima serie italiana, e nel campionato tricolore ha difeso i colori di Roma, Bari, Napoli e Trani. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/football-americano-i-mad-bulls-bt-conoscono-i-loro-avversari/ Barletta Calcio, oggi al via il Novelli/parte secondaBARLETTA, 18 DICEMBRE- Volti delusi e volti (semi)nuovi oggi pomeriggio alla ripresa degli allenamenti del Barletta Calcio. Domenica pomeriggio, al "Torquato Bresciani" di Viareggio, è andata in scena la peggiore edizione stagionale del team biancorosso: i bianconeri di Cuoghi hanno inflitto a Pane e compagni un sonante 3-0, arrivato nonostante 35' giocati in inferiorità numerica. Contro un avversario certo non trascendentale, ma abile nel proporre un pressing sfrenato e sfruttare i "calli" biancorossi, ossia le palle inattive e le ripartenze avversarie, i portacolori barlettani hanno messo in scena il classico repertorio della gestione-Stringara: modulo che cambia troppo spesso, attacchi confusionari e scarsa convinzione. Una domenica nera, quella di ieri, che ha relegato i biancorossi in ultima posizione in solitaria e ha lasciato in eredità le dimissioni del ds Pavone e l'esonero dell'allenatore Paolo Stringara, al posto del quale è stato richiamato in panchina Raffaele Novelli.
Proprio l'ex allenatore del Genoa Primavera, il "vecchio che ritorna", sarà il volto più atteso sul prato del "Cosimo Puttilli". L'allenatore salernitano era stato esonerato dalla guida tecnica biancorossa il 28 ottobre dopo l'1-3 del "Comunale" di Frosinone: Novelli aveva lasciato il Barletta ultimo nel campionato di Prima Divisione, girone B, con 3 punti in 8 partite. Dopo il suo addio tanti erano stati i retroscena venuti fuori dalla celebre "lettera d'addio" con il club di via Veneto, dalla quale erano anche emersi gli screzi con il direttore sportivo biancorosso e le sue dimissioni, poi respinte, a fine agosto. Ora ha il via la sua seconda avventura all'ombra di Eraclio: l'impressione è che in un mese e mezzo siano stati compiuti tanti passi indietro sul piano tecnico-tattico, e vi siano stati pochi passi in avanti sul piano caratteriale, dove il Barletta era stato latente anche durante la gestione-Novelli. Oggi troverà una squadra sempre ultima, ma con il morale sotto i tacchi: un'impresa titanica salvarla, fattibile solo in caso di arrivo di adeguati rinforzi. Il compito di Novelli sarà bifronte: da un lato la necessità di restituire anima e identità tattica al team biancorosso, apparso svuotato, privo di personalità, impaurito nelle ultime apparizioni, nelle quali il Barletta aveva lasciato in dote una perenne sensazione di confusione tattica, a tratti di improvvisazione affidata più all'estemporaneità che all'organizzazione di squadra. Dall'altra parte il bisogno stringente di lavorare sulla componente psicologica, cercando di spronare i calciatori in rosa e dando la carica giusta per restituire convinzione all'ambiente. Ultimo ma non ultimo tassello da completare, quello di discernere i calciatori che- tecnicamente e umanamente- possono far parte dei 16 incontri di campionato che restano, nei quali solo chi "se la sente" potrà continuare a scendere in campo. Il calciomercato porta in dote tanti nomi in entrata, da Del Core, vicino alla firma fino a qualche giorno fa ma la cui posizione potrebbe essere rivista dopo il cambio di guida tecnica, a Castelli, fino alle piste che conducono a Rinaldi, Rullo, Cardinale, Coletti (anche lui in calo nel gradimento), Germinale e Bonvissuto, ma tante restano anche le situazioni da valutare in uscita: su tutti Angeletti, Petterini, Vacca, Carretta, Burzigotti, Dall'Oglio e Castellani. Buona fortuna per la seconda volta, mister Novelli! A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-calcio-oggi-al-via-il-novelli-parte-seconda/ Barletta Calcio, laddove "del doman non v'è certezza"...BARLETTA, 17 DICEMBRE- Sperare in un Barletta in grado di estrarre il celebre "coniglio dal cilindro", di regalare lampi di orgoglio e classe, di essere pur per una sola domenica la "sorpresa" del campionato, in questa stagione appare quasi un'utopia. Seguirlo ogni domenica "armati" delle migliori intenzioni, soffrire per la maglia biancorossa, fermarsi lì a pensare dove sia la "cura" dei mali di questa squadra e quali siano le potenziali soluzioni, appare quasi accanimento terapeutico. Ieri pomeriggio, al "Torquato Bresciani" di Viareggio, è andata in scena la peggiore edizione stagionale del Barletta Calcio: i bianconeri di Cuoghi hanno inflitto a Pane e compagni un sonante 3-0, arrivato nonostante 35' giocati in inferiorità numerica. Contro un avversario certo non trascendentale, ma abile nel proporre un pressing sfrenato e sfruttare i "calli" biancorossi, ossia le palle inattive e le ripartenze avversarie, i portacolori barlettani hanno messo in scena il classico repertorio della gestione-Stringara: modulo che cambia troppo spesso, attacchi confusionari e scarsa convinzione. Una domenica nera, quella di ieri, che ha relegato i biancorossi in ultima posizione in solitaria e ha lasciato in eredità le dimissioni del ds Pavone e l'esonero dell'allenatore Paolo Stringara, al posto del quale è stato richiamato in panchina Raffaele Novelli. Oltre a una sensazione: oggi nella Barletta calcistica, come nella "Canzona di Bacco" dei Canti Carnascialeschi- toh, Viareggio è la patria del Carnevale- di Lorenzo Dei Medici, "del doman non v'è certezza"...;
Pavone: una settimana...d'a(d)dio "Nessuno è profeta in patria". Con questa frase Giuseppe Pavone, detto Peppino dai concittadini barlettani e non solo, si presentò a Barletta all'alba di quello che si presentava come uno scintillante (sulla carta) "progetto-giovani" votato a una tranquilla salvezza, con queste parole ha di fatto salutato la piazza una settimana fa, dopo le dimissioni rassegnate al fischio finale di Barletta-Carrarese 2-2. Dimissioni oggetto di 48 ore di discussioni, incontri e riflessioni in avvio di settimana, poi respinte da Tatò, spiegate da Pavone in conferenza stampa giovedì e infine nuovamente rassegnate- e questa volta accolte- nella giornata di ieri. Il progetto imbastito dal ds biancorosso è fallito. Lo dicono la classifica, l'avvicendamento fra allenatori e soprattutto il clima creatosi intorno alla squadra biancorossa. La politica dello "state tranquilli, che questa squadra esploderà" (ipse dixit) non ha pagato, e i dati sono davanti a tutti: 7 punti in 14 partite, tanti "under" agli esordi che stanno pagando sin troppo lo scotto della categoria e soprattutto la sensazione che per il ds biancorosso fosse arrivato il momento di fare le valigie, in un clima troppo pesante creatosi intorno a sè e alla squadra. Ieri l'addio definitivo con Barletta, la "sua" Barletta: sognava un altro battesimo nella sua città, il Direttore, voleva strafare- come da lui stesso ammesso- invece in eredità lascia un settore giovanile in formazione e una Prima Squadra che ad oggi a stento riuscirebbe a raggiungere i playout. Stringara-Barletta: lettera a un amore mai nato E sono tre su tre. L'addio di Pavone ha portato con sè anche l'esonero di Stringara: l'allenatore di Orbetello ha pagato il rendimento deficitario (4 punti in 6 partite a Barletta) e in parte anche il fatto di essere un uomo della "scuderia" del ds biancorosso, con il quale aveva già lavorato a Foggia e Cava dei Tirreni: com'era andata a finire? Allenatore non confermato e ds stabile sulla sua poltrona. 3-5-2, 4-2-3-1, 4-5-1, 4-3-3 e 3-4-3. Non stiamo dando i numeri, ma semplicemente mettendo in ordine i moduli sin qui proposti da Stringara in 540 minuti sulla panchina biancorossa. Anche ieri il terreno del "Bresciani" ha lasciato in dote la solita sensazione: una perenne sensazione di confusione tattica, a tratti di improvvisazione affidata più all'estro dei calciatori più talentuosi che all'organizzazione di squadra, che da qualche giornata a questa parte imperversa sul terreno di gioco quando in campo si vede il Barletta. I cinque cambi su 11 effettuati dall'allenatore di Orbetello alla luce di quella che per molti era stata la miglior prestazione stagionale, il 2-2 contro la Carrarese, non trovano spiegazione logica: ok Pane per Liverani, insufficiente contro i lunigiani, ma restano sullo sfondo troppe domande. Perchè il ritorno alla difesa a 3, con l'esclusione di Burzigotti? Perchè un centrocampo con 3 calciatori tanto simili (Meduri, Piccinni e Allegretti) al centro? Perchè l'accantonamento di Menegaz e Calapai a destra? Troppi punti interrogativi, costati cari al tecnico toscano; Torna Novelli: un mese e mezzo perso? Ieri a Viareggio era ancora presente sulle tribune Marco Cari, un "déjà-vuv" rispetto a quanto già avvenuto due settimane prima a Prato: si racconta che il suo nome sia stato a lungo vagliato nelle stanze dei bottoni di via Veneto, salvo poi mirare, in luogo, di mister Stringara, al reintegrato Raffaele Novelli, il quale era stato esonerato dalla guida tecnica biancorossa il 28 ottobre dopo l'1-3 del "Comunale" di Frosinone: Novelli aveva lasciato il Barletta ultimo nel campionato di Prima Divisione, girone B, con 3 punti in 8 partite. Dopo il suo addio tanti erano stati i retroscena venuti fuori dalla celebre "lettera d'addio" con il club di via Veneto, dalla quale erano anche emersi gli screzi con il direttore sportivo biancorosso e le sue dimissioni, poi respinte, a fine agosto. Ora ha il via la sua seconda avventura all'ombra di Eraclio: l'impressione è che in un mese e mezzo siano stati compiuti tanti passi indietro sul piano tecnico-tattico, e vi siano stati pochi passi in avanti sul piano caratteriale, dove il Barletta era stato latente anche durante la gestione-Novelli. Basterà il ritorno dell'ex allenatore del Genoa "Primavera" per guarire il Barletta? L'impressione è che, senza un adeguato numero di rinforzi, l'impresa sia titanica per chiunque; Tatò tra "siamo sul mercato" a "il Barletta è sul mercato" Dallo "stand-by" di Pavone allo "stand by...me" proferito dal presidente Tatò nei confronti del ds e dell'allenatore del Barletta Calcio Paolo Stringara. Era stato questo il sunto della scorsa settimana in casa-Barletta Calcio: il patron del Barletta Calcio aveva deciso di respingere le dimissioni di Pavone e ricominciare da zero per salvare il tanto abusato- nel nome quanto negli intenti- "progetto-Barletta", sin qui rivelatosi fallimentare. "Ho respinto le dimissioni del nostro direttore in quanto non ritengo sia il caso di aprire una crisi in un momento così importante e delicato della stagione - aveva detto il presidente biancorosso attraverso un comunicato ufficiale - Siamo concentrati sull'obiettivo salvezza e stiamo facendo il massimo per poterlo conseguire". Vedendo quanto accaduto nelle scorse ore, si penserebbe a fatti distanti diversi mesi e non qualche giorno l'uno dall'altro. Un'inversione a U, quella del patron biancorosso, rinfrancata anche da quanto dichiarato dallo stesso Tatò ieri sera in merito alle voci di una possibile ripresa della trattativa con Pasquale Di Cosola per la cessione del club: "Ho dichiarato la disponibilità a cedere la società a prezzo zero e senza alcun debito, a condizione di essere liberato dalla fideiussione depositata presso la Lega. Per questo ho avviato le trattative col signor Di Cosola che, però, si sono concluse con un nulla di fatto sabato mattina in quanto non sono state fornite, per ora, le garanzie fideiussorie necessarie. Rimango disponibile verso chiunque volesse intavolare trattative per l'acquisizione del club. Nel frattempo, con senso di responsabilità, continuerò a lavorare per cercare di risollevare l'attuale situazione". Da un lato un presidente disposto a intervenire sul mercato per il Barletta, dall'altro un Tatò disposto a trattare il Barletta sul mercato. Dov è la verita?; Così si va giù: urgono rinforzi, chiunque li porti A prescindere da quale sarà la presidenza reggente il club biancorosso di qui fino al prossimo maggio, quando avrà termine il torneo e la - ormai agognata- coda dei playout, resta una sensazione. Di questo passo e con questo organico non si mantiene la categoria: 14 partite rappresentano la costante, non l'occasionalità in attesa di un miglioramento. Servono tre, quattro calciatori "alla Allegretti", ricchi di carisma e classe, capaci di spronare i compagni, per determinare un radicale cambiamento: inutile affidarsi a comprimari che poco meglio possono rendere rispetto a chi già c'è. Dopo la sfida al Benevento degli "ex" Mengoni e Rajcic, atteso domenica a Barletta, vi saranno 20 giorni nei quali articolare il mercato invernale e avviare le pratiche di rafforzamento. "Passione e Rispetto" è stato lo slogan adottato dalla Società biancorossa quest'estate per la campagna abbonamenti. La passione, quella dei tifosi del Barletta, anche ieri presenti a Viareggio, non è mai venuta a mancare; il rispetto- di intenti e obiettivi stagionali- sta venendo meno, e urge intervenire. Qualunque sia la proprietà, bisogna avere ben chiara in mente quest'idea. Non farlo, questa sì, sarebbe mancanza di rispetto. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barletta-calcio-laddove-del-doman-non-v-e-certezza/ Calciomercato Roma: c’è Sissoko per l’infelice De RossiROMA, 17 DICEMBRE- Che Daniele De Rossi non fosse più tra i titolari della Roma edizione 2012/2013 era un po’ il “segreto di Pulcinella” negli ambienti calcistici di questi tempi. Ma che DDR, così come lo chiamano nella Capitale, non fosse più nemmeno felice tra i campi di Trigoria, è storia recente. Dopo la panchina di ieri al “Bentegodi” di Verona (subentrato a Bradley al 23’), dove il suo animo uggioso ben si è compenetrato con la nebbia che ha avvolto la pellicola della sconfitta giallorossa contro il Chievo, sono arrivate sul suo conto le parole del d.g. romanista Franco Baldini, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “E’ ovvio che Daniele non possa essere felice di non giocare- ha spiegato Baldini- però nelle ultime 3-4 partite le scelte di Zeman sono sempre state definite azzeccate. Comunque De Rossi non è meno importante degli altri. La società mette a disposizione la squadra più forte, poi ci sono le scelte dell’allenatore, che ha la legittimità di privilegiare un allenatore oppure un altro. Sono tanti i club ad avere dei titolari che vanno in panchina per un po’”.
UNA SCELTA TECNICA - Scelta tecnica, dunque, esclusivamente tecnica: questa la motivazione alla base dell’esclusione di De Rossi. Evidentemente Zeman ritiene più valido il trio Bradley-Tachtsidis-Florenzi a “capitan Futuro”, e da Parigi, Manchester- sponda City- e Madrid si frenano le mani per accaparrarsi il malinconico Daniele. “Col budget potevamo permetterci un campione indiscusso come De Rossi, ma non mi metto a discutere le decisioni del tecnico” ha chiosato a Verona Baldini. Al momento De Rossi pagherebbe dunque l’adattabilità agli schemi zemaniani, ancor più del pugno rifilato a Mauri un mese e mezzo fa nel derby capitolino. IL NOME NUOVO DALLA FRANCIA -L’idiosincrasia con Zeman, un amore mai nato che potrebbe costringere alla fine del grande Amore, con la A maiuscola, quello con la Roma. Il possibile sostituto di De Rossi? Viene dalla Francia, e si chiama Moussa Sissoko, centrocampista del Tolosa già inseguito in estate. Il 22enne nazionale francese è da tempo nel mirino del ds giallorosso, Walter Sabatini, e ora potrebbe approdare alla corte di Zdenek Zeman per la somma di circa 7 milioni di euro. Quindi, il tecnico boemo, si ritroverebbe tra le mani un giovane talento su cui lavorare, al posto di un giocatore già fatto e finito come De Rossi (su cui Zeman sembra non fare più affidamento). L’operazione è fattibile, anche perché con la cessione del centrocampista romano si risparmierebbero 13,5 milioni di monte ingaggio, oltre alla cifra di vendita. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/42087/prima-pagina/calciomercato-roma-ce-sissoko-per-linfelice-de-rossi.html Serie A, 14a giornata, le probabili formazioni: turno-”spezzatino”, si parte con Palermo-CataniaMILANO, 24 NOVEMBRE- Chiamatelo pure “turno-spezzatino”: nei fatti saranno 72 ore di grande calcio, senza soste o quasi. E’ questa la curiosa composizione della giornata numero 14 del campionato di serie A, in programma tra la serata di oggi e quella di martedì, complici gli spostamenti di calendario pensati per concedere maggiore riposo alle formazioni italiane impegnate giovedì in Europa League. L’antipasto è da brividi: questa sera al “Barbera” si gioca il derby siciliano tra Palermo e Catania, con la panchina di Gasperini in bilico in caso di sconfitta. Domani non vi sarà il consueto match del “lunch-time”: tanti punti-salvezza in palio alle 15, in partite come Sampdoria-Bologna, Chievo-Siena eAtalanta-Genoa. La Fiorentina di Montella chiede punti per sognare lo scudetto all’”Olimpico” di Torino, mentre Zeman torna a Pescara, davanti all’esordiente Bergodi, con la sua Roma. La serata di domani accende le luci di “San Siro”: c’è Milan-Juventus, a distanza di 9 mesi esatti dal gol non visto di Sulley Muntari, partita che non ha bisogno di presentazioni. Il lunedì di campionato vedrà poi in campo le dirette inseguitrici dei bianconeri: il Napoli va a Cagliari, l’Inter al “Tardini” di Parma. Martedì sera sarà Lazio-Udinese a chiudere questo lungo weekend di calcio. Di seguito le probabili formazioni e le ultimissime dai campi:
SABATO 24 NOVEMBRE, ORE 20.45: PALERMO-CATANIA: Palermo (3-4-2-1): Benussi; Munoz, Donati, Von Bergen; Morganella, Viola (Rios), Kurtic, Garcia; Ilicic, Brienza; Miccoli (Dybala). A disp.: Brichetto, Fulignati, Pisano, Cetto, Milanovic, Giorgi, Rios, Zahavi, Budan, Dybala. All.: Gasperini Squalificati: Barreto (1), Labrin (1), Ujkani (1) Indisponibili: Hernandez, Mantovani Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Doukara, Barrientos (Castro). A disp.: Frison, Terracciano, Bellusci, Augustyn, Potenza, Rolin, Capuano, Salifu, Ricchiuti, Morimoto,Castro. All.: Maran. Squalificati: nessuno Indisponibili: Sciacca, Keko, Biagianti, Bergessio DOMENICA 25 NOVEMBRE, ORE 15: ATALANTA-GENOA: Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cazzola (Scozzarella), Bonaventura; Moralez; Denis A disp.: Frezzolini, Polito, Brivio, Ferri, Lucchini, Scozzarella, Matheu, Cazzola, De Luca, Troisi, Marilungo, Parra. All.: Colantuono. Squalificati: Cigarini (1) Indisponibili: Radovanovic, F.Pinto, Capelli, Bellini, Biondini Genoa (4-4-2): Frey; Sampirisi, Granqvist, Canini, Moretti; Jankovic, Bertolacci (Tozser), Kucka, Vargas; Borriello, Immobile. A disp.: Tzorvas, Rossi, Donnarumma, Bovo, Toszer, Merkel, Melazzi, Said, Seymour, Hallenius. All.: Delneri. Squalificati: nessuno Indisponibili: Ferronetti, Jorquera, Anselmo, Antonelli, Piscitella. CHIEVO-SIENA: Chievo (4-3-3): Sorrentino; Andreolli, Dainelli, Cesar, Dramè; Guana, Cofie, Rigoni L.; Luciano, Thereau, Pellissier. A disp.: Puggioni, Viotti, Farkas, Jokic, Coulibaly, Dettori, Rigoni M., Di Michele, Stoian, Samassa, Paloschi. All.: Corini. Squalificati: Sardo (1), Hetemaj (1) Indisponibili: Squizzi, Frey, Papp, Cruzado, Vacek Siena (3-4-2-1): Pegolo; Neto, Contini, Felipe; Angelo, Vergassola, Bolzoni, Del Grosso; Valiani (Reginaldo), Rosina; Calaiò A disp.: Farelli, Campagnolo, Rubin, Coppola, Sestu, Dellafiore, Mannini, Verre, Rodriguez, Reginaldo, Bogdani. All.: Cosmi Squalificati: Larrondo (11/2012), Vitiello (9/2016), Terzi (2/2016), Belmonte (2/2013). Indisponibili: Martinez, Zé Eduardo, D’Agostino, Paci, Paolucci. PESCARA-ROMA: Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli (Cosic), Terlizzi, Bocchetti; Balzano, Nielsen, Togni, Bjarnason, Modesto; Quintero; Abbruscato. A disp.: Pelizzoli, Matti, Crescenzi, Cosic, Soddimo, Weiss, Brugman, Caprari, Celik, Vukusic, Jonathas. All.: Bergodi Squalificati: Zanoni (1), Capuano (1), Cascione (1) Indisponibili: Colucci, Savelloni, Blasi Roma (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti; Pjanic, Bradley, Tachtsidis (Florenzi); Lopez (Osvaldo), Destro (Osvaldo), Totti. A disp.: Lobont, Svedkauskas, Taddei, Burdisso, Dodò, Florenzi, Romagnoli, Perrotta, Marquinho. All.: Zeman. Squalificati: Guberti (fino ad agosto 2015), De Rossi (2) Indisponibili: Stekelenburg, Lamela. SAMPDORIA-BOLOGNA: Sampdoria (4-5-1): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Kristicic, Obiang (Estigarribia), Maresca, Munari, Poli; Icardi. A disp.: Falcone, Berni, Mustafi, De Silvestri, Poulsen, Castellini, Tissone, Renan, Juan Antonio, Soriano, Estigarribia. All.: Ferrara. Squalificati: Da Costa (18/11/12) Indisponibili: Pozzi, Maxi Lopez, Eder. Bologna (3-4-1-2): Agliardi; Antonsson, Sorensen, Cherubin; Motta, Guarente (Khrin), Perez, Morleo; Diamanti; Gabbiadini, Gilardino. A disp.: Lombardi, Radakovic, Stojanovic, Abero, Gimenez, Krhin, Riverola, Kone, Pulzetti, Pasquato. All.: Pioli. Squalificati: Portanova (fino al dicembre 2012), Taider (1) Indisponibili: Natali, Carvalho, Acquafresca, Curci, Paponi, Pazienza, Garics. TORINO-FIORENTINA: Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Sansone (Sgrigna), Santana. A disp.: Gomis, Di Cesare, Agostini, Masiello, Rodriguez, Birsa, Brighi, Sgrigna, Stevanovic, Verdi, Vives, Meggiorini. All.: Ventura. Squalificati: nessuno Indisponibili: Suciu, Bacik Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Olivera (Migliaccio), Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Toni. A disp.: Neto, Cassani, Savic, Hegazi, M. Fernandez, Migliaccio, Romulo, El Hamdaoui, Llama, Seferovic. All.: Montella. Squalificati: Pizarro (1) Indisponibili: Camporese, Jovetic. DOMENICA 25 NOVEMBRE, ORE 20.45: MILAN-JUVENTUS: Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Mexes, Yepes, Constant; Montolivo, De Jong (Ambrosini), Nocerino (Emanuelson); Boateng, Bojan, El Shaarawy. A disp.: Amelia, Gabriel, Zapata, Acerbi, Emanuelson, Ambrosini, Flamini, Niang, Pazzini, Robinho. All.: Allegri. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Mesbah, Strasser, Didac Vilà, Muntari, Antonini, Abate, Bonera, Pato Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Marrone (Lucio), Chiellini; Lichtsteiner, Pirlo, Marchisio, Vidal, Asamoah; Vucinic, Quagliarella. A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Caceres, Isla, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Pepe, Bendtner, Matri, Giovinco. All.: Alessio. Squalificati: Conte (08/12) Indisponibili: Bonucci. LUNEDI’ 26 NOVEMBRE: CAGLIARI-NAPOLI (ore 19.00): Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar; Dessena (Ekdal), Conti, Nainggolan; Cossu; Pinilla, Sau. A disp.: Avramov, Perico, Casarini, Murru, Ekdal, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Larrivey, Nenè. All.: Pulga-Lopez. Squalificati: Astori (1) Indisponibili: nessuno Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini (Campagnaro), Cannavaro, Britos (Fernandez); Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Insigne. A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Campagnaro, Mesto, Donadel, Dossena, Dzemaili, Vargas. All.: Mazzarri. Squalificati: Cavani (1) Indisponibili: nessuno. PARMA-INTER (ore 20.45): Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Marchionni (Ninis), Valdes, Acquah (Morrone), Gobbi; Biabiany, Amauri. A disp.: Pavarini, Benalouane, Bajza, Fideleff, Morrone, Musacci, Ninis, Palladino, Belfodil, Sansone, Pabon. All.: Donadoni . Squalificati: Parolo (1) Indisponibili: Galloppa. Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Pereira (Jonathan); Coutinho; Palacio, Milito.A disp.: Castellazzi, Belec, Mbaye, Silvestre, Jonathan, Mariga, Alvarez, Sneijder, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni. Squalificati: Gargano (1), Cassano (2), Indisponibili: Chivu, Stankovic, Obi, Mudingayi, Guarin. MARTEDI’ 27 NOVEMBRE, ORE 20.45: LAZIO-UDINESE: Lazio (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Ciani, Lulic (Radu); Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose. A disp.: Bizzari, Carrizo, Radu, Cavanda, Scaloni, Ederson, Cana, Onazi, Kozak, Zarate, Floccari, Rocchi. All.: Petkovic Squalificati: nessuno Indisponibili: Rocchi, Dias Udinese (3-5-1-1): Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Faraoni, Badu, Allan, Pereyra, Pasquale (Armero); Maicosuel; Di Natale. A disp.: Padelli, Pawlowski, Angella, Willians, Heurtaux, Gabriel Silva, Armero, Fabbrini, Barreto, Ranegie, Zieliniski. All.: Guidolin Squalificati: nessuno Indisponibili: Muriel, Benatia, Pinzi, Lazzari, Basta. A cura di Luca Guerra FONTE: http://www.sportcafe24.com/37838/prima-pagina/serie-a-14a-giornata-le-probabili-formazioni-turno-spezzatino-si-parte-con-palermo-catania.html Calciomercato, il Barletta pensa a Coletti (Teramo) per gennaioE' tempo di aprire le "sliding doors" in casa-Barletta Calcio: mentre il campionato si appresta ad osservare un weekend di riposo, la dirigenza di via Vittorio Veneto, stante il ruolino di marcia deficitario del team biancorosso (6 punti in 11 partite, una vittoria, 3 pareggi e 7 ko nel torneo di Prima Divisione, girone B, penultimo posto in coabitazione con il Sorrento), sta pensando a un serio reimpasto all'interno dell'organico guidato prima da mister Novelli e ora da Paolo Stringara, carente in termini di esperienza. Un nervo che si è inesorabilmente riproposto ogni domenica, che va assolutamente colmato, e prima di gennaio, quando potrebbe essere già troppo tardi. La storia è buona maestra in tal senso: non più tardi di due stagioni fa il Barletta dei Bellomo, dei Simoncelli, giovani talenti in ascesa, si salvò con 180' di anticipo, ma solo dopo aver conquistato la miseria di un punto in 6 partite, risultati che avevano condotto all'arrivo di veterani come Galeoto, Ischia, Frezza e Innocenti, uomini di campo, leader naturali prima ancora che calciatori.
Ai nomi dell'esterno offensivo Cris Gilioli, classe 1982 ex-Modena, e dell'ex attaccante del Martina Franca Umberto Del Core, oggi in prova con il gruppo allenato dal tecnico di Orbetello, se ne sono affiancati altri: noti sono quelli del difensore centrale Daniele Ficagna (31 anni), ex-Empoli e Siena, del centrocampista Daniele De Vezze (30) e dell'attaccante Gaetan Tomas Guzman (30), meno è la loro possibilità di approdare a Barletta. Un nome nuovo per il sodalizio biancorosso è quello di Tommaso Coletti, mediano classe 1984 oggi al Teramo (Seconda Divisione, girone B), già a Foggia nella scorsa stagione con il duo Pavone-Stringara in sella, quando fu spesso impiegato come centrale difensivo "alla De Rossi" nel 3-4-3 di partenza. E' stata sondata la sua disponibilità al trasferimento, che potrebbe però concretizzarsi solo a gennaio 2013. L'arrivo del centrocampista nato a Canosa di Puglia 28 anni fa, 10 presenze nelle file abruzzesi in questa stagione, conferirebbe senza ombra di dubbio un tocco di qualità ed esperienza all'organico a disposizione di mister Stringara: il nuovo obiettivo biancorosso, infatti, vanta quasi 200 presenze in Lega Pro, collezionate con le maglie di Martina Franca, Foggia, Pescara, Nuova Cosenza, Andria BAT e Pergocrema. Tanti nomi intorno ai possibili ingressi in entrata per il team biancorosso, con una certezza: entro 72 ore, al rientro dopo il "rompete le righe" che sarà imposto dopo il test amichevole in famiglia previsto per questa mattina, le acque in via Veneto si muoveranno con i primi annunci ufficiali. Acquisti nell'immediato, per affrontare al meglio le cruciali sfide contro Prato e Carrarese. Poi, al netto delle valutazioni tecniche, una decisione sul futuro societario: sarà questa la strategia societaria adottata dal presidente biancorosso Roberto Tatò (sembra intanto andare verso un rinvio a maggio la trattativa con la famiglia di Cosola). Un chiaro messaggio all'operato sin qui svolto dal ds Peppino Pavone, principale figura sul "banco degli imputati" biancorossi dopo lo stentato avvio di stagione: rivedere e formattare una rosa carente in quanto a personalità, con qualche giovane di troppo ancora non pronto per la categoria. Quello che oggi pare mancare a questo Barletta sono 3-4 figure di esperienza, che sul rettangolo di gioco con la loro semplice presenza conferiscano fiducia ai compagni più giovani, certo dotati tecnicamente ma ancora spesso immaturi sul piano caratteriale: esattamente quanto il ds biancorosso aveva promesso in agosto all'esonerato Novelli... di Luca Guerra FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calciomercato-il-barletta-pensa-a-coletti-per-gennaio/ Calcio, numeri e curiosità di Frosinone-Barletta. Si gioca alle 20.30 al "Comunale"BARLETTA, 26 OTTOBRE- Riparte dal "Comunale" di Frosinone, in programma questa sera alle 20.30 (diretta tv su Sportitalia) il cammino del Barletta nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, che vede i biancorossi ultimi con 3 punti e i ciociari primi a quota 13. Si gioca per l'ottavo turno, in una sfida che oppone la capolista al fanalino di coda del torneo, ma che nasce comunque entro binari di parziale equilibrio.
I numeri della sfida Una squadra che sin qui ha lasciato solo le briciole agli avversari tra le mura amiche contro una compagine che lontano da Barletta ha raccolto 2 punti su 4 impegni. Nei numeri, questa è Frosinone-Barletta. I ciociari al "Comunale" hanno superato Carrarese, Andria e Avellino, pareggiando per 2-2 contro la Nocerina. Un bottino di 10 punti in 4 partite, a cui fanno da contraltare i 4 punti raccolti in 3 impegni esterni. In casa per i ciociari 7 centri messi a segno e 4 subiti, mentre in trasferta a una rete realizzata corrisponde un gol subito. Per il Barletta fuori casa sono arrivati due pareggi e due sconfitte: 3-4 a Catanzaro, 2-2 a Pisa, 0-1 ad Avellino e 0-0 a Gubbio. I capocannonieri delle due squadre hanno entrambi due gol all'attivo: da un lato Aurelio (Frosinone), e dall'altro l'ex La Mantia e Dezi (Barletta). Sapore di testa-coda La prima della classe in solitaria al netto delle penalizzazioni (il Frosinone sarebbe a quota 14 senza il -1 in graduatoria) contro il fanalino di coda in coabitazione con la Carrarese. Partita senza storia? No, a giudicare dal bel gioco fatto vedere sin qui dalle due formazioni. La differenza principale sta nel differenziale di esperienza tra gli organici: nel Frosinone vi sono diversi "over 30", come Guidi, Biasi, Carrus, Santoruvo, Zappino e Ganci, che non trovano invece "coetanei" nella rosa biancorossa. Una curiosità: sin qui il Barletta ha perso contro le "prime della classe" che ha incrociato, prima il Perugia poi l'Avellino, entrambe vittoriose per 1-0 sui ragazzi di mister Novelli. Stellone e quel "filo doppio" con Barletta Tra le fila ciociare c'è un elemento che ha un legame "particolare" con la città di Barletta: parliamo del giovanissimo allenatore ciociaro Roberto Stellone, 35 anni, "promosso" quest'anno alla guida della Prima Squadra dopo la co-direzione della formazione "Berretti", con la quale ha primeggiato nelle Fasi Finali, nella scorsa stagione con mister Coco. L'ex bomber di Frosinone e Torino tra le altre è infatti figlio di Gaetano Stellone, che ha giocato come attaccante in Serie C negli anni '70, vestendo fra l'altro le maglie di Pescara, Messina e Barletta, oggi Agente di commercio per la vendita prodotti parafarmaceutici. Al Barletta è inoltre legata la sua vittoria più rotonda da allenatore: è successo l'anno scorso nel primo turno del campionato "Berretti", quando il suo Frosinone espugnò il "Manzi-Chiapulin" per 8-2, con i giovani biancorossi ridotti in 8 a causa di tre espulsioni. 9 gennaio 2012: quell'amara ultima volta... L'ultima volta del Barletta al "Comunale" di Frosinone evoca spiacevoli ricordi. Era il 9 gennaio 2012, 18^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B, 2011/2012. Al vantaggio iniziale di Mazzeo rispose Carrus su un calcio di rigore molto generoso, poi il Barletta in 10 ("rosso" a Pisani) pagò il centro di Federici a due minuti dal novantesimo per quella che fu una scottante sconfitta. Una storia lunga oltre mezzo secolo, quella tra ciociari e biancorossi, tant'è che per ritrovare il primo precedente fra le due compagini bisogna risalire al 1958, campionato di serie C. Vi fu la prima affermazione del Barletta, ma il ritiro dal campionato dei gialloblu rese vano ai fini della classifica il risultato ottenuto. Da allora numerose le sfide fra le due squadre, sebbene prima del ritorno alle ostilità dell'anno scorso erano passato ben dieci anni dall'ultimo scontro: era la stagione 200/2001, Serie D, torneo che vide il Frosinone vincere il campionato ed il Barletta retrocedere da ultima classificata. L'arbitro del match La sfida sarà diretta da Daniele Minelli della sezione di Varese, coadiuvato da Dario Cecconi della sezione di Empoli e Lorenzo Gori della sezione di Arezzo. Per il fischietto lombardo, 29 anni, si tratterà della quarta direzione stagionale nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, dove sin qui si è diviso tra girone A (una partita) e girone B (due direzioni arbitrali). Minelli nell'annata sportiva 2011/2012 ha due precedenti con il Barletta: il primo quando sabato 25 febbraio i biancorossi cedettero per 3-2 al SudTirol al "Druso" di Bolzano tramortiti dalla doppietta di Fischnaller e dal centro di campo per la 24^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B. Il secondo è invece risalente al 18 dicembre 2011, turno numero 17 del torneo della scorsa stagione, quando il Barletta superò tra le mura del "Puttilli" il Piacenza con un 2-1 firmato da una doppietta di Cerone per il Barletta e un centro di Guzman per gli emiliani. Le ultimissime dal campo 18 convocati per mister Stellone nelle fila ciociare: a casa gli indisponibili Carrus, Campagna e Amelio, oltre allo squalificato Del Duca. Nel Frosinone dovremmo assistere alla conferma del consueto 4-3-3, pronto a trasformarsi in 4-4-2 con l'arretramento di Aurelio sulla linea di centrocampo. Biasi dovrebbe prendere il posto di Del Duca sulla linea dei difensori, con ballottaggi aperti tra Gucher e Marchi, e Gori e Bottone per due maglie in mediana. Davanti confermatissimi Santoruvo e Ganci. Nel Barletta sono 20 i calciatori portati da Novelli in Ciociaria. In chiave-formazione, potremmo assistere a un paio di cambiamenti rispetto alla squadra che bene ha fatto nel pari a reti bianche di Gubbio nell'ultimo turno. Confermato per 4/5 il reparto difensivo, dove davanti a Pane si dovrebbero vedere Calapai, De Leidi e Romeo, con il rientro di Mazzarani per Molina a sinistra, a centrocampo potrebbe toccare nuovamente a Dezi al fianco di Meduri e Piccinni, con l'esclusione di Meucci. Bagarre in attacco, dove il solo Barbuti appare certo del posto se recupera dalla botta presa in allenamento. Per le altre 2 maglie sono in corsa in 5: Castellani e La Mantia per la casacca di centravanti (o Molina con Barbuti spostato al centro), e uno tra Ferreira e Simoncelli a destra. Rischio-tribuna per Carretta e uno tra Burzigotti e Menegaz. LE FORMAZIONI UFFICIALI: FROSINONE (4-4-2): Zappino; Frabotta, Guidi, Biasi, Blanchard; Gucher (Marchi), Frara, Gori (Bottone); Ganci, Santoruvo, Aurelio. A disp.: Vaccarecci, Bertoncini, Catacchini, Marchi, Bottone, Cesaretti, Paganini. All.: Stellone. BARLETTA (4-3-3): Pane; Calapai, De Leidi, Romeo, Mazzarani; Piccinni, Meduri, Dezi (Meucci); Ferreira (Molina), La Mantia (Castellani), Barbuti (Simoncelli). A disp: Liverani, Burzigotti (Menegaz), Vacca, Meucci, Molina, Simoncelli, Castellani. Allenatore: Raffaele Novelli. ARBITRO: Daniele Minelli della sezione di Varese ASSISTENTE 1: Dario Cecconi della sezione di Empoli ASSISTENTE 2: Lorenzo Gori della sezione di Arezzo (Twitter: @GuerraLuca88) «Non voglio lasciare la Juventus» Parola di Fabio Quagliarella.
L’attaccante chiarisce le frasi su Zeman, riportate dal settimanale “Chi” e manifesta la sua volontaà di restare a Torino.
Dopo le parole diffuse ieri, che sembravano manifestare il suo ampio gradimento per la Roma di Zdenek Zeman e per i metodi di gioco dell’allenatore boemo («Un giorno mi piacerebbe essere allenato da lui. Nella vita mai dire mai») e il pareggio vissuto ieri sera dalla tribuna (punitiva o no? Il dilemma resta…) a Copenaghen traJuventus e Nordsjaelland (1-1), Fabio Quagliarellaè tornato a commentare le sue dichiarazioni rilasciate a Chi per correggere il tiro, e lo fa attraverso la propria pagina ufficiale sul social network Facebook. «Sono state mal interpretate», glissa l’attaccante bianconero. «In particolare alla domanda su Zeman ho risposto come credo avrebbe fatto qualsiasi altro giocatore e cioè che è un allenatore che pratica un gioco molto offensivo che permette a tutti gli attaccanti di mettersi in ottima luce. Non sono intenzionato a lasciare Torino, città magnifica in cui mi trovo molto bene, e la Juventus con cui ho vinto – e voglio continuare a farlo – 2 trofei importantissimi come lo Scudetto e la Super Coppa. Ora vi saluto, sicuro che abbiate capito ciò che intendevo dire, e inizio a concentrarmi sulla gara di domenica contro il Catania», conclude Quagliarella, sin qui tre gol in stagione con la Juventus tra campionato e Champions League. “Allarme” parzialmente rientrato, quindi: resta da capire come l’ambiente bianconero, a partire dall’allenatore Antonio Conte, abbia accolto le parole del centravanti 29enne di Castellamare di Stabia in un momento tanto delicato della stagione per il club torinese. A cura di Luca Guerra FONTE: www.sportcafe24.com/32694/prima-pagina/non-voglio-lasciare-la-juventus-parola-di-fabio-quagliarella.html Rissa durante un matrimonio, arrestato l'ex Barletta OmoladeBARLETTA, 24 OTTOBRE- In tanti a Barletta, dove ha militato da gennaio a giugno del 2009, lo ricordano come un calciatore capace, eccentrico, sempre allegro, fuori dalle righe. Qualche ora fa alla sua piacevole reputazione professionale si è aggiunta però una brutta macchia fuori dal campo: parliamo di Oluwashegun Akeem Omolade (a destra nella foto, ndr), 29enne nigeriano, professione attaccante, attualmente al Ribera, formazione siciliana militante in serie D. Nella notte di lunedì 22 ottobre Omolade, con l'amico Cristian Choarlibe Okolie, che gioca nel Monreale (campionato Eccellenza), è stato arrestato dopo una rissa a Palermo durante un ricevimento nuziale: dopo gli scontri, che hanno coinvolto diverse persone, in manette è finita anche un'altra persona, Kingsley Chima Isiguzo Tochi, 38 anni. I tre sono ora agli arresti domiciliari.
Il tutto è avvenuto presso il ristorante "Tina Pica" del capoluogo siciliano. Secondo quanto riportato daSportmediaset.it, la rissa è sorta a causa delle contemporaneee attenzioni di due degli invitati per una ragazza, motivo per il quale due gruppi di invitati al banchetto di nozze si sono affrontati. L'arrivo di una decina di gazzelle dei Carabinieri ha messo fine alla lite che aveva coinvolto alcuni dei 200 invitati. Per Omolade, Okolie e il terzo arrestato è stato necessario ricorrere alle cure degli ospedali Civico e Policlinico per ferite da arma da taglio con prognosi tra i 7 e gli 8 giorni: i tre sono stati sottoposti dal gip alla misura cautelare della detenzione domiciliare e dovranno rispondere per rissa e lesioni. Omolade era arrivato in Sicilia nell'estate 2011 dalla Vibonese, e quest'estate era passato dal Mazara del Vallo al Ribera. A Barletta nel 2008/2009 aveva messo a segno 2 reti in 10 partite, delle quali i tifosi biancorossi ricorderanno con estremo piacere il centro del 2-1 rifilato al "Puttilli" all'allora capolista Gela nel 2-1 del 25 gennaio 2009. Quella storia di riscatti morali e sul campo...- Omolade era balzato agli onori della cronaca calcistica quando indossava la maglia del Treviso. Era Serie B, correva il 2001: Omolade entra in campo durante Ternana-Treviso, alcuni ultrà del Treviso lo accolgono con fischi e cori di stampo razzista, poi escono addirittura polemicamente dallo stadio. Omolade scoppia in lacrime. Il fattaccio fa presto il giro d'Italia e scatena dibattiti su calcio e razzismo. La domenica dopo il Treviso scende in campo contro il Genoa con 11 giocatori "di colore": col lucido da scarpe sulla faccia, come i lagunari del battaglione S. Marco in missione speciale. Per rispondere in modo eloquente ai fatti di Terni. Omolade, il 12° nero, entra sul punteggio di 1-1. All'83' Pasquale Foggia fa uno dei suoi numeri sguizzando sulla fascia destra e crossando in area: Omolade salta, stacca bene, colpisce con la tempia sinistra, la palla schizza nell'angolo alla destra di Lorieri. Omolade impazzisce di gioia: corre da tutti, abbraccia tutti. Ricordi lontani, che oggi purtroppo si legano a questa spiacevole storia che ha visto coinvolto il 29enne nigeriano. Luca Guerra Fonte: www.barlettalife.it/magazine/notizie/rissa-durante-un-matrimonio-arrestato-l-ex-barletta-omolade CALCIO: SFORTUNA ED ERRORI, IL BARI NON VA OLTRE L’1-1 CONTRO IL BRESCIA
In un “San Nicola” semivuoto, il Bari non va oltre l’1-1 contro il Brescia nel posticipo del decimo turno di serie Bwin. I galletti non fanno bottino pieno tra le mura amiche per la prima volta in campionato, ma nell’impianto barese va in scena una sfida godibile, con tante palle-gol sprecate da entrambe le parti. Passano al 15’ i lombardi, con Daprelà lasciato libero di colpire Lamanna sull’assist aereo di Salomon su corner di Budel. Cinque minuti dopo è il Bari a reclamare per un gol-non gol: corner di Bellomo da sinistra, palla a rientrare che Arcari respinge a cavallo della linea di porta tra le proteste biancorosse. Nel finale di tempo prima il Brescia fallisce un facile contropiede con Zambelli, poi Caracciolo fa tremare la traversa con un bolide dai 25 metri, ma al 44’ è Galano, servito da Sabelli in area, a pareggiare con un forte diagonale mancino.
Nella ripresa parte meglio il Brescia: prima Lamanna ipnotizza Rossi, poi trema su punizione di Caracciolo. Gli errori maggiori li commette però il Bari: Daprelà salva sulla linea sul lento appoggio di Caputo, poi Albadoro spedisce a lato di sinistro tutto solo davanti ad Arcari. C’è tempo anche per un gol annullato a Bellomo per off-side di Iunco. Al fischio finale dell'arbitro Tommasi è 1-1 tra gli applausi dei pochi tifosi presenti sugli spalti. Un punto a testa per una sfida dal sapor di alta classifica, e due formazioni che se continuano così in primavera saranno in zona-playoff. BARI-BRESCIA 1-1: BARI: Lamanna; Ceppitelli, Dos Santos, Polenta (86' Borghese); Sabelli, Romizi, Bellomo, Defendi; Galano (66’ Sciaudone), Caputo, Iunco (82’ Albadoro). All. Torrente. BRESCIA: Arcari; Zambelli, De Maio, Salamon, Stovini, Daprelà; Lasik, Budel, Scaglia (59’ Rossi), Saba (72’ Corvia), Caracciolo. All. Calori. Reti: 15’ Daprelà, 44’ Galano.. di Luca Guerra FONTE: http://www.controweb.it/desc_articolo.php?id=5783&titolo=CALCIO:%20SFORTUNA%20ED%20ERRORI,%20IL%20BARI%20NON%20VA%20OLTRE%20L%921-1%20CONTRO%20IL%20BRESCIA Lega Pro, 1^ Divisione, girone B, 8^ giornata: Frosinone-Barletta affidata a Minelli di VareseBARLETTA, 23 OTTOBRE- Mentre il Barletta Calcio continua la preparazione verso l'anticipo del "Matusa", affrontando nel pomeriggio di oggi il Bari Primavera presso il campo comunale "Enziteto" per il consueto test infrasettimanale, procedono i dettagli verso la sfida di Frosinone, in programma venerdì 26 ottobrealle 20.30 (diretta tv su Sportitalia) per l'ottava giornata del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, che vede i biancorossi ultimi con 3 punti e i ciociari primi a quota 13. Oggi pomeriggio la Can Pro ha comunicato la terna arbitrale designata per la partita:
ARBITRO: Daniele Minelli della sezione di Varese ASSISTENTE 1: Dario Cecconi della sezione di Empoli ASSISTENTE 2: Lorenzo Gori della sezione di Arezzo Per il fischietto lombardo, 29 anni, si tratterà della quarta direzione stagionale nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, dove sin qui si è diviso tra girone A (una partita) e girone B (due direzioni arbitrali). Minelli nell'annata sportiva 2011/2012 ha due precedenti con il Barletta: il primo quando sabato 25 febbraio i biancorossi cedettero per 3-2 al SudTirol al "Druso" di Bolzano tramortiti dalla doppietta di Fischnaller e dal centro di campo per la 24^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B. Il secondo è invece risalente al 18 dicembre 2011, turno numero 17 del torneo della scorsa stagione, quando il Barletta superò tra le mura del "Puttilli" il Piacenza con un 2-1 firmato da una doppietta di Cerone per il Barletta e un centro di Guzman per gli emiliani. Di seguito riportiamo l'elenco delle terne arbitrali designate per le partite dell'ottavo turno del girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro: PARTITE E DESIGNAZIONI ARBITRALI DELL'8^ GIORNATA DEL CAMPIONATO DI PRIMA DIVISIONE, GIRONE B (28/10/2012): Andria Bat-Latina (ore 15): Davide Ghersini di Genova (Curatoli-Amato) Frosinone-Barletta (26/10, ore 20:30): Daniele Minelli di Varese (Cecconi-Gori) Nocerina-Paganese: Valerio Marini di Roma 1 (Tolfo-De Franco) Perugia-Carrarese (ore 20.30): Rosario Abisso di Palermo (Barbetta-Servilio) Pisa-Catanzaro: Giuseppe Cifelli di Campobasso (Lotierzo-Mertino) Prato-Gubbio: Stefano Casaluci di Lecce (Bonafede-D'Apice) Sorrento-Benevento: Gaetano Intagliata di Siracusa (Mercante-Fazio) Viareggio-Avellino: Daniele Chiffi di Padova (Camillucci-Bellagamba) FONTE: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/lega-pro-1-divisione-girone-b-frosinone-barletta-affidata-a-minelli-di-varese Paladisfida "Mario Borgia”, usarlo costa…ancora di piùBARLETTA, 17 OTTOBRE-
"Articolo 29 - TARIFFE D'USO DEGLI IMPIANTI E TARIFFE D'USO DEGLI IMPIANTI E MODALITÀ DI PAGAMENTO 1. Le "associazioni" a cui vengono assegnati gli impianti, sono tenute al pagamento di una tariffa oraria, differente per tipo di impianto, fasce di utenza e tempo d'uso. 2. Le tariffe sono stabilite annualmente dall'Amministrazione comunale all'atto di approvazione delle tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale, erogati dal Comune di Barletta, relativamente all'esercizio finanziario di riferimento". Questo si legge in uno degli svariati punti del Regolamento per l'istituzione del Registro Comunale delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, per la concessione di benefici, per l'uso temporaneo degli impianti sportivi di proprietà comunale e per la disciplina delle modalità di affidamento della gestione di impianti sportivi pubblici del comune di Barletta, diffuso lo scorso 5 ottobre. Peccato che, sfogliando le tariffe d'uso degli impianti sportivi cittadini, si scopra che il canone da pagare per l'utilizzo del PalaDisfida "Mario Borgia" sia aumentato del 50%: una "zappa sui piedi" data dall'amministrazione ai fruitori dell'impianto, proprio mentre sul palazzetto dedicato al giovane cestista barlettano Mario Borgia sembravano diradarsi le nubi costituite dalle critiche, giustificate dai costi salati, da parte delle varie associazioni sportive barlettane che ne vedono impedito l'uso a causa di un portafogli che piange in un momento storico complicato per la congiuntura economica nazionale. Dal primo ottobre, dunque, tariffe in aumento per il cosiddetto "palazzetto dei concerti e degli eventi", visto l'ingente numero di manifestazioni musicali e non affini allo sport, inversamente proporzionale a quello di eventi sportivi, che sul parquet della struttura sita in Via Giacomo Leopardi si sono alternate negli ultimi anni. Un atto che conferma un sentire comune: oggi al "Pala Borgia" non sembra esserci spazio per lo sport. Eccezione fatta per le due formazioni barlettane militanti nel campionato di serie B di calcio a 5, A.S.D. Barletta e Futsal Barletta, per la Cestistica Barletta e la Nelly Volley pochissime sono le società sportive che oggi possono "permettersi" di accedere nel malmesso- esternamente più che internamente-impianto. Un autentico smacco per una struttura che nel suo recente passato ha avuto anche l'onore di ospitare blasonati eventi sportivi, come le Finali Nazionali di Pallacanestro Maschile Under 17 nel 2008 e nel 2009, gli europei di Taekwondo nella primavera 2010, la gara amichevole di pallacanestro tra Pepsi Caserta e Maccabi Tel Aviv, valevole per il "Trofeo della Disfida", a ottobre 2010, e la partita di tennistavolo Italia-Slovenia nel settembre 2012. Gli ultimi eventi "di grido" poco hanno avuto a che fare con l'attività fisica, e hanno riguardato dapprima una giornata di preghiera denominata "III° Congresso Regionale Apostoli Divina Misericordia" che ha visto la partecipazione di Vescovi e religiosi provenienti da varie Diocesi Italiane, nonché personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Paolo Brosio, e Claudia Koll, tenutasi il 5 febbraio 2012, poi un concerto di Massimo Ranieri risalente al 30 marzo. Un passo in avanti- il sempre crescente interesse degli sportivi barlettani per i cosiddetti sport "minori" che animano il Palazzetto cittadino e i costanti tentativi di investire negli stessi- al quale fa da contraltare il notevole passo indietro stigmatizzato con questo poco spiegabile aumento delle tariffe. Il barone Pierre de Coubertin diceva che l'"importante è partecipare, non vincere". A Barletta, dal primo ottobre, per qualche società sportiva è ancor più difficile attuare il "solo" concetto di partecipare.. LUCA GUERRA Fonte: www.barlettalife.it/magazine/notizie/paladisfida-mario-borgia-usarlo-costa-ancora-di-piu POLITICA: DOMANI IL CONSIGLIO REGIONALE SUL RIORDINO DELLE PROVINCE
BARI, 15 OTTOBRE- Si terrà domani mattina una seduta del Consiglio Regionale determinante per il riordino delle province in Puglia. Entro il prossimo 24 ottobre, infatti, le Regioni dovranno comunicare al Governo la propria proposta di riordino delle proprie Province e non si può escludere la concessione di alcune deroghe rispetto ai parametri inizialmente individuati. La linea-guida individuata prevede l’annessione della Bat alla provincia di Foggia, mentre Brindisi e Taranto daranno vita a un unico ente o saranno accorpate a Lecce. Un primo segnale è arrivato intanto da Fasano, dove il 96% dei cittadini che han preso parte al referendum sulla provincia ha espresso parere positivo per far parte dell’area metropolitana di Bari.
LUCA GUERRA Fonte: Controradio AMBIENTE: OGGI INCONTRO DECISIVO IN REGIONE PER LE SORTI DELLA DISCARICA DI CONVERSANO
BARI, 15 OTTOBRE- E’ in programma questa mattina presso la sede della Regione Puglia un vertice tra l’Assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro, il sindaco di Conversano Guseppe Lovascio e il consigliere regionale del Pdl Domi Lanzillotta. L’incontro si terrà a seguito del sequestro della discarica sita a Conversano in contrada Martucci, che potrebbe portare al “trasferimento” dei rifiuti di 21 comuni del Sud-Est barese a Trani, presso l’impianto più vicino. La decisione potrebbe maturare se il magistrato non concederà la facoltà d’uso alla società Progetto Ambiente, titolare della discarica sottoposta a sequestro probatorio sabato pomeriggio per avviare verifiche sulle due vasche presenti e sulla falda.
LUCA GUERRA Fonte: Controradio Calcio, i numeri del Barletta dopo lo 0-0 di GubbioBARLETTA, 15 OTTOBRE- Guardare al bicchiere mezzo pieno o a quello mezzo vuoto? E' il dilemma che il Barletta di mister Novelli, la cui panchina appare più solida dopo il match di ieri, vive dopo lo 0-0 con il quale è uscito ieri dal "Pietro Barbetti" di Gubbio. Il dato numerico racconta di un pari a reti bianche che sa di punto prezioso ottenuto in casa di una formazione che sin qui aveva sempre vinto in casa, ma al tempo stesso racconta di una classifica che si complica in casa biancorossa, complice il successo interno della Carrarese sul Prato: i toscani dell'ex allenatore biancorosso Nello Di Costanzo hanno così agganciato i biancorossi a quota 3 punti in ultima posizione. Il pari in terra umbra ha messo in mostra un Barletta solido nella fase difensiva, nonostante le assenze di Mazzarani, Angeletti, Di Bella e Petterini, ma ancora poco cattivo e fortunato davanti al portiere avversario, dove la traversa colpita da Riccardo Barbuti nella prima frazione riassume la cattiva sorte dei biancorossi sottorete in avvio di stagione. Tanti numeriinteressanti, quelli che arrivano in dote al Barletta dalla trasferta di Gubbio. Guardiamoli insieme:
180- I minuti- recuperi esclusi- senza far centro per i biancorossi in campionato fuori casa:prima dello 0-0 di Gubbio, era arrivato lo 0-1 di Avellino del 30 settembre. Il Barletta non trova la rete in trasferta dal 90' di Pisa-Barletta 2-2, giocata lo scorso 16 settembre, quando La Mantia trovò il gol del pari a pochi minuti dal fischio finale; 3- I punti in classifica del Barletta dopo 630' di campionato: il pari di Gubbio è stato il terzo del torneo, dopo lo 0-0 contro la Nocerina e il pari per 2-2 a Pisa. In quanto a ko la sconfitta contro il Latina della scorsa settimana era stata invece la quarta del cammino in campionato, dopo il ko di Avellino, lo 0-1 al "Puttilli" contro il Perugia e il 3-4 di Catanzaro all'esordio; 9- I punti in meno in graduatoria rispetto alla scorsa stagione: la partenza dei biancorossi nell'annata 2011/2012, con Cari seduto in panchina, era stata caratterizzata da due vittorie (1-0 al Frosinone e 2-1 a Prato), seguite alla terza giornata dal pari nel derby interno contro l'Andria, al quarto turno con la sconfitta di Lanciano (1-2), alla quinta giornata dal pari con il Latina (1-1), alla sesta giornata dall'1-0 di Bassano del Grappa, contro la Virtus e alla settima dall'1-1 interno contro il SudTirol; 2- Partite stagionali del Barletta Calcio concluse a rete inviolata: prima di Gubbio era già successo nel pari a reti bianche contro la Nocerina, al "Puttilli" nel quarto turno di campionato lo scorso 23 settembre; 5- Partite in stagione senza fare gol per il Barletta: prima di Gubbio, era già successo per due volte contro il Perugia (0-3 in Tim Cup e 0-1 in campionato), appunto contro la Nocerina e ancora al "Partenio-Lombardi" nello 0-1 contro l'Avellino; 11- Le reti subite dai biancorossi in campionato: nonostante la porta tenuta immacolata ieri, il Barletta ha però ancora la seconda peggior difesa del girone B. Pane ha incassato 4 reti dal Catanzaro, una da Perugia e Avellino, 2 dal Pisa e 3 dal Latina. Sommando Tim Cup e Coppa Italia Lega Pro, le reti al passivo sono 14 in 8 impegni; 21- I giorni trascorsi dall'ultima volta che il Barletta aveva terminato un match senza perdere: parliamo del 23 settembre, quando con la Nocerina al "Cosimo Puttilli" finì 0-0. Dopo il pari con i molossi campani, i biancorossi non avevano portato a casa punti e/o qualificazioni nell'ordine contro Avellino (0-1), Benevento (1-2) e Latina (1-3). Un'emorragia di risultati bloccata ieri a Gubbio; 1- La squadra che non ha ancora ottenuto vittorie nel girone B del campionato di Prima Divisione Lega Pro: si tratta appunto del Barletta. Un triste primato solitario dopo che ieri anche la Carrarese, altra squadra a secco di vittorie, ha superato il Prato e ha agganciato in classifica i biancorossi; 3- I "legni" colpiti dai biancorossi in campionato, due dei quali decisivi in sfide pareggiate per 0-0: la traversa scossa ieri dal destro di Barbuti al minuto 17 segue quella contro la quale impattò lo stacco aereo di La Mantia nel recupero di Barletta-Nocerina, a cui va sommato il palo colpito da Piccinni sullo 0-1 in quel di Avellino; 3- I cambiamenti nell'"undici" titolare tra la sfida con il Latina e quella con il Gubbio: rispetto alla sfida contro i nerazzurri pontini sono usciti dalla formazione di partenza Dezi, Angeletti e Dall'Oglio, che hanno fatto posto a La Mantia, Piccinni e Meucci; 4- Calciatori impiegati nel ruolo di terzino sinistro in stagione dal Barletta in stagione: aveva cominciato Petterini in Tim Cup contro il Perugia, poi era toccato ad Angeletti contro Catanzaro, Perugia, Benevento (Coppa Italia Lega Pro) e Latina, a Mazzarani contro Pisa, Nocerina e Latina, e ieri a Salvatore Molina, adattato nel ruolo per l'assenza dei primi 3; 169- Giorni senza vittorie in partite ufficiali per il Barletta: l'ultimo sorriso è datato 29 aprile 2012, 33^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B: i biancorossi ebbero ragione della Carrarese per 2-0 al "Puttilli". Da allora il pari di Piacenza nello scorso torneo, 2 sconfitte in coppa quest'anno, 3 ko e 2 pareggi in campionato; 11- I coraggiosi tifosi che hanno sfidato una trasferta lunga e scomoda come quella di Gubbio nella giornata di ieri per sostenere il Barletta: erano presenti nel Settore Ospiti, e per sfortuna (vedi traversa di Barbuti) e mancanza di cattiveria sotto porta dei biancorossi non hanno assistito al primo successo in campionato di Pane e compagni; LUCA GUERRA Fonte: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/calcio-i-numeri-del-barletta-dopo-lo-0-0-di-gubbio/ Barletta, città a una ruota e una velocità...BARLETTA, 13 OTTOBRE- Colpirne uno per educarne cento, soleva dire (non si badi al colore politico) Mao Tse Tung. Colpirne cento per educarne (forse) uno è invece il messaggio veicolato- ed è proprio il caso di dirlo, visto che si parla di mezzi di spostamento- dall'amministrazione comunale di Barletta, che in data 28 settembre 2012 ha diffuso il seguente comunicato: "L'Assessore alla Mobilità Sostenibile, Marcello Lanotte, e il Dirigente del Settore Ambiente e Servizi Pubblici, Salvatore Mastrorillo, informano la cittadinanza che da venerdì 28 settembre 2012 il servizio di bike sharing (attivo a Barletta dal 26 settembre 2011 presso le 4 postazioni di cicloposteggio situate in Piazza Conteduca - Stazione, Palazzo di Città, Giardini del Castello e Villa Bonelli), è stato momentaneamente sospeso e sarà riattivato in tempi brevi. La sospensione del servizio è avvenuta alla vigilia dell'evento "Notte Bianca" al fine di scongiurare ulteriori furti ed atti vandalici a danno delle nuove biciclette posizionate lo scorso 7 settembre 2012. Forme di inciviltà puntualmente rese note attraverso i mass media e denunciate da quella parte della cittadinanza che ha apprezzato e usufruito di questo nuovo servizio voluto e realizzato dall'Amministrazione beneficiando di un finanziamento della Provincia di Bari (interventi pilota relativi al "Piano di attuazione degli interventi previsti dal programma Regionale per la tutela dell'ambiente Asse 8")".
Sembra così terminata, a distanza di un anno dall'inaugurazione, la luna di miele tra i barlettani e il "bike sharing", lentamente tramutatasi in una luna di fiele. A giudicare dal trattamento riservato ad alcuni dei mezzi posteggiati lungo le 4 stazioni attivate in città (Piazza Conteduca, Villa Bonelli, retro dei Giardini del Castello e Comune) l'amore è sfiorito. I danni sono aumentati di mese in mese, come le diverse denunce piovute in redazione hanno testimoniato, fino alla tragicomica immagine che ha portato alla sospensione del servizio, due biciclette private delle ruote nella postazione allestita alle spalle del Palazzo di Città (episodio di cui abbiamo dato notizia), ruote evidentemente utili ai ladroni, che hanno risparmiato i cestini porta oggetti, evidentemente "difficili" da smontare. L'amministrazione comunale di Barletta ha risposto sospendendo il servizio, penalizzando però quanti dello stesso ne facevano correttamente uso: colpirne cento per educarne (forse) uno, appunto. Se è vero che l'occasione fa l'uomo ladro, a Barletta ci sono molte occasioni e troppi ladri. Le postazioni "predilette" dai criminali- tali sono perchè macchiano il nome dell'intera cittadinanza- che hanno di volta in volta danneggiato le bici, derubato dei pezzi o "semplicemente" rotto una catena, sono quelle in cui è più facile agire nelle ore notturne, in particolare quelle nei pressi di Villa Bonelli e dei Giardini del Castello, site in zone della città meno frequentate dai passanti e dagli automezzi. L'unica postazione ancora "vergine" si trovava alle spalle del Palazzo di Città, zona troppo frequentata per permettere all'incivile di turno di agire indisturbato, almeno fino a qualche giorno fa, quando ha fatto il giro dei Social Networks e dei giornali online e cartacei quell'indegna immagine che abbiamo già raccontato. Come poter biasimare, a questo punto, quei corretti cittadini e utilizzatori del "Bike Sharing" che avranno deciso di riportare catena e tessera il comune? La questione torna a riproporsi: può la civiltà di una comunità intera essere sbeffeggiata e oltraggiata da qualche stupido che non trova di meglio da fare che smontare pedali, freni e sellini di bici per il cui utilizzo i suoi concittadini pagano? Noi intanto lanciamo un appello ai barlettani, affinchè chiamino- quando il servizio verrà riattivato- il numero "per segnalare guasti e malfunzionamenti" riportato sui totem vicino alle postazioni nel momento in cui notano qualcosa che non va nei velocipedi destinati al "bike sharing". Il numero in questione è quello inerente la segreteria del settore Ambiente e servizi pubblici del Comune: 0883.303279. LUCA GUERRA FONTE: www.barlettalife.it/magazine/notizie/barletta-citta-a-una-ruota-e-una-velocita/ Verso Gubbio-Barletta: i ricordi dell'ex capitano biancorosso Simone GuerriBARLETTA, 13 OTTOBRE- Un capitano non vorrebbe mai abbandonare la propria nave, ma ci sono momenti e contingenze che costringono a farlo. In un Barletta che in quest'estate ha vissuto un futuro nebuloso, uno dei primi a trovare una nuova "casa" sportiva è stato l'ex capitano Simone Guerri. Il centrocampista toscano, classe 1982, il cui contratto non è stato rinnovato alla scadenza, ha infatti firmato a luglio per il Gubbio, società retrocessa in Prima Divisione dopo un anno di serie B. Guerri, che il 27 giugno ha compiuto 30 anni, ha collezionato con la maglia del Barletta 55 presenze in campionato in due anni, mettendo a segno anche due gol, quello del provvisorio 1-0 in Barletta-Cavese 3-3 del 17 ottobre 2010, e quello del vantaggio allo "Zini" di Cremona, dove il Barletta lo scorso 22 aprile pareggiò per 2-2. Centrocampista di quantità, uomo-spogliatoio, capitano biancorosso in diverse partite, Guerri ha lasciato un buon ricordo a Barletta. Noi di Barlettalife.it lo abbiamo contattato alla vigilia di Gubbio-Barletta, il suo personale "derby" che andrà in scena domani pomeriggio al "Barbetti" di Gubbio per il settimo turno del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B. Simone, cordiale come sempre, non si è tirato indietro, in un'intervista a cavallo tra un passato ancora molto vicino in ricordi e parole e un futuro tutto da scoprire in terra umbra:
Simone Guerri, quella di domani per te non può essere una partita come le altre… "Ho vissuto sicuramente una settimana dal sapore diverso rispetto alle partite normali. A Barletta ho trascorso due anni meravigliosi e quando sono andato via ho lasciato tanti amici e tanti bei ricordi lì. Sarò sicuramente emozionato". Che effetto ti fa vedere il Barletta così in basso dopo sei giornate. E' il normale dazio da pagare quando si ha una squadra così giovane? "Mi dispiace per la piazza, mi spiace perché l'anno scorso si parlò di progetto biennale per andare in B invece dopo un anno è cambiato tutto. Adesso il progetto e gli obiettivi sono cambiati". Spesso si parla della scorsa stagione con l'aggettivo "fallimentare". E' una cosa che indispettisce voi che eravate in rosa? "Sicuramente sì, molto. Noi abbiamo fatto tanti errori durante la stagione, questo è certo, ma gli sbagli non li hanno commessi solo i calciatori: senza quel punto di penalizzazione, pur non dopo un'annata indimenticabile, avremmo raggiunto i playoff. Obiettivamente abbiamo fatto tanti errori, ripeto, e li abbiamo fatti tutti: quando però si parlava di progetto biennale, non ci aspettavamo che venisse smantellata in questo modo la rosa, io per primo non me l'aspettavo". L'anno scorso eri uno degli uomini di maggior esperienza in rosa: anche quest'anno, dopo la partenza zoppicante del Barletta, si è parlato della possibilità di pescare qualche calciatore più esperto tra gli svincolati, in particolare a centrocampo. Non sarebbe stato utile, secondo te, confermare almeno un "veterano" in mediana? "Credo di sì. A fine anno il presidente ci aveva già detto che non sapeva se aveva voglia di continuare o meno. Non ci voleva tenere vincolati alle sue scelte e ci lasciò liberi di fare le nostre. Ognuno così ha preso la sua strada". In che rapporti ti sei lasciato con la S.S. Barletta Calcio? "Diciamo buoni, non abbiamo mai fatto liti importanti, c'è sempre stato rispetto da entrambe le parti. Certo, c'è stata delusione perché è stata una bellissima esperienza e mi è spiaciuto lasciare così". Sei approdato a Gubbio, in una società retrocessa dalla serie B. Che differenze hai trovato tra la piazza umbra e quella di Barletta? "A livello ambientale, Gubbio è molto più tranquilla: ho trovato delusione per la retrocessione dalla B. Ovviamente la tranquillità maggiore ha lati positivi e negativi: a Barletta il tifo ti fa sentire calciatore sette giorni su sette, ti incita allo stadio sempre, mentre a Gubbio durante la settimana c'è pochissima gente, per esempio, a seguire gli allenamenti in settimana". Questa minore pressione sul Gubbio può aiutarvi nella scalata verso obiettivi di alta classifica? "Sì, però bisogna dire che può avere effetti negativi o positivi. Quando lotti per determinati obiettivi, la spinta del pubblico è determinante, però ci sono anche altri momenti, come avvenne a noi l'anno scorso, in cui un mezzo pareggio era sufficiente per far scattare una contestazione. Se invece fossimo partiti con un profilo basso già da inizio anno a Barletta sarebbe stata tutta un'altra storia". Come ti trovi con mister Sottil? E come procede l'inserimento in rosa? Sin qui ti sei alternato tra campo e panchina… "Il mister è bravo, giovane e preparato. E' un martello, ci fa lavorare tanto, testa tanti moduli e ci stimola sempre. Farà tanta strada, ne sono certo. Venendo qui sapevo che avrei trovato grande concorrenza a centrocampo: all'inizio ho avuto anche una distorsione alla caviglia che mi ha frenato. Adesso c'è turnover in mezzo al campo, ma il campionato è lungo e io sono a disposizione per accettare le scelte del mister". Nella vostra rosa ci sono anche giovani interessanti. Facci il nome di uno di questi già pronto per esplodere… "Ce n'è più di uno. Penso a Scardina, attaccante del '92 che è arrivato dalla Roma. E' molto cattivo agonisticamente e lavora come un matto, se trova continuità sottoporta farà strada". Domenica chi potrebbe decidere la partita dalle due parti? "Della nostra squadra sicuramente il nostro centravanti Galabinov, che potrebbe consacrarsi quest'anno. Del Barletta ho visto solo la partita contro la Nocerina, mi hanno impressionato Molina e Ferreira ma dico Simoncelli, che non sta giocando tanto ma in campo da avversario mi intimorisce sempre (ride, ndr)". Dei "vecchi" del Barletta, chi saluterai con maggiore affetto domani pomeriggio? "Senza dubbio proprio Daniele Simoncelli: appena arrivai a Barletta, mi aiutò molto nell'inserimento. E anche il fisioterapista Tommaso De Ruvo, con lui ci sentiamo praticamente ogni giorno da quando sono andato via da Barletta". Tu sei un tifoso del Milan: arriva più su il tuo Gubbio o il club rossonero quest'anno? "Il Milan quest'anno è un disastro, davvero (ride, ndr). Arriviamo sicuramente più su noi". Simone, siamo arrivati al termine di questa bella intervista. Come saluti i tifosi del Barletta e i nostri lettori? "L'augurio che faccio ai tifosi del Barletta è di non vivere una stagione travagliata, comunque sia spero che il campionato del Barletta si rimetta sui binari giusti, lo merita la piazza e lo merita il Presidente. Un grande abbraccio a una città che mi ha dato tanto". Un pizzico del cuore di Simone Guerri resterà sempre biancorosso, c'è da giurarci… LUCA GUERRA Fonte: www.barlettalife.it/magazine/sport/verso-gubbio-barletta-i-ricordi-dell-ex-capitano-simone-guerri/ "Barlettani in Italia", edizione 2012/2013: puntata numero 6BARLETTA, 12 OTTOBRE- Con un inconsueto posticipo al venerdì, torna "Barlettani in Italia", esclusiva rubrica che presta un occhio di riguardo a tutti i calciatori o arbitri barlettani all'opera nel calcio "pro" italiano, dalla serie A alla Seconda Divisione Lega Pro. Il nostro portale seguirà e valuterà settimanalmente, con delle speciali pagelle, le prestazioni offerte dai nostri concittadini all'opera sui campi del calcio professionistico, eleggendo e premiando chi porta alto il vessillo del calcio della Città della Disfida nei confini del Belpaese. Nella sesta puntata del nostro contenitore, che riunisce per serie A e serie cadetta due turni (si è giocato l'infrasettimanale) abbiamo puntato i riflettori sui sette atleti concittadini impegnati nel calcio "pro" italiano: gli arbitri Antonio Damato e Vincenzo Soricaro, e i calciatori Gennaro Delvecchio, Francesco Di Tacchio, Francesco Larosa e Antonio Crescente, oltre all'arbitro andriese, ma "barlettano di adozione", Francesco Fiore. Andiamo a vedere come si sono comportati nel weekend appena trascorso nelle rispettive categorie:
SERIE A: Antonio Damato (arbitro) 6: Dopo aver diretto Cagliari-Pescara 1-2 nella scorsa giornata, ha incrociato nuovamente i "delfini" adriatici, questa volta senza portare però fortuna a Caprari e compagni. Fa da giudice di porta, coadiuvando l'arbitro De Marco, in Pescara-Lazio 0-3. Partita priva di episodi dubbi, che scorre tranquilla per il fischietto barlettano; SERIE B: Gennaro Delvecchio (centrocampista, Grosseto) 6: I suoi cadono per 1-2 allo "Zecchini" contro l'irrefrenabile capolista Sassuolo, ma Delvecchio, schierato alle spalle della prima punta, non delude. Reclama il rigore nei primissimi minuti per un presunto fallo di mano su un suo colpo di testa, poi conclude male un ottimo assist di Quadrini. Nel secondo tempo tenta anche il tiro al volo di destro, ma mette alto. Nonostante gli errori in fase di conclusione, però, la sua gara è estremamente generosa; LEGA PRO: Francesco Larosa (centrocampista, Andria BAT) 7: Nell'emergenza difensiva biancazzurra, mister Cosco, considerate le assenze di Scrugli e Migliaccio, lo rilancia nella posizione di difensore centrale nel posticipo domenicale del "Degli Ulivi" contro il Sorrento: l'Andria vince 1-0 grazie al centro messo a segno da Innocenti in pieno recupero e Larosa sfodera una prestazione esaltante, oscurando il bomber avversario Cesarini e guidando la giovane retroguardia andriese con estrema sicurezza; Francesco Di Tacchio (centrocampista, Perugia) 5.5: Va male il Perugia, e lui con i suoi compagni. Dopo una partenza esaltante, gli umbri stanno tirando il fiato e si trovano in debito d'ossigeno: dopo l'1-2 del "Curi" contro il Pisa, a Nocera è arrivata una sconfitta per 2-0 senza appello per il team di mister Battistini. Di Tacchio non raggiunge la sufficienza come gran parte dei suoi compagni, stretto nella morsa campana Bruno-De Liguori; Francesco Fiore (arbitro) s.v.: Doppio turno di riposo per il fischietto andriese iscritto presso la Sezione A.I.A. di Barletta. Non ha diretto nello scorso weekend, starà fermo anche nel prossimo; Vincenzo Soricaro (arbitro) s.v.: Anche lui è stato fermo alla pari del collega nel weekend. Tornerà a fischiare domenica prossima, quando sarà di scena in Gavorrano-Campobasso, match valevole per la 7^ giornata del campionato di Seconda Divisione Lega Pro, girone B; Antonio Crescente (difensore, Martina Franca) s.v.: Dopo la buona prova offerta in Coppa Italia Lega Pro contro il Lecce, il difensore ex-Barletta torna ad occupare la tribuna in campionato, dove i suoi subiscono la prima sconfitta stagionale capitolando per 2-4 in quel di Chieti. La formazione allenata da Di Meo resta comunque a sorpresa quarta in classifica dopo sei turni: 11 punti all'attivo per i tarantini. LUCA GUERRA Fonte: http://www.barlettalife.it/magazine/sport/barlettani-in-italia-edizione-2012-2013-puntata-numero-6/ Ricerca Bankitalia, in aumento i pernottamenti al Sud, in Puglia sorride solo la BatBARI, 11 OTTOBRE- Quando si parla di turismo stanziale, la Puglia piange, ma la Bat sorride. Un'indagine condotta dalla Banca d'Italia, riguardante il numero dei turisti stranieri in Italia per lavoro e vacanze, ha rilevato un aumento del numero degli stessi in gran parte delle regioni del Sud. I dati di Bankitalia, riferiti ai primi sei mesi del 2012, non sono però del tutto positivi per la regione Puglia. A fronte di un aumento degli arrivi internazionali, passati dai 430mila del primo semestre del 2011 a 441mila, si registra infatti un crollo dei pernottamenti in cinque province su sei. Si è passati così da 4,7 milioni registrati nel primo semestre 2011, a 3,8 milioni nel 2012. Un trend che al Sud colpisce anche la Basilicata, calata da 261mila a 199mila, mentre crescono Calabria (da 1,5 a 1,9 milioni), Sicilia (da 4,5 a 4,8 milioni) e Campania (da 5,5 a 6,1 milioni).
Bene solo la Bat- Sul fronte dei pernottamenti si salva solo la tanto discussa "Sesta Provincia", la Barletta-Andria-Trani. Si passa da 201mila a 397mila pernottamenti, un aumento del 91.7 % rispetto allo scorso anno. Maglia nera invece per Taranto con un - 43%; seguono Brindisi con un -36.9%, Bari a - 24.1%, Foggia al -18.8% e Lecce con il -12.6%. Per quanto riguarda l'influenza sulla spesa prodotta da parte dei turisti, si calcola una riduzione complessiva di 7 milioni in sei mesi. In calo Bari (da 96 a 88 milioni), Taranto (da 24 a 17) e Foggia (da 33 a 24), mentre anche qui è in crescita la Bat, che ha prodotto 14 milioni di introiti a fronte degli 8 del 2011, in salita alla pari di Brindisi e Lecce. I costi in Puglia- La spesa effettuata mostra dunque un arretramento della Puglia che in sei mesi ha perso 7 milioni di euro. Un dato che quindi confermerebbe la problematica degli affitti in nero, come sottolineato nelle ultime settimane dall'assessore regionale al turismo, Silvia Godelli che aveva imputato al fenomeno, i dati negativi diffusi anche da Federalberghi. I dati del Sud- Risuona preoccupante il quadro dipinto da Bankitalia, in attesa di conoscere i dati sui mesi più caldi dell'anno, luglio e agosto. Al Sud si sorride solo quando si parla di gli arrivi internazionali, in crescita per Campania (da un milione e 55 mila del primo semestre 2011 a un milione e 97 mila), Puglia (da 430 a 441 mila), Calabria (da 101 a 114 mila) e Sicilia (763 a 767 mila), e al ribasso solo per la Basilicata (da 31 a 28 mila). In risalita anche le quote riguardanti il numero di utenti che si spostano per vacanze: la Campania è passata da 670 mila a 761 mila unità, la Puglia da 151 a 226 mila e la Sicilia da 538 a 594 mila. Bloccato il dato inerente la Calabria, cala solo la Basilicata, in cui i turisti scendono da 17 a 11 mila unità. Tuttavia, a fronte di tale andamento, c'è quello dei pernottamenti che non premia tutte le regioni.. LUCA GUERRA Fonte: www.controweb.it Fai clic qui per effettuare modifiche.MILANO, 11 OTTOBRE- Porte chiuse al ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan da calciatore. Lo ha spiegato ieri sera ai microfoni di Sky Sport 24 l’agente del campione svedese, oggi in forza al Psg, Mino Raiola, spegnendo i rumors alimentati dalle voci messe in giro ieri dopo le parole dello stesso Ibrahimovic: ” “Ibra è felice a Parigi e non ha intenzione di tornare al Milan- ha spiegato l’agente FIFA- Le sue parole sono state una dimostrazione d’affetto verso i suoi ex tifosi. A Milano ha lasciato un pezzo del suo cuore, si è trovato molto bene con loro. Magari tornerà, ha detto questo, ma non che stia per tornare a breve”. Niente da fare, quindi, i sogni dei rossoneri sono rinviati: “Per i prossimi 3-4 anni sarà ancora un top player, che in Italia nessuno può permettersi. Magari quando avra’ 35-36 anni, se il Milan lo vorrà ancora, sarà disponibile”.
Perché è andato via dal Milan? Lo ha spiegato lo stesso Raiola: “La situazione economica dell’Italia non è florida, il Milan non poteva permettersi un calciatore simile a simili condizioni. È andato in un club dove c’è grande ambizione, lui fa parte di un grande progetto. Mi ero mosso già a gennaio per portarlo al Psg, ho capito che era la destinazione giusta quando ho portato Maxwell in Francia”. Parole che chiudono le porte agli entusiasmi dei tifosi rossoneri, rinvigoriti poche ore prima dalle parole pronunciate dal ritiro della nazionale svedese, dove si trova per preparare gli impegni di qualificazione a Brasile 2014, dello stesso Zlatan Ibrahimovic:“E’ stato bello giocare lì- aveva detto Ibra- mi sentivo a casa. E’ un club dove, potessi scegliere, immagino di poter tornare. Solitamente non si torna dove si è già giocato, ma per questo club lo farei“. L’esperienza al Milan resta però l’unica nella carriera di Ibrahimovic nella quale è stato il calciatore svedese ad essere venduto per scelta del club e non per sua scelta: la necessità di risanare il bilancio l’ha fatta da padrona. Resta però la dichiarazione d’amore di Zlatan verso il Milan, consolazione per i tifosi rossoneri che certo non sorridono per il momento tecnico della loro formazione, fresca di discussa sconfitta nel derby contro l’Inter. A cura di Luca Guerra Fonte: http://www.sportcafe24.com/30942/prima-pagina/raiola-chiude-le-porte-per-il-ritorno-di-ibra-al-milan-non-da-calciatore.html Roma, dove tutto cambia affinchè nulla cambi...?ROMA, 2 OTTOBRE- Tutto cambia affinchè nulla cambi. Lo scriveva Tomasi da Lampedusa nel “Gattopardo”, lo si può pensare guardando al nero presente dell’A.S. Roma. Come il 22 aprile con Luis Enrique in panchina, anche lo scorso 29 settembre, a cinque mesi di distanza, è arrivata una sconfitta con quattro centri al passivo nella cornice dello “Juventus Stadium” per i giallorossi: questa volta in panchina c’era Zdenek Zeman e la Roma è andata in rete per il centro della bandiera con Osvaldo (su rigore) terminando in 11- ad aprile fu espulso Stekelenburg- ma le differenze rispetto allo 0-4 dello scorso campionato si fermano qui. Stessa squadra flemmatica, incapace di pressare alta, con maglie difensive larghissime, una rosa che tarda a recepire le indicazioni del proprio allenatore, un Totti in panchina dopo la sostituzione (5 mesi fa vi restò per 90’) e un post-partita agitato in società.
Approccio fallimentare- 22 aprile 2012, al 15’ Vidal con un destro a incrociare dal limite dell’area firma il 2-0 per la Juventus sulla Roma di Luis Enrique. 29 settembre 2012, al 15’ ancora il cileno bianconero, questa volta dal dischetto, realizza il centro del raddoppio dal dischetto. Una pura coincidenza temporale, che si immerge in un mare di similitudini: anche sabato, come cinque mesi prima, i vari Vidal, Marchisio e lo stesso Pirlo si sono mossi con irrisoria facilità negli oceanici spazi concessi dalla mediana giallorossa: Vidal e Pirlo sono andati in rete su palla inattiva, mentre Marchisio ha sfiorato più volte il centro, colpendo anche l’incrocio dei pali nella prima frazione. Cambiati gli interpreti, passando da Perrotta-Gago-Marquinho a De Rossi- Tatchtsidis- Florenzi, l’interpretazione è rimasta errata: chilometri per Pirlo, spazi ampi tra i mediani e praterie in cui inserirsi in diagonale per i bianconeri, padroni anche delle fasce dove Totti e Lamela spesso “dimenticavano” di dare una mano. Scacco matto in poche mosse: troppo facile per la Juventus; De Rossi, il grande equivoco; Lamela-Osvaldo, la lite continua- «Questa non è una crociata, è solo una partita di calcio». Con queste presunte dichiarazioni di commento all’approccio mediatico a Juve-Roma, lanciato nei confronti dell’allenatore boemo nel post-partita, riportate da Sky e attribuite a Daniele De Rossi, è stato acclarato il momento-no del centrocampista romano, nella stagione che l’avrebbe dovuto consacrare ulteriormente come nuovo simbolo della romanità e della Roma dopo il “gran rifiuto” al Manchester City. Anche De Rossi è un inconsueto “trait d’union” tra la gestione-Luis Enrique e quella di Zeman. Ad aprile fu schierato addirittura centrale sinistro di difesa, rimediando una magra figura, mentre sabato è stato proposto come interno destro. Due equivoci tattici, altrettante prestazioni negative e un solo messaggio tra le righe: De Rossi è e resta un grandissimo centromediano, non testatelo altrove. Quello che resta sono anche le cosiddette “teste calde”: a Trigoria si racconta di una nuova lite tra Osvaldo e Lamela, seconda puntata dopo quella dello scorso anno a seguito della sconfitta rimediata al “Friuli” di Udine. Un’altra sconfitta a firma di una formazione bianconera, un altro litigio tra i due argentini (anche se Osvaldo è naturalizzato). La storia si ripete…; Sabatini e i “calciatori sopravvalutati”, Pallotta in ritiro- Così il ds giallorosso Walter Sabatini nella notte del 22 aprile: «Ci vorrebbe lo psicoterapeuta per capire cosa succede. Abbiamo alcune fragilità strutturali da correggere in futuro, quando la partita inizia male, non riusciamo più a riprenderla». Lo stesso Sabatini cinque mesi dopo: «Abbiamo fatto scelte chiare e magari dobbiamo interrogarci su altre scelte non tutte felici. Forse abbiamo sopravvalutato alcuni calciatori. Ora è il momento di scuoterci e di affrontare queste partite con altra mentalità e altro futore per renderci una squadra competitiva e dignitosa – ha spiegato il ds della Roma a Sky - Questi ragazzi sono sulla carta e teoricamente molto forti, ma devono dimostrarlo tutti i giorni e soprattutto nelle partite importanti». Cinque mesi di differenza, ma resta una sensazione univoca: la dirigenza non vede unità d’intenti nella rosa e vede occasioni (e spese ) importanti sprecate nel tempo. Sarà da leggere in tale ottica l’arrivo del presidente James Pallotta nella Capitale, già previsto per la cerimonia della Hall of Fame di domenica prima della sfida allo stadio Olimpico contro l’Atalanta delle 12.30, momento nel quale Pallotta chiederà spiegazioni per il deludente avvio. Una difesa formato-groviera- Il ko di Torino ha riaperto un’antica crepa. La difesa e Zeman: un rapporto difficile negli anni, lasciato sempre irrisolto dall’allenatore boemo. La partita giocata a Torino tra la sua Roma e la Juventus non ha fatto altro che evidenziare le lacune difensive tipiche del suo gioco, con gli attaccanti e i centrocampisti avversari che facevano a gara a chi si buttasse prima nelle voragini aperte da Castan e compagni. Con le 4 reti subite a Torino da Stekelenburg, aumentano a 11 i gol presi dalla Roma in 6 giornate di campionato: 1.83 gol subiti a partita. Ma se guardiamo con attenzione al calendario, scopriamo che la Roma non ha subito gol solo quando…non si è giocato: è successo in Cagliari-Roma, terminata 0-3 a tavolino per motivi ben noti. Le reti subite diventano così 2,2 a partita, medie elevatissime che ricordano brutti tempi per Zeman. Il Foggia, nella stagione ’92-’93, prese 14 gol nei primi 6 match; stessa media per il Napoli nel 2000/2001, quando l’allenatore boemo venne esonerato a novembre dalla società partenopea. La difesa giallorossa non sembra all’altezza, né per quel che riguarda gli esterni, nè per i centrali: Piris è stato evidentemente bocciato da Zeman, se non dalle scelte sul campo dalle parole dette nella conferenza prima di Roma-Sampdoria, Dodò è un oggetto misterioso,Taddei non è un terzino. L’ultimo interrogativo riguarda lui, Zdenek Zeman: è più incompreso o incomprensibile? La sua Roma per ora difende male e poco e, nonostante una dura preparazione atletica, cala alla distanza, proprio come accadeva con Luis Enrique. E visto che siamo in tema spagnoleggiante, mas que…una coincidenza? P.S.: L’unica cosa che non cambia e invece dovrebbe cambiare è l’ignoranza di alcuni tifosi, come quelli di fede juventina che nello scorso sabato ha insultato l’allenatore della Roma e la sua progenie per l’intera gara. Non può piacere a chi ama il calcio. A cura di Luca Guerra FONTE: www.sportcafe24.com/29800/prima-pagina/roma-dove-tutto-cambia-affinche-nulla-cambi.html Dopo Avellino-Barletta: Impressioni di settembre...BARLETTA, 2 OTTOBRE- E' una sconfitta che brucia e dà da pensare al Barletta, quella arrivata per 0-1 in quel di Avellino domenica pomeriggio. Un passivo minimo, al quale ha corrisposto un passo indietro sul campo: squadra più timida delle ultime uscite, meno sbarazzina e "cattiva". Può capitare, certo, soprattutto quando affronti una delle formazioni favorite per il successo finale, ma il lavoro da tanto- il terreno del "Partenio-Lombardi" lo ha confermato- è tanto per Novelli e staff tecnico, già al lavoro da ieri per preparare la trasferta di Benevento. Ecco alcune indicazioni ricavabili dal quinto turno di campionato in salsa biancorossa:
Novelli, "viva" il turnover: ma si cercano punti di riferimento... Tre sono stati i cambiamenti nell'"undici" titolare del Barletta tra la sfida con la Nocerina e quella con l'Avellino: rispetto alla sfida contro i rossoneri campani sono usciti dalla formazione di partenza Ferreira, Dezi e Meucci, sacrificati per far posto a Carretta, Piccinni e Vacca. Cambi che hanno confermato la linea-guida di mister Novelli, improntata al "gioca chi è più in forma": se poi chi entra delude, come successo con Carretta in quel del "Partenio-Lombardi", il rovescio della medaglia appare maggiormente evidente. Per quanto una squadra, seppur giovane ed omogenea nelle forze che la compongono, può sopportare l'assenza di punti di riferimento? Qualcuno di questi si sta formando, vedi Meduri in mediana e Di Bella (ahinoi infortunatosi) in difesa, ma le "sliding doors" biancorosse dovranno scorrere meno lente per trovare l'inevitabile "quadratura del cerchio"; Attacco, cercasi concretezza C'è sempre una prima volta: per l'attacco biancorosso quello di Avellino è stato il primo incontro esterno in campionato con il numero "0" alla voce "reti realizzate". Un campo difficile, come il "Partenio", unito alla concretezza del reparto arretrato irpino, ha di fatto reso opache le prove delle 5 (Molina incluso) punte alternate sugli esterni e al centro da Novelli in Irpinia, prive di concretezza negli ultimi 20 metri. La conferma arriva dal fatto che il pericolo maggiore per Fumagalli sia arrivato da un gran colpo di testa di Piccinni, un centrocampista, su cross da sinistra di Mazzarani. Barbuti è apparso meno lucido del solito, La Mantia è entrato in campo con la squadra già stanca, mentre Ferreira non ha trovato spunti degni di nota quando è subentrato per Carretta. Il dato negativo è acuito dal confronto con Castaldo, centravanti irpino capace di far gol, tenere in piedi il reparto da solo e farsi "sentire" dal giudice di gara quando necessario, fattori sui quali le promettenti quanto giovane punte biancorosse vanno ancora smaliziate; No Dezi, no party "Ho a disposizione tanti calciatori, oggi (domenica, ndr) è toccato a lui riposare, sono stato contento delle prove di Meduri, Vacca e Piccinni". Queste le parole di mister Novelli nella conferenza stampa post-partita del "Partenio-Lombardi": destinatario del messaggio, Jacopo Dezi. Già dalla partitella del giovedì si era compreso come il talento arrivato in prestito dal Napoli potesse "battezzare" la sua prima panchina in quel di Avellino, ma che vi restasse per l'arco dell'intera gara pochi lo pronosticavano. E' andata così, con un risultato prevedibile: centrocampo maggiormente lineare, ma privo del calciatore in grado di creare superiorità numerica con lo spunto brillante o l'allungo improvviso quando gli esterni non appaiono in gran giornata, come successo in Irpinia. Il 4-3-3 biancorosso sembra non poter prescindere dall'inventiva del suo capocannoniere: sarà stata sufficiente la prova di Avellino per capirlo?; Un parallelo con il passato Dopo il ko di Avellino tra tifosi, forum e "bar sport" è suonato il primo, piccolo, campanello d'allarme, per la prima volta dall'avvio del campionato. Due punti in 5 giornate, considerando l'ostico calendario sin qui affrontato, sono un bottino magro ma non deficitario: due anni fa dopo altrettanti turni, nel primo anno di Prima Divisione, il Barletta aveva un solo punto, e la salvezza arrivò comunque con 180' di anticipo: è anche vero però che il torneo 2010/2011 constava di quattro partite in più, fattore che deve spingere tutte le formazioni del girone B ad accelerare verso i rispettivi obiettivi, e al tempo stesso bisogna per onestà intellettuale ricordare che la vera "scossa" arrivò con i graduali inserimenti di Ischia, Frezza e Galeoto, oltre all'arrivo di Innocenti in gennaio a completare una rosa che già disponeva dei vari Rajcic, Lucioni e Simoncelli. Allora il primo successo Dopo il "pokerissimo" arriva la sestina... Il vero Barletta si vedrà dopo 7-8 turni, Novelli lo ha sempre detto. E' bene sperarlo, perchè sin qui le luci a intermittenza han caratterizzato il cammino biancorosso in un avvio di stagione complicato da un calendario a dir poco irto di ostacoli. Sulla carta, un mese fa, poteva pensarsi che l'impegno del sesto turno, in programma al "Puttilli" contro il Latina, avrebbe rappresentato il primo di un cammino in discesa. La classifica non conferma le previsioni: i pontini di Pecchia giocano un buon calcio e sarebbero secondi in classifica con il Perugia, al netto delle penalizzazioni. Gara ostica, come e più delle precedenti, da affrontare con una sola certezza. Questo Barletta dovrà sempre correre a mille all'ora per sopraffare l'avversario; Coppa Italia Lega Pro: riposo per i titolari o giocano i più in forma? Domani pomeriggio, con fischio d'inizio alle ore 15, i biancorossi scenderanno in campo al "Ciro Vigorito" di Benevento, contro i giallorossi di mister Martinez per il Primo Turno-Fase Finale della Coppa Italia Lega Pro. Si torna in Campania, passando nel Sannio, per una sfida che si pone a cavallo tra Avellino e l'impegno interno contro il Latina. L'interrogativo è: anche questa volta mister Novelli farà giocare chi sta meglio, o ci sarà riposo per chi non ha saltato ancora un impegno in stagione? Le sensazioni lascerebbero propendere per la prima ipotesi, con i vari Liverani, Romeo e Castellani, sin qui mai impiegati in campionato, candidati per una maglia dal 1'; Nella mattinata di oggi i biancorossi torneranno in campo per allenarsi sul terreno del "Cosimo Puttilli"; a seguire nel pomeriggio la conferenza di mister Raffaele Novelli, aperta alla stampa, alla vigilia della partenza per Benevento, in programma domani mattina. (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: www.barlettalife.it/magazine/sport/dopo-avellino-barletta-impressioni-di-settembre/ POLITICA: NICHI VENDOLA CANDIDATO UFFICIALMENTE ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA
BARI, 2 OTTOBRE- Adesso è ufficiale: il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola si candiderà alle primarie del centrosinistra, in programma il prossimo 25 novembre.“Per scacciare il fantasma del Monti-bis e trasformare le primarie, da ennesima faida di partito a occasione di svolta per il Paese, ci vediamo al MAV di Ercolano, sabato 6 ottobre alle 18. Accetto la sfida: per vincerla''. E' quanto ha scritto pochi minuti fa sul suo sito il leader di Sel, annunciando di fatto la sua candidatura. Una situazione che potrebbe avere delle ripercussioni sulla fine naturale della legislatura-Vendola alla guida della nostra regione. Intanto sabato prossimo a Roma è in programma l'Assemblea nazionale del Pd, dove saranno fissate le nuove regole da adottare in occasione delle primarie.
(Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: www.controweb.it/desc_articolo.php?id=5594&toptit=NOTIZIARIO%20H%2013:00%20DEL%2002%20OTTOBRE%202012 E' morto Shlomo Venezia, l'uomo che raccontò la ShoahE' venuto a mancare questa notte, all'età 89 anni, Shlomo Venezia, uno degli ultimi testimoni della Shoah. Nato il 29 dicembre 1923 a Salonicco, in Grecia, Venezia fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau: era tra i pochissimi superstiti delle Sonderkommando, le squadre speciali che dovevano smaltire e cremare i corpi dei deportati uccisi nelle camere a gas. Venezia era stato anche l'autore del libro ''SonderKommando 182727'', tradotto in 24 lingue in tutto il mondo.
Durante la prigionia nel tristemente famoso lager di Auschwitz-Birkenau, Shlomo Venezia era infatti stato obbligato a lavorare nei Sonderkommando, squadriglie composte da internati e destinate alle operazioni di smaltimento e cremazione dei corpi dei deportati uccisi con il gas: compiuta la loro "opera", i componenti di queste "unità speciali" venivano periodicamente uccisi per evitare che divulgassero il segreto sullo sterminio. Le testimonianze rese negli anni da Shlomo Venezia hanno contribuito a rendere elevata la vigilanza contro ogni negazionismo, e in passato era stato presente anche a Barletta, per incontri presso istituti scolastici e la Sala Rossa del Castello Svevo, in occasione dei Giorni della Memoria: per oltre dieci anni la sua drammatica testimonianza aveva dato modo di leggere e conoscere in un'altra ottica, quella di chi aveva sofferto di più, quella di chi aveva subito di più da quegli anni annichilenti per l'intero genere umano, il dramma della deportazione degli ebrei e della persecuzione subita dal popolo della "Stella di David". "Racconto tutto e lo faccio per i ragazzi", diceva. Anche il Sindaco, Nicola Maffei, ha espresso a mezzo comunicato ufficiale il cordoglio dell'Amministrazione Comunale di Barletta e del locale Archivio della Resistenza e della Memoria per la morte dell'ultimo testimone della "fabbrica della morte" di Auschwitz-Birkenau. "La sua preziosa testimonianza- spiega Maffei- resa agli alunni delle nostre scuole di ogni ordine e grado, è stata occasione di concreti stimoli per la ricerca storica del dramma della deportazione degli ebrei e della persecuzione di ogni diversità organizzate dai regimi totalitari e dispotici del secolo scorso. Sopravvivano – e siano linfa vitale per il domani della società civile – le sue parole affinché rappresentino una fondamentale esortazione alla pacifica, libera convivenza tra le genti". (Twitter: @GuerraLuca88) FONTE: www.barlettalife.it/magazine/notizie/e-morto-shlomo-venezia-l-uomo-che-racconto-la-shoah/
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